Capitolo 7 - Ma chi volevo prendere in giro??

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Io accesi la tv e iniziai a girare un po' tra i vari canali, fino a quando non ne trovai alcuni sul cinema. I film che facevano erano carini, ma non mi interessavano particolarmente. Mi fermai solo quando vidi Jennifer Lawrence, il film era Hunger Games – Mockingjay la prima parte. Quel film ormai lo conoscevo a memoria, ricordavo tutto, persino le battute. E quando Jennifer disse "se noi bruciamo, voi bruciate con noi" io feci lo stesso. Peccato che non mi accorsi di Alessandra, che era poggiata allo spigolo della porta e mi stava guardando.

«Ehm...Ciao...» le dissi diventando tutta rossa in viso mentre lei rise. «Da quanto tempo sei lì??»

«Oh da non molto, ma non preoccuparti, non dirò a Snow che anche tu appoggi la ghiandaia imitatrice!!» rispose lei ridendo. «Comunque è pronto!!» aggiunse rientrando in cucina.

Io mi alzai dalla poltrona, con quel ghiaccio sul ginocchio, e mi diressi in cucina per aiutarla.

«Cosa stai facendo qui??» mi chiese lei quando le arrivai accanto.

«Voglio aiutarti...» risposi io.

«Non puoi, torna lì dentro!!» mi disse lei spingendomi fuori dalla cucina.

«Dai... Non mi piace stare a guardare mentre tu fai tutto...»

«Va bene, allora metti la tavola!» disse passandomi la tovaglia.

Io la presi e la misi sul tavolo, poi mi diressi in cucina e presi le posate e i bicchieri, mentre lei portò due piatti di pasta a tavola, ritornando poi in cucina per prendere una bottiglia di coca cola. Alla fine ci sedemmo a tavola, continuammo a guardare il film e iniziammo a mangiare, anche se di tanto in tanto posavo il mio sguardo su Alessandra, che si sedette proprio accanto a me.

«Una foto dura di più!!» mi disse sorridendo, ma senza distogliere lo sguardo dalla tv.

«Eh c-che cosa??» le chiesi io, anche se capii benissimo a cosa si riferiva.

«Sono 15 minuti che non fai altro che fissarmi...» rispose lei mangiando tranquillamente. «Se mi fai una foto durerà decisamente più di 15 minuti!!» aggiunse voltandosi verso di me.

«No no, è che... Stavo pensando ad una cosa...»

«Ah si?! E a cosa?» mi chiese.

«Quel tatuaggio che hai sulla schiena...» risposi alzando il mio sguardo sui suoi occhi. «Cosa c'è sotto?»

«Sotto?!» mi chiese lei confusa. «C'è la mia pelle!!» disse sorridendo.

«No, intendevo tra il colore e la pelle, ho notato un paio di cicatrici...» le dissi mentre lei smise di sorridere.

«Non è nulla, un piccolo incidente... La cicatrice non mi piaceva e ho provato a coprirla...»

«Quindi è solo una?» le chiesi.

«Si... Ma non ci pensiamo, te l'ho detto non è nulla!!» continuò lei abbozzando un sorriso. «Com'è la pasta?»

«Buona...» risposi io posando il mio sguardo sul piatto quasi vuoto.

«I miei genitori sono spesso fuori, e io già da piccola ho dovuto imparare a cucinare. Poi quando lasciavano me e mia sorella da sole ero io a cucinare per entrambe.»

«Giusto, tu sei la figlia maggiore, quindi hai altri fratelli...» commentai io rammentando ciò che disse suo zio.

«Ho solo una sorella più piccola, niente fratelli!» mi corresse lei. «Anche se è da un paio di anni che i miei genitori la portano con loro fuori città, ogni Natale...»

«Forse vogliono solo lasciarti un po' di libertà in più, e con tua sorella non ne avresti molta...» dissi io mentre lei sorrise.

«Forse...» commentò lei.

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