Capitolo 7-5: Invidia

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<< Tu saresti l'angelo contro cui dovrei scontrarmi? >>

Disse Abraxas, alzandosi in volo.

L' Invidia è una brutta creatura... Ti farò il piacere di sradicarla dal tuo essere... Spero non mi porterai rancore se farà male. 」  

Rispose l'angelo, alzandosi in volo.

<< La tua sicurezza è fin troppo grande. >>

Lo rimproverò Abraxas.

Questo corpo è... Davvero debole... 」  

Disse poco dopo l'angelo, ignorando le parole di Abraxas
Il suo corpo cominciò a sgretolarsi, e dopo un lampo di luce rivelò la sua vera forma: esattamente come Mikael, ma esso aveva quattro braccia e un paio di ali del medesimo colore del suo corpo.

Le braccia che raggiungono i deboli, le mani che sfamano chi ne ha bisogno. La tua invidia sarà sopraffatta dalla mia Carità.  」    

Disse subito dopo l'angelo, aprendo le braccia verso il suo avversario.

<< Invidia? Cosa sai tu del mio peccato? >>

Domandò Abraxas, facendo materializzare la sua lunga spada nera nella sua mano.

Noi dei nove arcangeli rappresentiamo la punizione per i  Peccati dei mortali. Io rappresento la Carità e sono attratto da coloro che sono vittima dell' Invidia. Non provo nessuna forma di odio verso voi demoni o umani... Semplicemente facciamo ciò che deve essere fatto, spero non mi odierai.  」    

Rispose l'Angelo.

<< "Invidia", eh? Forse. Non nego di provare invidia per questi umani... Ma solo perché i sentimenti positivi portano felicità non significa che quelli negativi siano un male da estirpare. >>

Disse Abraxas, puntandogli la sua lama contro.

Noi distruggiamo i sentimenti maligni: quando finalmente creeremo la razza perfetta, gli umani ci ringrazieranno di aver distrutto le generazioni passate.  」    

Rispose l'angelo, convinto dei suoi ideali.

<< Tra noi due... L'essere vittima di un vizio sei tu. >>

Gli fece notare Abraxas.

Noi non siamo vittime di sentimenti: noi siamo perfetti. Il nostro volere è legge, la nostra legge è perfetta, la nostra perfezione è pura e la nostra purezza è divina.  」    

Rispose l'Angelo.
Abraxas fece una faccia disgustata.

<< Se io sono macchiato dall'Invidia... Voi Angeli allora siete macchiati di Superbia. >>

Disse Abraxas, assumendo una posizione d'attacco.

Sono amareggiato dal fatto che non riesci a capire il bene che compiamo, Spirito... Speravo che almeno tu, fossi in grado di capirci... Non temere: io, Gabriel,  ti purificherò dalla tua Invidia e dalla tua stoltezza.  」    

Rispose Gabriel, pronunciando finalmente il suo nome al suo avversario.

<< Mi hai risparmiato la fatica di chiederti il nome. >>

Concluse Abraxas, scagliandosi rapidamente verso l'angelo.
Arrivato davanti a lui lo colpì con un fendente, che Gabriel parò con una mano.

Debole.   」

Disse Gabriel, puntando un dito verso Abraxas.
Preso una piccola sfera luminosa si materializzò davanti al suo dito, ma Abraxas rispose spostando il suo braccio verso l'alto.

Un raggio fine e luminoso si generò dal dito, venendo scagliato verso il cielo.

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