Shadows of Gaia

Capitolo 13-2: Insieme

<< Quindi? Di cosa dovremmo parlare per l'esattezza?>>
Eva fu la prima a domandare il motivo di quella riunione.
L'intero gruppo, eccetto Jeaudiel, Ymir e Xane, si era radunato nella casa di Michael per parlare riguardo alla sua "visione". Si guardavano tutti impazienti, anche se la maggior parte di loro sapevano già di cosa avrebbero parlavo:
Rischiare la loro stessa vita.

<< So che vi sto chiedendo di fare molto...>>
Michael era preoccupato, e si stringeva forte le ginocchia con le mani. Erano tutti seduti l'uno davanti all'altro nel soggiorno della casa del ragazzo.

<< Sputa il rospo.>>
Gli disse Eva, impaziente.

<< ... Voglio provare a fermare Lucifer.>>
Concluse il ragazzo.

Lo sguardo di Eva mutò da curiosità e impazienza a stupore e rabbia.

<< Come scusa?!>>
Gli domandò, credendo di aver sentito male.

<< Esattamente quello che ho detto.>>
Le rispose Michael.

<< Mi prendi per il culo, vero?>>
Domandò di nuovo la ragazza, infastidita dalle parole del compagno.

<< N-No io->>
Prima che Michael potesse anche solo provare a spiegare, venne interrotto dalla sua compagna.

<< Ci stai chiedendo di andare a morire, lo capisci vero?! Anche con l'aiuto di quei due demoni che ti sei fatto amico non usciremo vivi da uno scontro diretto contro Lucifer, ne sei cosciente giusto? E stai chiedendo a noi, un gruppo di ragazzini, di andare contro di lui?!>>
Esclamò Eva, furiosa e confusa.

Michael abbassò lo sguardo, dubbioso.

<< Sono sicuro che p->>
Le disse, venendo interrotto di nuovo.

<< Oh no, no! Non ho intenzione di ascoltare frasi stupide come "Possiamo farcela" o "Credo in voi". La speranza non ha niente a che fare con un massacro! Lucifer da solo potrebbe spazzare via metà dei Fifty Round e tu vuoi mandare un gruppetto di sette o otto persone contro di lui. Devi essere impazzito. Se vuoi morire, ammazzati e basta ma non trascinarci insieme a te nella tomba!>>
Eva si alzò, urlandogli contro: era furiosa, non aveva la minima idea che ciò di cui dovevano parlare sarebbe stato qualcosa di tanto surreale e utopico. Dopo pochi istanti di silenzio si sedette di nuovo nella sua sedia a fianco di Tesla, per poi osservare i presenti intorno a lei.

<< Dove è Xane?>>
Domandò, ancora innervosita.

<< E' andato a fare una cosa... Sarà qui a momenti...>>
Le rispose Jessica.

Eva si voltò verso la ragazza, incrociando le braccia e le gambe. Il suo volto divenne cupo.

<< Non capisco nemmeno cosa tu ci faccia qui.>>
Le disse, infastidita.

<< Eva, rilassati.>>
Le disse Tesla.
Quelle parole la fecero innervosire anche di più.

<< Fa silenzio. Non ci credo che tu non capisca quanto stupida e suicida sia questa cosa.>>
Gli rispose, con una espressione terribile.

<< Lascialo almeno parlare. Non gli hai permesso nemmeno di dire quello che aveva in mente.>>
Le disse Tesla, cercando di farla calmare.
Eva fece un verso di dissenso, ma subito dopo gli fece un cenno con la mano per parlare.

Michael la guardò negli occhi, venendo però messo quasi in soggezione dalla sua espressione truce.

<< Capisco cosa tu voglia dire. Hai perfettamente ragione. Ma ho intenzione di andare che tu venga o meno. Voglio solo chiedervi se mi darete una mano.>>
Le propose.