Capitolo 11-2: Mirfah

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<< Lasciami andare! Devo tornare li e prendere quel colosso a calci in cul- argh!>>
Urlò una figura umanoide, mentre veniva trascinato di forza da Asteroth. 

<< Fa silenzio! Dovresti considerarti fortunato ad esserne uscito ancora tutto intero da li, razza di cazzone.>>
Lo rimproverò il demone, entrando in una caverna e scagliando la figura umanoide al suolo.
Uno dei suoi occhi era verde, mentre l'altro aveva la sclera grigia e l'iride viola.
Il suo braccio sinistro si stava lentamente ricoprendo di strane squame simili a cristalli di colore viola.
L'uomo afferrò una delle squame e la strappò di netto dal suo braccio, cominciando a sanguinare.
Egli urlò dal dolore e si resse l'arto, dolorante.

<< Tsk, razza di idiota. E io che ho sprecato tempo a salvargli il culo! Sto imbecille si ammazzerà da solo!>>
Disse Asteroth, infastidito.

<< Non essere così crudele, Asteroth... Cerca di capire cosa gli sia appena accaduto.>>
Disse una voce femminile.

<< Oh, ovviamente. Era ovvio che tu avresti detto una cosa del genere, Lilith.>>
Rispose Asteroth, infastidito e voltandosi.

<< Nergal! Dove diavolo ti sei cacciato, idiota!>>
Urlò poco dopo il demone, infastidito.

<< Cercava Nergal, padrone?>>
Rispose una figura mostruosa, uscendo dall'ombra, con quattro braccia e una lunga lingua.

<< Vieni con me, dobbiamo controllare che sia tutto al sicuro.>>
Gli ordinò, mentre i due uscirono dalla caverna.


<< Come ti chiami?>>
Domandò Lilith all'uomo dolorante nel terreno.
Esso la guardò per qualche istante senza aprire bocca, prima di urlare di nuovo dal dolore e contorcendosi.

<< Cosa importa, ora?! Ammazzami e basta! Non ho più nulla in ogni caso!>>
Esclamò l'uomo, colpendo il terreno con l'arto che lentamente si ricopriva da quelle strane squame.

<< Io non...>>
Rispose Lilith, abbattendosi.

<< Fa come ti ha chiesto.>>
Disse una voce maschile ed autoritaria.

L'uomo e Lilith si voltarono verso di lui.
Era alto, aveva due corna da caprone in testa, rivolte all'indietro. Le sue sclere erano nere, e le sue iridi rosse con delle pupille nere. Aveva un tatuaggio sotto l'occhio destro, e la sua pelle era scura. Indossava una pesante armatura, e aveva un mantello rosso. 

<< Azael...>>
Rispose Lilith, dubbiosa.

<< Che problema c'è? E' il suo desiderio, infondo.>>
Disse, inchinandosi davanti all'uomo e sollevando un arto.

<< Sono disposto a darti una morte dignitosa, ex-umano.>>
Aggiunse poco dopo, preparandosi ad ucciderlo.

Prima che, però, potesse farlo, una seconda voce maschile lo bloccò.

* Direi che per ora basta così, Azael. Lascialo stare.*
Disse quella voce.

<< Lucifer...>>
Rispose Azael, confuso e sorpreso.

<< Dove si trova Bael?>>
Domandò Lilith, incuriosita.

* Al momento sta riposando. Ha cercato di rispondere all'attacco degli Angeli, ma è stato abbattuto da Abbaddon. Direi che anche stavolta, non siamo stati in grado di fermarli... La distruzione e ricreazione saranno, ancora una vola, inevitabili. *
Rispose Lucifer, camminando verso l'uomo.

Egli guardò il demone per qualche secondo senza proferire parola, dritto negli occhi.

<< Uccidetemi e basta, vi supplico...>>
Implorò, quasi con le lacrime agli occhi.

* Mi dispiace, non posso farlo.*
Rispose Lucifer, con una espressione triste in volto.
L'uomo lo guardò deluso per qualche secondo, prima di voltarsi dall'altra parte.

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