Mi sarei aspettata chiunque: mio fratello, uno dei miei vicini che si lamentasse della musica troppo alta, o anche il fattorino delle pizze che avesse sbagliato casa, ma lui proprio no. Capelli scuri, occhi azzurri, corporatura media, anche se era decisamente più alto di me. Era Cristian, il mio fidanzato. Lui mi guardava sorridendo mentre io lo guardai confusa. Sarebbe dovuto tornare il giorno dopo, non quel giorno, cosa diavolo ci faceva già lì??
«Ehi ciao, non sembri molto felice di vedermi!!» commentò lui. «Se vuoi me ne vado...» aggiunse voltandosi verso le scale ma io lo fermai subito prendendolo per un braccio.
«No no... Entra!!» gli dissi mettendomi di lato alla porta per farlo entrare.
Lui entrò e io chiusi la porta, poi mi diressi nel soggiorno, con Cristian alle spalle, e mi sedetti sul divano.
«Ti aspettavo domani!!» gli dissi mentre lui si sedette accanto a me.
«In effetti dovevamo tornare domani, ma ho convinto i miei genitori a ridurre il viaggio!!» rispose lui. «Parlavo così tanto di te che alla fine si sono stancati e siamo partiti!!»
«Che dolce che sei!!» commentai io stampandogli un bacio sulla guancia.
Quando mi staccai, lui mi prese il viso tra le mani e iniziò a baciarmi, ma io non volevo farlo, non volevo ancora illuderlo. O perlomeno volevo prima capire bene cosa provassi per entrambi. Ma più mi distaccavo e lui più si avvicinava, ritrovandoci, poi, sdraiati su quel divano, lui addosso a me. Lentamente iniziò a scendere una mano sotto la mia felpa, ma io lo fermai subito.
«Fermati!!» gli dissi togliendogli la mano da sotto alla felpa.
«Perché? Ci sono i tuoi?!» mi chiese lui.
«No, però...» risposi io prima che lui mi interrompesse.
«E allora?? Non preoccuparti!!» mi disse ricominciando a baciarmi, posandomi di nuovo quella dannata mano sotto la felpa.
«Sul serio, smettila!!» gli dissi togliendomelo di dosso e alzandomi in piedi. «Non mi va...» aggiunsi guardandolo fisso negli occhi.
«Va bene, va bene... Non fa niente...» rispose lui alzandosi in piedi e accarezzandomi il viso.
Diceva che non faceva niente, ma sapevo che non era vero. Stavamo insieme da più di un anno, ma lui espresse più volte il suo voler far l'amore con me. Ha sempre detto che mi avrebbe aspettata, e una volta questa cosa mi faceva piacere, ma in quel momento invece era solo soffocante. Mi sentivo in colpa, provavo qualcosa per due persone diverse e con una di loro ci stavo insieme.
«Dai guardiamoci un film...» disse lui sedendosi di nuovo sul divano, mentre io lo guardai un po' titubante. «Ti ho detto che non faremo nulla, a meno che tu non lo voglia. Ma non mi sembra questo il caso...» aggiunse. «Dai siediti qui!!» disse facendomi spazio accanto a lui, sul divano.
Io mi sedetti e accendemmo la tv, cercando un film che piacesse a entrambi. Rimanemmo su quel divano a guardare un film, in silenzio, commentando solo alcune scene ma anche in quel momento il tutto era molto imbarazzante. All'improvviso mi arrivò un messaggio sul cellulare che avevo nella tasca della tuta, quel minion ricominciò a ridere e io iniziai ad odiarlo. Sempre nei momenti peggiori mi arrivavano i messaggi. Cristian si voltò verso di me, aspettando che io rispondessi a quel messaggio.
«Chi è?» mi chiese.
«Boh...» risposi io prendendo lentamente il cellulare.
Appena vidi il numero capii che era Alessandra, non memorizzai il suo numero (e nemmeno lo ricordavo), ma ero sicura che fosse lei.
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Prima di te...
Storie d'amoreSu Amazon e vari store online. Quella fottutissima pioggia, quella maledettissima voglia di restare lì in piedi in mezzo a quel temporale anche a costo di inzupparmi completamente i vestiti, o anche solo per farmi venire qualcosa. Ho sempre amato l...