Io all'inizio esitai un po', mi vergognavo davvero un casino, ma se lei non si faceva nessun tipo di problema allora perché dovevo farmene io?? Ricambiai quell'abbraccio e poggiai la mia testa sulla sua spalla, era così bello stare tra le sue braccia, ci avrei passato volentieri tutto il resto della mia vita. Dopo un po' non mi sembrava più così imbarazzante, fino a quando non abbassai lo sguardo su sua sorella che ci guardava sorridendo. Era carina, davvero, ma era anche inquietante, molto inquietante. Doveva per forza stare lì a fissarci senza dire niente?? Non mi piacevano le persone che mi guardavano e non dicevano nulla, mi mettevano in soggezione, non sapevo mai cosa diavolo stessero pensando. Ed essendo io la persona più suscettibile del mondo mi feci subito prendere dal panico, mi staccai da quell'abbraccio e feci un passo indietro.
«Cosa c'è?» mi chiese Alessandra togliendosi il cappuccio dalla testa.
«N-niente...» risposi io particolarmente imbarazzata.
Non sapevo se lei capì il mio sguardo o se pensò alla stessa cosa che pensai io, o magari mi leggeva semplicemente nel pensiero (ipotesi da non escludere), ma si voltò subito verso sua sorella.
«Lucia, smettila di fissarci e vai a fare i compiti!!» le disse.
«Ma siete così carine!!» rispose lei con un largo sorriso.
«Un giorno ti stamperò una nostra foto, così avrai tutto il tempo che vuoi per guardarci. Ma adesso tu devi fare i compiti, i Simpson sono finiti!!» continuò Alessandra voltandosi completamente verso di lei.
«Ma i Simpson non finiscono mai!!» commentò la piccola implorandole quasi di non costringerla a fare i compiti.
«Si, certo, sono come i rotoloni Regina!!» disse Alessandra mentre Lucia fece una faccia piuttosto contrariata. «Vai a fare i compiti altrimenti lo dico alla mamma!!» aggiunse subito dopo.
«Non lo faresti mai!!» la provocò lei.
«Tu credi davvero di conoscermi così bene?» le chiese Alessandra con un mezzo sorriso.
«Uffa... E va bene, vado!!» disse la piccola scendendo dalla sedia e allontanandosi da noi. «Però mi darete una mano, vero?» chiese fermandosi davanti alla porta e voltandosi verso di noi.
«Certo, come no!!» commentò Alessandra. «Qui c'è la ragazza più secchiona del mondo, la prima della classe, lei ti aiuterà volentieri a fare tutti i compiti!!» disse mentre la sorellina sorrise e uscì dal salotto.
«Sono la prima della classe se guardi la classifica al contrario!!» le dissi io sarcasticamente mentre Alessandra si voltò verso di me.
«Dopo che sono arrivata io però!!» ribatté lei.
«Già... Non potevi arrivare un po' prima?? Così non avrei sprecato le mie intere giornate sui libri!!»
«Scusa per il ritardo, sai, c'era traffico!!» commentò lei avvicinandosi lentamente a me.
Mi poggiò delicatamente una mano sotto al collo, mi fece salire un brivido lungo la schiena e poco dopo mi baciò. Nemmeno immaginava quanto tempo avessi atteso quel momento, era davvero tanto, troppo!! Lo attesi da così tanto che non riuscii più a trattenermi e le morsi il labbro inferiore.
«Cazzo, ma mi hai morso??» mi chiese lei staccandosi e facendo un passo indietro.
«Ehm... Si, cioè... Ecco... Non è colpa mia...» le dissi nervosamente.
«Quindi sarebbe colpa mia?» chiese lei sarcasticamente.
«Ovvio che si!!» risposi io con un largo sorriso. «Mi hai fatto aspettare tutto questo tempo, mi hai respinta ogni volta che provavo a parlarti, e nonostante questo hai continuato a provocarmi come se niente fosse.»
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Prima di te...
RomanceSu Amazon e vari store online. Quella fottutissima pioggia, quella maledettissima voglia di restare lì in piedi in mezzo a quel temporale anche a costo di inzupparmi completamente i vestiti, o anche solo per farmi venire qualcosa. Ho sempre amato l...