Capitolo 10-1: Pericolo

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<< Non sono venuto qui per questo!>>
Esclamò Joker, evitando una enorme sfera di fuoco con un salto all'indietro la quale creò un enorme cratere con l'esplosione.

Dopo aver parato un pugno di Michael con il suo stesso pugno, Zeke colpì il ragazzo nel volto facendolo indietreggiare.

<< Lo so, Joker. Mi serve solo che la tieni buona.>>
Rispose Zeke, scattando verso il suo avversario.

<< Non posso farlo, con le sue fiamme sta fondendo le mie armi e le mie catene!>>
Gli fece notare Joker, preoccupato, mentre creò un grosso shuriken legato ad una delle sue lunghe catene, scagliandolo verso la ragazza.

Lucy notando l'attacco nemico, rispose con un raggio di fuoco con il quale fuse l'arma e la catena di Joker, che dovette spostarsi per evitare l'attacco.

<< Levati dalla mia strada.>>
Disse la ragazza, infastidita.

< Non solo sono più debole di lei, ma sono anche in svantaggio elementale! Come diavolo spera che io possa tenere a bada questo mostro?!>
Pensò Joker, turbato, mentre osservava la ragazza che si dirigeva verso Zeke e Michael.

Rapidamente creò una lunga catena che lanciò verso la ragazza.

<< Non lo farai!>>
Disse, mentre la catena si legò alla gamba di Lucy.
Rapidamente tirò verso di se la catena, prima che la sua avversaria potesse ridurla in metallo fuso, scagliandola verso un muro.

Ansimante, Joker si voltò per osservare lo scontro tra Michael e Zeke.

Michael cercò di colpire il suo avversario con un colpo orizzontale con l'avambraccio, ma Zeke lo parò rapidamente con una mano. Prima che potesse reagire, Zeke gli fece perdere l'equilibrio con una gamba, per poi colpirlo con un pugno nel ventre facendolo cadere nel terreno.

<< Non sono davvero per niente stupito: di questo passo perderai miseramente come hai fatto contro Ark durante il torneo.>>
Lo provocò Zeke.

Sentendo quelle parole, gli eventi dell' Excalibur Festival, e precedenti ad esso, riaffiorarono nella mente del ragazzo. Lo scontro intenso contro Ark, i suoi tentativi di sconfiggerlo, il suo orgoglio e il motivo per cui aveva accettato quei poteri. Fino a quel momento, non era ancora stato in grado di sconfiggere nessuno per conto suo. Ifrit lo sconfissero in uno scontro in vantaggio numerico, Amon lo aveva letteralmente ucciso, Jeaudiel lo aveva sconfitto. C'era qualche reale minaccia che aveva potuto sconfiggere, proteggendo i suoi compagni? Più si poneva questa domanda, e più si innervosiva. Sapeva di possedere un grande potere, formato da Phoenix e i poteri di un demone, ma non essere in grado di usarli lo frustrava, lo rendeva furioso. Avrebbe voluto urlare dalla rabbia e distruggere il terreno sotto di lui.
Furioso, colpì il terreno con un pugno. Alzò lo sguardo verso il suo avversario, guardandolo stavolta con gli occhi pieni di rabbia. Dalla fine degli eventi contro gli Angeli, lentamente era riuscito a controllare alla perfezione i suoi poteri, riuscendo a nascondere il colore diverso dei suoi occhi per alcune ore con le sue sole forze. In quel momento però, le sue sclere erano nere con le pupille nere e le iridi rosse.

Notando il repentino cambio di colore negli occhi del suo avversario, Zeke fece un passo indietro, spaventato.

< "Ha un grande potenziale", eh? >
Pensò, guardando il ragazzo.

<< Phoenix!>>
Urlò Michael, improvvisamente, sollevando un braccio ed evocando un enorme spirito di fuoco dietro di lui. Le fiamme cominciarono a danzare intorno a lui, mentre si rialzava lentamente. Le sue ferite più superficiali cominciavano a scomparire, mentre quelle più profonde si chiudevano lentamente.

<< Woah! Allora usi veramente lo stesso potere di Vermilion! Credevo fossero solamente simili, non identici!>>
Esclamò Zeke, stupito e meravigliato dalla scoperta che aveva appena fatto.

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