Capitolo 30 - Ho sopportato di peggio...

1.2K 77 0
                                    

L'altra ragazza salutò Alessandra con un bacio sulla guancia e subito iniziai a surriscaldarmi, di nuovo... Ricominciai a fare dei respiri profondi e smisi di guardare Alessandra e quell'altra ragazza, sentii che chiacchieravano allegramente e subito si avvicinarono a me e Manuela.

«Ah, ecco che fine aveva fatto la mia maglia...» commentò quella ragazza abbassando il suo sguardo su Manuela.

«Non trovavo la mia e dovevo pur mettermi qualcosa per andare ad aprire la porta, ma se vuoi posso ridartela anche adesso!!» rispose lei sorridendo.

«No no, per carità...» disse subito Alessandra.

«Non ti piace ciò che hai visto o ti piace troppo??» le chiese Manuela con un sorriso malizioso sul viso.

«Ho visto decisamente di meglio!!» rispose lei imitando il suo stesso sorriso.

«Si, certo!!» commentò lei ridendo.

«Beh visto che nessuno ci presenta, faccio da me...» disse quella ragazza facendo un passo verso di me. «Io mi chiamo Valeria, e sono la padrona di questa "baracca"!!» aggiunse porgendomi la mano.

«Io sono Francesca!» dissi stringendole la mano.

«Ah, tu sei la famosa Francesca!!» commentò lei con un largo sorriso.

«Famosa?! Hanno girato un film sulla mia sfigatissima vita??» pensai lasciandole la mano e guardandola con fare interrogativo.

«Alessandra mi ha parlato molto di te!» continuò lei mentre Alessandra si passò una mano sul viso.

«Smettila, non metterle in testa cose che non sono vere!!» le disse, anche se il suo viso non era più del suo colore naturale.

«Chi era quella che non sapeva controllare le proprie emozioni??» le avrei chiesto volentieri, ma mi limitai ad ascoltare la loro "interessantissima" discussione su di me.

«Sono verissime invece, a meno che tu non conosca un'altra Francesca... Ma lei sembra somigliare molto alla tua descrizione.» continuò Valeria spostando il suo sguardo prima su Alessandra e poi su di me. «Sai, mi ha parlato davvero tanto di te. Ogni santissimo giorno, mi stava facendo impazzire!!» disse sorridendo.

«Ti avrò parlato di lei massimo tre volte...» commentò Alessandra.

«Tre-mila vorrai dire!!» ribatté Valeria.

«Si vabbé, come ti pare...» disse Alessandra con un tono nervoso.

«Beh se dovete rimanere qui che ne dite di andarvi a cambiare?» ci chiese Valeria. «In quell'armadio ci sono ancora dei tuoi vestiti.» disse ad Alessandra. «Mettetevi qualcosa di leggero che qui abbiamo acceso il riscaldamento al massimo!!»

«Ecco cos'era tutto questo caldo...» commentai io soprappensiero.

«Già!! Ale, fai tu strada a Francesca verso la tua stanza?» chiese Valeria mentre io la guardai confusa. «La chiamo "sua" perché ci ha dormito più volte lei che io!!» mi spiegò lei capendo il mio sguardo.

«Va bene... Andiamo!» disse Alessandra voltandosi per un istante verso di me, per poi girarsi e avvicinarsi alla porta del salotto.

Io le andai dietro, uscimmo da quella stanza e ci dirigemmo verso una porta in fondo al corridoio. Alessandra la aprì e trovammo quella stanza più ordinata di tutte le altre, sembrava persino far parte di una casa diversa.

«Se non ci avessi dormito solo io, qui, ci sarebbe sicuramente un bel casino!!» commentò Alessandra sarcasticamente, provando a farmi ridere, ma ero particolarmente nervosa e le feci un semplice sorriso gentile.

Prima di te...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora