Capitolo 13-8: Punizione

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Astarte fu la prima a scagliarsi contro il gruppo. Arrivò davanti a loro con una velocità sovrumana, sguainando le due lame gemelle dai suoi avambracci.
Le sue lame vennero bloccate dal manico di una falce.

<< Sono io il tuo avversario.>>
Le disse Iris, con una espressione cupa in volto.

Astarte piegò la testa di lato, divertita, scattando all'indietro e allontanandosi dalla donna-demone.

<< Fa' attenzione.>>
Aggiunse Iris, voltandosi verso Michael con una espressione preoccupata.
Subito dopo si voltò di nuovo verso Astarte, scagliandosi verso di lei preparandosi ad ingaggiare uno scontro.

Il secondo ad avvicinarsi al gruppo fu Azael, il quale si incamminava lentamente verso di loro.

<< Abraxas.>>
Disse Belzebub, muovendosi verso il suo vecchio compagno.

Il Demone-Spirito sguainò la sua lama e la impugnò con entrambe le mani. Poco dopo spalancò le sue ali e si alzò in volo.

<< Qualsiasi cosa abbiate in mente di fare... Non scontratevi con Lucifer, vi prego.>>
Disse, allontanandosi dal gruppo, dirigendosi lentamente verso Azael.

<< Basto e avanzo per voi due, traditori.>>
Disse Azael, camminando lentamente.
Belzebub sorrise, mentre sollevò una mano davanti al petto.

<< Questo è ancora da vedere.>>
Rispose, mentre una piccola sfera di colore nero e viola si generò nel palmo della sua mano; pochi istanti dopo gliela scagliò contro.

Azael cercò di deviare il colpo ma la sfera esplose al contatto con il suo braccio, scagliandolo in distanza con una forte onda d'urto.

<< Quando dicevo di ambire al terzo posto, non dicevo tanto per dire. La magia classica non ha effetto su di te, è vero... Ma ho perfezionato le mie abilità solo  per te.>>
Disse Belzebub, muovendosi verso Azael, il quale si era schiantato su una roccia in distanza. 


* Seriamente? Sta davvero accadendo? *
Domandò Lucifer, sorpreso da quella scena.

Andromeda sguainò la sua katana, puntandola verso il demone. 
Sorrise.

<< Vedo che sei in uno stato peggiore dall'ultima volta.>>
Gli disse, divertito.

* Un occhio e un braccio bastano e avanzano. Piuttosto, non capisco veramente il motivo per cui voi siate qui. *
Gli rispose Lucifer.

Andromeda cambiò rapidamente espressione. Impugnò la lama con entrambe le mani e si preparò a scattare verso di lui.

<< Avrei voluto abbattere Astarte per prima, ma ho saputo che fino a quando tu sei presente ogni sua ferita si rimarginerà all'istante. Quindi, eccomi qui... Pronto a riprendermi ciò che tu mi hai tolto! >>
Esclamò, furioso, scagliandosi verso di lui.

Urlando, cercò di colpire il demone con un fendente obliquo dall'alto verso il basso.

<< N-Non ci credo...>>
Aggiunse poco dopo: Lucifer aveva bloccato il suo fendente con due dita.

* Non comprendo il motivo per cui voi umani siate così ostinati... Così stupidamente ostinati. E', semplicemente, oltre la mia comprensione. *
Gli disse.

Andromeda, furioso, lasciò l'elsa della sua lama con una mano e colpì il volto del demone con un pugno.
Lo colpì in pieno volto, ma non ebbe alcun effetto.

* Non comprendo. Perché volete farvi massacrare? *
Gli domandò, colpendolo in pieno ventre con una ginocchiata.
Andromeda cadde nel terreno, dolorante.

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