Capitolo 10-6: Futuro e Passato

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<< Sono... Abbastanza sorpreso.>>
Disse Vali, afferrando il polso del ragazzo e voltandosi verso di lui lentamente.

<< Non alzare troppo la cresta, comunque. Mi hai solo colto impreparato.>>
Aggiunse subito dopo, colpendolo in volto con una testata senza lasciarlo andare.
Prima che potesse riprendersi, Vali afferrò il suo avversario nel petto con la mano libera, sollevandolo in aria per poi scagliarlo al suolo dietro di se.

< Hai ancora tanta strada da fare.>
Pensò, mentre osservava il ragazzo che si rialzava lentamente.

<< Mi è difficile muovermi...>>
Disse il ragazzo, mentre si inginocchiò nel terreno dolorante.

<< E' naturale. Hai sottoposto il tuo corpo ad un enorme stress per così tanto tempo che non è abituato ad usare quei poteri nel modo corretto. Direi che sforzarti ad usarli, al momento non è la scelta migliore.>>
Rispose Vali, porgendogli una mano.

Michael afferrò la mano dell'uomo rialzandosi con fatica.

<< Rimani in questa "forma" per tutto il giorno.>>
Aggiunse subito dopo, mentre osservava il ragazzo.

<< E' una soluzione sicura?>>
Domandò Minerva, avvicinandosi a Michael e osservandolo da vicino.

<< Non posso dire funzionerà, ma deve solamente abituarsi. Rilascia pienamente la tua energia, ragazzo, il prima possibile: prima lo fai e prima potrai controllarti a dovere.>>
Rispose Vali, guardando Michael poco dopo.

<< Rilasciarla pienamente? Non è pericoloso? Neanche Shiro è in grado di reggere i poteri del suo spirito e da demone in contemporanea... Ha detto anche di avere poco tempo da vivere ancora a causa di ciò...>>
Fece notare Lucy, preoccupata, mentre si avvicinò anch'essa al trio, accompagnata da Ark.

<< Phoenix è uno spirito curatore. La sua abilità è quella di poter curare praticamente ogni danno che il suo utilizzatore si procura: è impossibile non possa farlo anche ora. Chiunque sia questo Shiro, non ha niente a che fare con noi.>>
Rispose Vali, mettendole una mano nella spalla.
L'uomo osservò attentamente il ragazzo che iniziò a parlare con Ark e Lucy, mentre Minerva si avvicinò a lui.

<< Hey... Lo hai notato, vero? C'è qualcosa che non va in lui.>>
Domandò la donna, preoccupata.

L'uomo fece una espressione cupa, quasi terrorizzata.

<< Si... Mi chiedo... Cosa significhi.>>
Rispose, stringendo i pugni.

<< Hey, ragazzo.>>
Disse subito dopo, attirando l'attenzione di Michael.

<< Cosa devi dirmi?>>
Rispose Michael, incuriosito.

<< Sei... A conoscenza di ciò che è dentro di te?>>
Domandò rapidamente Vali. Michael non ebbe nessuna reazione: sembrava quasi fosse impietrito: la sua espressione non cambiò. Sembrava quasi si fosse incantato mentre fissava il vuoto. Nessuno dei presenti proferì parola, e non si muovevano... Sembrava quasi...

<< Hey, mi senti? Perché stai li immobile?>>
Domandò Vali, mettendo una mano sulla spalla del ragazzo e scuotendolo, senza nessun effetto.

Non facciamo qualcosa di cui entrambi ci pentiremo, Vali Tiamat.~
Disse una voce maschile proveniente da dietro di lui.

Vali si bloccò all'istante, terrorizzato, sentendo quella voce. La conosceva fin troppo bene.
Lentamente, e tremante, l'uomo si voltò verso colui che gli era apparso alle spalle: era seduto su una sedia che prima non era presente nella stanza con le gambe incrociate e il mento appoggiato sulla mano destra. Aveva un enorme e sinistro sorriso.

Vali iniziò a respirare affannosamente, e spalancò gli occhi in preda al terrore. Lentamente fece un passo indietro, ma in un battito di ciglia l'uomo e la sedia su cui era seduto scomparvero nel nulla.
Vali sentì una presenza dietro di se e si bloccò istantaneamente.

~   Non avere paura di me. Fino a quando rispetti le regole... Non avrai nulla da temere.~  
Disse la voce che proveniva da dietro di lui.

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