Ci voltammo indietro, lei fece qualche saluto con la testa ai presenti che ci guardavano, mentre io speravo solo di arrivare presto all'uscita. Quando uscimmo tirai un sospiro di sollievo, tutta quella situazione mi sembrò abbastanza pesante. Non capivo perché andammo lì, non dovevamo incontrare una persona?? Era lei la persona da incontrare?? Perché diavolo eravamo andate lì?? Le importava ancora di lei?? Disse il contrario, non la pensava più ma io come potevo crederle?? In fondo eravamo andate lì, se non le importava non saremmo entrate, a meno che non sapesse davvero che era lei la sposa.
«Era lei la persona da incontrare?» le chiesi mentre la seguii nella strada per tornare all'auto.
«No, certo che no...» rispose lei ma non ne era molto convinta, anche se sorrideva.
«E allora perché stiamo tornando all'auto?» le chiesi.
«Come?!» chiese lei come se non avesse capito.
«Stiamo tornando indietro, dove abbiamo lasciato l'auto, se non era lei la persona da incontrare allora avremo continuato ad andare avanti, oltre la chiesa...» le spiegai. «Non sono stupida!!» aggiunsi piuttosto offesa.
«Certo che no, non l'ho mai pensato!!» commentò lei provando a rimettermi di nuovo il suo braccio sulle spalle, ma io mi spostai.
Ero sicuramente una persona gelosa e quando lei parlava di fantasie, di sogni, io ero una stupida a prendermela, ma in quel caso non erano solo delle fantasie o dei sogni. Lei era la sua ex, non era una ragazza qualsiasi, ed era dannatamente bella... Perché le ex dovevano essere tutte così belle???
«Ti prego, no, non di nuovo...» disse lei con un tono stanco, come se fosse stufa.
Lei era stufa di me?! Beh, doveva essere il contrario!! Io la guardai semplicemente, ci fermammo in mezzo al marciapiede e ci guardammo, eravamo una più incazzata dell'altra.
«Non puoi fare la gelosa ogni volta!!» protestò lei.
«Quando hai finto di sognare quelle quattro zoccole...» iniziai io, ma lei mi interruppe.
«Cinque...» disse.
«Cosa?» le chiesi confusa.
«Erano cinque le donne con me!!» rispose lei sorridendo.
«Bene, allora quando hai finto di sognare quelle sei zoccole nell'hotel...» ricominciai io, ma lei mi interruppe di nuovo.
Cazzo, lasciami parlare!!!
«Sei?!» chiese un po' confusa.
«Si, sei!!» risposi io con un sorriso alquanto innervosito. «Posso continuare o devo spiegarti prima chi era la sesta zoccola??»
«No no, certo, continua pure!!» rispose lei sorridendo, ma anche il suo tono era alquanto nervoso.
«Quando hai detto di aver fatto quel sogno o quando hai detto di voler scappare con Laura Prepon, io sono stata una stupida a prendermela, lo ammetto, ma adesso mi sento proprio in dovere di prendermela!!» le dissi cercando di contenere il mio tono, ma avevo una voglia matta di urlare. «Adesso siamo venute fino a qui solo perché tu volevi rivedere la tua ex, magari per fingere che stai meglio senza di lei. Speri che lei si penta della sua scelta e torni con te?? E' per questo che mi hai portata lì, per usarmi??»
«Hai finito?» mi chiese lei con un tono piuttosto calmo mentre io non riuscivo nemmeno a controllare il tremolio della mia voce.
Non capivo come facesse, io ero dannatamente incazzata, lei invece se ne sbatteva.
«No, anzi, sai che c'è?! Ho decisamente finito!!» dissi voltandomi e allontanandomi da lei.
Spesso mi allontanavo da lei solo perché speravo che mi fermasse, e in un certo senso mi piaceva anche, mi faceva capire che ci teneva, ma in quel momento non volevo che mi fermasse, anche se lo fece lo stesso.
STAI LEGGENDO
Prima di te...
RomansaSu Amazon e vari store online. Quella fottutissima pioggia, quella maledettissima voglia di restare lì in piedi in mezzo a quel temporale anche a costo di inzupparmi completamente i vestiti, o anche solo per farmi venire qualcosa. Ho sempre amato l...