Poco dopo ci alzammo dal letto, ci vestimmo e uscimmo da quella stanza, trovando Valeria nel salotto seduta sul divano ad accarezzare il gatto.
«Perché sei venuta a bussare alla nostra porta?» le chiese Alessandra mentre ci sedemmo su una poltrona di fronte a lei.
Cioè, Alessandra si sedette sulla poltrona, io mi sedetti sulle sue gambe, erano decisamente più comode.
«Pensavo che vi fosse successo qualcosa, non vi sentivo dire nulla da un po' e la porta era chiusa a chiave.» ci spiegò lei.
«E giustamente la prima cosa a cui hai pensato è stata la nostra morte...» commentò Alessandra sarcasticamente. «Pensare semplicemente che stavamo dormendo no?!»
«Pensavo che doveste semplicemente mettere i vestiti a posto, non credevo fosse così stancante da farvi crollare sul letto!!» continuò Valeria.
«"Mettere in ordine i vestiti"era molto più che stancante!!» disse lei ridendo prima che il suo telefono iniziasse a squillare.
Io mi alzai da lei e lei prese il telefono dalla tasca dei jeans, fece un respiro profondo e rispose.
«Mamma...» disse. «Cosa c'è??... E se avessi di meglio da fare?... Si, va bene... Ho capito... Si, ok, mamma ho capito. Arrivo!!... Si, ciao!» concluse staccando la chiamata.
Si alzò in piedi, posò il cellulare e si voltò verso di me, mentre io speravo che non andasse da nessuna parte.
«Devo andare...» mi disse guardandomi con uno sguardo particolarmente dispiaciuto.
«Non puoi restare qui un altro po'?» le chiesi io col vuoto che si creò velocemente dentro di me, senza di lei mi sentivo davvero persa.
«Mi dispiace, Lucia ha convinto i nostri genitori a mangiare fuori e devo almeno provare a far andar bene questa cosa, ma puoi venire con me!!» disse abbozzando un sorriso, ma sapeva che non ci sarei mai andata.
«No, va bene, vai... Non preoccuparti...» le dissi accompagnandola alla porta.
«Ti mando un messaggio quando sarò a casa, per qualsiasi cosa chiamami!!» mi disse stampandomi un bacio sulle labbra.
Io annuii facendo un finto sorriso, lei aprì la porta, mi sorrise e uscì. Aspettai fino a quando non fu più visibile in mezzo a quelle scale e ritornai dentro, chiusi la porta e mi sedetti a terra, con le spalle contro la porta. Mi sentivo così triste, così sola, così vuota, ma non era un addio. Non potevamo passare ogni minimo secondo della nostra vita insieme, ma a me mancava ancor prima che mi dicesse che doveva andare via.
«Mi manchi già...» le scrissi nella chat di WhatsApp ma non glielo inviai, non volevo sembrarle troppo appiccicosa.
Cancellai quel messaggio e rimasi a fissare la chat. "Sta scrivendo...", due semplici parole che mi fecero saltare un battito, stava scrivendo, ma cosa?? Quando smise non arrivò nulla. Mi stava prendendo in giro?? Vide che iniziai a scrivere io, ma non inviai nulla, e lei voleva fare lo stesso?? Pochi secondi dopo il campanello suonò e io scattai subito in piedi, pensavo che fosse proprio Alessandra ma Valeria mi venne accanto e mi disse che era Manuela. Infatti quando aprimmo la porta ci trovammo lei davanti, con due buste della spesa in mano.
«Ok, forse non sarò Miss Italia, però non guardarmi così!!» mi disse Manuela prima di entrare dentro mentre io le feci spazio.
«N-no, non è questo... Cioè... E' la mia faccia, non ha nulla di diverso dal solito!!» le dissi io un po' infastidita, non la stavo guardando in nessun modo, forse ero solo dispiaciuta che non fosse Alessandra...
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Prima di te...
RomanceSu Amazon e vari store online. Quella fottutissima pioggia, quella maledettissima voglia di restare lì in piedi in mezzo a quel temporale anche a costo di inzupparmi completamente i vestiti, o anche solo per farmi venire qualcosa. Ho sempre amato l...