Shadows of Gaia

Capitolo 10-8: Origine

Le persone intorno a noi cominciarono a bisbigliare, sorprese, dopo aver visto l'immagine nello schermo.

<< Shh, shh, silenzio per cortesia. >>
Disse Dottor Willow, cercando di far tornare il silenzio.

<< Impressionante... Sono stupito. Non può essere una semplice coincidenza, giusto?>>
Domandò Jaeger, portandosi una mano sotto al mento e avvicinandosi verso una ringhiera per osservare l'immagine più da vicino possibile.

<< E' fin troppo strano per essere una semplice coincidenza. Le possibilità che possa accadere una cosa del genere naturalmente, in un asteroide nello spazio, sono pressoché pari a zero. >>
Concordò Willow.

<< Quindi vi serviamo per ispezionarlo?>>
Domandò qualcun altro del nostro gruppo.

<< Esatto. Abbiamo intenzione di spedirvi nello spazio per farvi esplorare quella strana costruzione. Purtroppo, abbiamo scoperto questo asteroide fin troppo tardi: nel giro di una settimana sarà troppo lontano per un viaggio sicuro... Ragion per cui, partirete oggi stesso.>>
Rispose il Dottor Willow.

Non eravamo pronti ad una scoperta del genere. Sapevamo tutti, dopo aver visto quelle immagini, che ci avrebbero dato il compito di esplorare quella strana costruzione... Ma non eravamo pronti mentalmente per andare il giorno stesso, o per lo meno... Io non mi sentivo ancora pronto.

<< E' assurdo! Per quanto sia una scoperta fantastica, o per lo meno, per quanto tale possa rivelarsi, siamo stati avvisati con fin troppo poco preavviso e->>
Disse una voce femminile, ma qualcuno la interruppe.

<< Se non ti interessa, puoi andartene.>>
La rimproverò Jaeger. La sua espressione era terribilmente cupa e seria.

<< Quando partiamo?>>
Domandò subito dopo, rivolgendosi a Willow.

L'uomo sospirò.

<< Direi tra due o tre ore massimo. Come vi ho detto, fra circa una settimana sarà troppo lontana per fare un viaggio sicuro. Ci metterete cinque giorni per raggiungerla, il che significa che avrete quarantotto ore circa per esplorarla e trovare la costruzione. >>
Rispose Willow, subito dopo.

<< Solo quarantotto ore? Non potete darci più carburante per esplorarla a dovere?>>
Domandò Beatrice Blanc, mentre si sventolava imperterrita con il suo ventaglio.

<< Potremo. Ma dopo sette giorni sarete troppo distanti, e non saremo in grado di raggiungervi con le comunicazioni via radio. Per questo preferiremo che lasciaste l'asteroide prima che usciate dal nostro raggio d'azione.>>
Spiegò Willow.
Ciò lasciò molti di noi spiazzati.

<< La avete trovata talmente tanto tardi che è già così vicina al limite del vostro raggio d'azione? Si può sapere chi vi ha assunti? Se lavoraste per me, vi avrei già licenziati tutti.>>
Disse Jaeger, infastidito.

<< Non risultava neanche nei nostri radar. Lo abbiamo, letteralmente, visto. E' stato avvistato qualche giorno fa da un nostro satellite.>>
Spiegò Willow, rapidamente.

<< Incompetenti.>>
Disse Jaeger a bassa voce. Credo di essere stato l'unico a sentire le sue parole.


 
Il viaggio fu normale. Lasciammo il pianeta poco tempo dopo, a bordo di una navicella di ultima generazione, diretta verso l'asteroide. 
Guardammo fuori dagli oblò, osservando il pianeta Terra che diventava man mano sempre più piccolo. Era così bello... Credevo saremmo tornati come eroi, come...
Qualunque cosa. Qualunque altra cosa, sarebbe stata meglio di ciò che accadde li:
Lasciai il pianeta come scienziato... Ci tornai come "Creatore"... E come assassino... 



<< Non... Ero a conoscenza di queste cose...>>
Disse Minerva, incredula, mentre Vali le raccontava ciò che gli era accaduto.