Ci voltammo subito e ci allontanammo da quel punto, sotto gli occhi e i bisbigli dei presenti. Chiunque mi passava accanto e mi guardava mi dava fastidio, così abbassai il mio sguardo. Preferivo fissare il pavimento piuttosto che gli sguardi di chi, senza il minimo ritegno, mi rideva in faccia.
«Alza la testa...» mi sussurrò Alessandra all'orecchio.
«Eh? C-cosa?» le chiesi io senza capire.
«Sapevamo che sarebbe successa una cosa del genere, ma per vivere bene devi affrontare certe cose, e devi imparare a superarle. La gente ti giudicherà sempre qualsiasi cosa tu faccia, e non è una frase fatta, è la verità! Alla gente piace parlare, piace giudicare gli altri, si sente in diritto di farlo anche se non conosce nulla!» mi spiegò lei passandomi velocemente davanti, si voltò verso di me e iniziò a camminare all'indietro. «Guarda me in faccia, così riuscirai a camminare a testa alta in mezzo a questo branco di pecore!!» mi disse sorridendo.
«Dai Ale, è pericoloso camminare all'indietro!» le disse Laura, mentre io guardai Alessandra sorridendole, a volte dimenticavo quanto fosse disponibile nel fare brutte figure solo per farmi stare bene.
«E' più pericoloso camminare a testa bassa in mezzo a persone del genere, io potrei solo cadere col culo per terra, ma sarebbe lei a farsi più male se desse peso alle loro risate o alle loro parole.» continuò lei camminando nel corridoio quasi privo di gente.
Alcuni ragazzi la guardavano, bisbigliavano qualcosa e ridevano, a lei non importava ma io non riuscivo a non pensarci, a me davano fastidio.
«Ale voltati dai!!» le dissi io.
«Solo se continuerai a tenere la testa alta!!» rispose lei mentre alle sue spalle, a pochi metri da noi, vidi un paio di ragazzi di spalle.
«Si, va bene, ma adesso fermati!» le dissi e lei si fermò subito sorridendo, proprio dietro uno di quei ragazzi.
«Bene!!» esclamò lei.
Il ragazzo dietro di lei la sentì, si voltò e le diede una pacca sul sedere, era quel coglione di Luca, con Cristian e Giuseppe.
«Ma buongiorno!!» disse quell'idiota sorridendo.
Alessandra si infuriò ancor prima di vederlo, il suo viso divenne completamente rosso e si voltò subito indietro.
«Non ti azzardare mai più a toccarmi!!» gli disse.
«Dai che ti è piaciuto, voi donne avete le mani troppo delicate, a volte servono mani forti come le mie!!» commentò lui ridendo.
«Ti faccio vedere io chi ha le mani troppo delicate!!» ribatté lei alzando la sua mano destra, ma alle spalle dei ragazzi arrivò la prof di italiano e Alessandra abbassò subito la mano.
«Ragazzi, entrate in classe!!» ci disse la prof.
Cristian si voltò subito ed entrò in classe, Giuseppe si allontanò da noi e andò verso la sua aula, mentre Luca entrò solo dopo aver fatto l'occhiolino ad Alessandra. Io le presi la mano provando a calmarla, ma era decisamente impossibile. Poco dopo entrarono anche Laura e Fabio, e ci avviammo anche io e Alessandra, ma la prof mi disse di fermarmi un attimo per parlare con lei e lasciai entrare Alessandra da sola in classe.
«Cosa volete questa volta??» le chiesi.
Quando tornai a scuola mi chiese scusa per ciò che successe all'incontro scuola-famiglia, mi disse che non voleva che succedesse tutto quel casino, non pensava che ci fosse dell'altro dietro, ma io le dissi solo che non c'era nulla dietro, a parte un padre troppo stupido.
«Volevo dirti che sono felice di vederti qui, un mese fa credevo che avessi perso completamente interesse nella scuola per colpa di quella "piccola" discussione con i tuoi, ma credo che tu debba impegnarti di più. In questo mese non ti sei fatta interrogare nemmeno una volta, e nella verifica di storia mi hai risposto in modo provocatorio a tutte le domande.» disse lei prendendo dei fogli da una cartellina rossa che aveva in mano. «Tipo questa: "Chi uccise Francesco Ferdinando, l'arciduca d'Austria?" Tu mi hai risposto in un modo che non voglio nemmeno ripetere...»
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Prima di te...
RomanceSu Amazon e vari store online. Quella fottutissima pioggia, quella maledettissima voglia di restare lì in piedi in mezzo a quel temporale anche a costo di inzupparmi completamente i vestiti, o anche solo per farmi venire qualcosa. Ho sempre amato l...