Capitolo 12-5: Laboratorio

3 0 0
                                    


Non passò molto tempo prima che Shiro e Belzebub lasciassero l'edificio, superando il gruppo senza degnarli di uno sguardo, ignorando anche le domande che Lucy e Xane cercarono di fare.
I ragazzi si guardarono l'uno con l'altro, confusi e delusi, aspettando che qualcuno spiegasse loro cosa stesse accadendo. 
"Per quale motivo Belzebub era li?"
Era una delle domande che Xane si era posto.

Il gruppo aspettò circa mezz'ora prima che Ehra tornasse da loro, accompagnata da Xernes, Seryu e Jeaudiel.

<< Seguiteci. C'è qualcosa che dovete vedere.>>
Disse la donna, senza perdersi troppo in discorsi.
Ehra si fece seguire fuori dall'edificio, per poi incamminarsi nelle strade di Magnus. Dopo circa dieci minuti di cammino, entrarono all'interno di un edificio. Era un vecchio locale abbandonato. Non vi era molto al suo interno: vetri rotti sparsi per il pavimento, bicchieri sopra un bancone, tre o quattro tavoli circolari sparsi nella stanza e delle sedie accanto ad essi. Le ragnatele avevano preso il controllo della maggior parte del vecchio locale, probabilmente un bar in disuso.
Ehra si mosse dietro ad un bancone e spostò un piccolo scaffale. Dietro di esso c'era un dipinto bianco: spostò anche quello.
Dietro al dipinto c'era un quadrato scavato nel muro, al cui interno vi era una leva: Ehra la abbassò.
Ci fu un rumore metallico e nel pavimento comparve lentamente una scalinata che scendeva verso il basso.

La donna fece segno di seguirla, e scesero tutti le scale. Nel mentre la donna rimise a posto il quadro e lo scaffale, per poi scendere anche lei le scale. Una volta che arrivarono in fondo, alzò una seconda leva, e l'entrata si chiuse lentamente alle loro spalle, lasciandoli al buio.

<< Uhm...>>
Disse una voce femminile: era Jessica.

<< Non preoccuparti.>>
Rispose la voce di Ehra.
Pochi istanti dopo, delle luci si accesero sopra di loro, illuminando il corridoio. Era umido, molto lungo, e le pareti erano fatte interamente in pietra.

<< Spero nessuno di voi soffri di claustrofobia.>>
Scherzò Ehra, incamminandosi.

<< Io potrei soffrirne.>>
Disse Xane, leggermente preoccupato.


Il gruppo camminò di nuovo per circa una decina di minuti seguendo quel lungo corridoio, fino ad arrivare davanti ad una porta metallica. Vi erano delle strisce gialle e nere oblique in essa, e una macchina per il riconoscimento delle impronte digitali nel muro perpendicolare ad essa.

Xernes si fece avanti, e appoggiò la mano sopra lo schermo della macchina. Immediatamente la mano di Xernes venne identificata, e poco dopo una piccola telecamera uscì dalla macchina.

<< Oh, Generale. Cosa la porta qui da noi?>>
Disse una voce proveniente dalla telecamera.

<< Aprici subito, Lingard.>>
Ordinò l'uomo.

Una risatina uscì dalla telecamera.

<< Ai suoi ordini, signore!>>
Rispose la voce. Poco dopo ci fu un grosso rumore metallico, e la porta davanti al gruppo iniziò ad aprirsi molto lentamente, sollevandosi verso l'alto come una serranda.

<< Si può sapere dove siamo?>>
Domandò Tesla, incuriosito e infastidito dal fatto che non avessero detto niente.

<< Lo saprete molto presto.>>
Gli rispose Ehra, senza dargli nessuna informazione.
La risposta della donna lo lasciò con l'amaro in bocca.

La porta metallica finalmente si aprì, e il gruppo si trovò davanti due soldati armati di lance che le puntavano contro di loro.

<< Woah!>>
Esclamò Xane, sorpreso.

Shadows of  GaiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora