Capitolo 11

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Qui nimium probat, nihil probat.

Chi prova troppo, prova niente.

BEKKA'S POV:

"Quindi com'era Seoul? "chiedo girando col cucchiaio la mia cioccolata calda.

"Davvero speciale. E' piena di vita, di tradizioni, cibo ottimo e tantissimi negozietti locali che vendono davvero di tutto, infatti guarda cosa ti ho preso" fruga dentro la sua borsa e mi porge un pacchettino.

"Fiodor, non dovevi!" esclamo commossa dal pensierino.

"Avanti, aprilo e dimmi se ti piace"

"Mi piacerà sicuramente, qualsiasi cosa ci sia dentro" dico aprendo la scatolina e trovandoci dentro una penna colorata e un segnalibro a forma di kimono.

"E' adorabile, grazie mille! Vieni qui" mi sporgo per abbracciarlo forte forte.

"Sei una divoratrici di libri, ho subito pensato a te quando ho visto il segnalibro"

"Mi conosci così bene" mormoro rimettendo il tutto nella scatolina.

"E che mi dici degli abitanti di Seoul?" chiedo leccando la cioccolata sul cucchiaino.

"E' stato complicato parlare con alcuni di loro, non tutti conoscono l'inglese e su google traduttore le frasi venivano tradotte di merda. A un certo punto ho iniziato a parlare coi segni"

Scoppio a ridere immaginandolo mimare gesti incomprensibili disperato.

"Però è tutto molto pulito, puoi specchiarti sulla strada per farti un'idea e...sai che cosa strana? Nei posti di lussi ci sono alberi di natale, li lasciano tutto l'anno...che ridere"

"E com'è andato col servizio fotografico?"

"E' andata alla grande, le foto mi arriveranno questa settimana e le esporranno verso metà maggio a Seoul. Non è grandioso?"

"Sono così felice per te" mormoro accarezzandogli la mano mentre noto qualcuno di familiare entrare nel bar.

Aspetta ma quello non è..."Merda." sbotto strizzando la mano di Fiodor che sussulta e borbotta "Cos'è? Vuoi bloccarmi la circolazione del sangue?"

"C'è David, è appena entrato nel bar e io sono orribile Non deve vedermi assolutamente" mentre lo dico David alza lo sguardo a me e mi sorride.

Doppia merda.

"Troppo tardi" osserva Fiodor mentre David si dirige verso di noi e io divento di mille colori diversi.

"Ehi Bekka, come stai?" mi saluta sfoggiando quel sorriso che mi fa sciogliere come un cubetto di ghiaccio nel deserto del Sahara.

"David, che coincidenza! Io bene, tu? Posso presentarti il mio amico Fiodor?" parlo così velocemente che potrei fare concorrenza a Eminem.

David abbassa lo sguardo a Fiodor che rimane impalato...gli do un calcio per dargli una svegliata, dimenticavo che anche a lui piacciono i maschi e potrebbe aver avuto un orgasmo istantaneo alla sua vista.

"Piacere, Fiodor. Ti unisci a noi?" chiede Fiodor sconvolgendomi.

Non l'ha detto davvero.

"Perchè no" si accomoda al mio fianco David.

Caldo, caldo torrido, sto bollendo dentro.

"Anche lui è un nostro collega?" chiede David indicando Fiodor.

"Oh no, lui studia chimica"

"Sono anche un modello e nel tempo libero mi diletto con la fotografia" completa Fiodor rubandomi la parola.

Un attentato al cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora