Capitolo 9-2.5 : Il cecchino

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Dal del tetto di un edificio una ragazza osservava un piccolo gruppo, forse composto di una decina di ragazzi, che si trovava davanti ad uno strano ed enorme ragno di colore nero.

La pelle della ragazza era molto chiara e indossava un camice bianco sopra un piccolo corpetto nero che lasciava scoperto parte del ventre. I suoi occhi erano etero-cromatici: quello sinistro era arancione, quello destro era celeste chiaro.
Indossava dei pantaloni molto corti, legati da una cinta bianca con decorazioni rosse, di colore nero e delle scarpe di colore bianco e nero.

Aveva uno strano ghigno sorridente in volto, mentre osservava il gruppo che iniziava uno scontro con lo strano aracnide.

<< Così sono loro, eh?>>
Chiese tra se e se, fischiettando.

La ragazza osservava il gruppo mentre assisteva annoiata allo scontro per qualche minuto, prima di restare sbalordita da ciò che accadde poco dopo.

Il gruppo dei ragazzi improvvisamente smise di attaccare l'essere e si guardò intorno: sembravano confusi.

<< Eh?! Che fanno, vogliono morire?>>
Si chiese, confusa: sembrava quasi non lo vedessero più.
Il ragno iniziò a muoversi lentamente, e poco dopo uno di quei ragazzi creò un pavimento di ghiaccio, bloccando l'essere. Sembrava che lo potessero vedere di nuovo dopo quella mossa.

<< Mhh... Che non lo vedessero?>>
Si chiese la ragazza, incuriosita.

Lo strano animale si liberò dal ghiaccio, e iniziò di nuovo a muoversi lentamente verso il gruppo.
Sembrava non lo vedessero di nuovo.

<< Mi sto annoiando... >>
Disse ad alta voce.
Rapidamente si voltò, afferrando un grosso fucile da precisione e caricandolo con uno strano ed enorme proiettile color oro.
Uno strano sorriso si formò nel suo volto, mentre osservava la sua arma da cima in fondo.

Prese lentamente la mira sul suo bersaglio per poi canticchiare qualcosa.

<< One... Two... >>
Iniziò a contare lentamente, mentre seguiva la creatura con il suo mirino.

<< Lock On... >>
Disse subito dopo, avendo il bersaglio sotto tiro e caricando l'arma, sorridendo.

<< Fire! >>
Esclamò, premendo il grilletto.
Un forte contraccolpo fece rimbalzare all'indietro la ragazza, che sollevò le gambe in aria ridendo come una ossessa.
Il proiettile colpì l'aracnide con un grosso impatto, rivestendo il suo corpo con delle potenti scariche elettriche.

L'essere si inginocchiò nel terreno, dolorante e con del sangue verde che usciva dal suo addome.

<< Eww, orribile! Ahahahah!>>
Disse,rialzandosi per osservare il suo operato. Improvvisamente iniziò a ridere ancora più forte e cadde di schiena, sollevando le gambe in aria e agitandole.

Dopo aver smesso di ridere appoggiò il suo enorme fucile dentro una grossa custodia di un contrabbasso per lasciare la sua postazione.

<< Ho fatto ciò che dovevo... Sarà molto interessante, ehehahah...>>
Disse, canticchiando tra se e se.

Qualche ora prima.

<< Non sono sicura di voler davvero lavorare con questa donna...>>
Disse Ehra, osservando una foto rappresentante una ragazza con un camice e corti capelli bianchi, occhi etero-cromatici, un fucile da precisione, e un sorriso maniacale.

<< Alexandra Ein, conosciuta meglio come Ein Zwei. Sarà un assetto essenziale per la nostra contromisura.>>
Rispose Xernes, dando le spalle alla donna.

<< E' pazza, non riusciremo mai a controllarla!>>
Gli disse la donna.

Xernes si voltò con una espressione seria in volto.

<< Quella donna ha un grosso conto in sospeso con Shiro Hakai. Non ci saranno problemi nel tenerla a bada se la pagheremo abbastanza e se le permetteremo di riaffrontare quel bastardo.>>
Le rispose.

<< Questi mercenari sono davvero un grosso problema...>>
Disse Ehra, preoccupata.

<< Pochi conoscono la sua reale identità... Alexandra Ein è scomparsa, secondo le fonti ufficiali, cinque anni fa. Viveva con i suoi genitori e sua sorella gemella, Veronika Ein, in una piccola cittadina di Asgard. Erano due gocce d'acqua se non fosse per i caratteri totalmente opposti e i loro occhi: infatti Veronika era identica alla sorella, ma era la versione "speculare" di Alexandra.
Un giorno Alexandra si dichiarò ad un collega del suo istituto, e lui disse di provare la stessa cosa per lei... Ma ben presto il ragazzo si rese conto che aveva parlato con Alexandra, mentre era innamorato di Veronika. Alexandra venne quindi abbandonata, ancora una volta oscurata dall'ombra della sorella. Il giorno dopo la loro abitazione venne avvolta dalle fiamme e quattro corpi privi di vita e carbonizzati furono trovati al suo interno. Nonostante venne considerata deceduta lei stessa aveva appiccato l'incendio, liberandosi delle sue "catene", potendo finalmente vivere come meglio credeva. >>
Disse Xernes, rivelando il passato della ragazza.

Ehra lo guardò ancora più preoccupata di prima.

<< E' una mercenaria, abile cecchino ed è una abile manipolatrice. La vorrei mettere dietro le sbarre, ma preferirei di gran lunga averla come alleata che come nemica.>>
Aggiunse l'uomo subito dopo.

<< Possiamo contenerla?>>
Domandò Ehra.

Qualcun altro rispose alla sua domanda: le porte dell'ufficio di Xernes si aprirono improvvisamente, ed una ragazza entrò al suo interno.

<< Ein Zwei, al vostro servizio!>>
Disse, presentandosi platealmente, appoggiando la custodia di un contrabbasso a fianco a lei.

<< Iniziamo pure con le trattative, signori. Mi hanno detto che tante cose interessanti stanno per succedere, e io non voglio perdermi assolutamente nulla di questa drammatica commedia... Ehehahah...>>
Disse, con le braccia conserte e un grosso ghigno in volto, mentre osservava le due persone davanti a lei.

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Fine del capitolo bonus. Domani il capitolo 9-3! Stay tuned!

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