Mi ha accarezzato i capelli e il mio cuore ha martellato così forte che ho pensato: se mi bacia, muoio. -Stefano Benni
MELISA'S POV:
"Dove andiamo adesso? Non abbiamo una casa?" mormoro esausta contro un albero.
Camminiamo da ore e vorrei solo potermi riposare un attimo.
"La costruiremo!" esclama lampo per poi frugare frettolosamente dentro lo zaino.
"Ho preso questa mappa per non perderci" dice tirando fuori un pezzo di carta piegato.
"Vediamo..."mi sporgo per osservarla.
"Che bel disegno" osserva lui.
"È stato bravissimo quello che lo ha disegnato" dico ammirata dall'attenzione per i particolari.
"Bellissimo davvero" parla solo lampo.
"Noi dove siamo?"
"Noi siamo...mi sa che...non lo so"
"Come non lo sai?" chiedo spalancando gli occhi, credevo sapesse dove ci stiamo dirigendo da ore.
"Io pensavo che la Cuba avesse solo una città!" si difende lui.
"Ma tu non facevi geografia?"
"Si, ma...ecco..se mi chiedi quali sono i settori primari, secondari e terziari, te li so dire. Agli stati e alle città ancora non ci sono arrivato. So solo quelli dell'Arabia"
"E come faremo?"
"Oh oh! Ci sono" dice tirando fuori un aggeggio.
"Cos'è? "chiedo curiosa, non credo di aver mai visto quest'aggeggio.
"Una bussola! Questo è il nord, poi il sud ,est ed ovest " mi spiega indicando i punti cardinali.
"Bello..."dico incantata per poi aggiungere "E noi dove siamo?"
"Non lo so..."dice aggrottando le sopracciglia.
"Come ma.."
"Perché la freccia continua a girare? Secondo me questa bussola è rotta!" sbuffa riposandola nello zaino.
Io mi batto una mano sulla fronte e chiedo "Ora come facciamo? Non abbiamo nulla per.."
"No, aspetta! Forse so dove siamo" grida lampo tracciando col dito la mappa.
"Dove?"chiedo mentre lui si ferma in punto ed esclama felice "Qui! Me l'ha fatto vedere un giorno la cuoca!"
Guardo il punto che indica e mormoro "Esmeralda? Sei sicuro?"
"Si si! C'era pure una telenovela con questo nome che si guardava la cuoca a cui faceva riferimento con la nostra città! "dice lui ricordandosi.
"Non siamo vicinissimi al mare"
"Dovremmo attraversare un sacco di città per uscire dal paese" mormora anche lui triste.
"Hai preso dei soldi?" chiedo speranzosa.
"Certo! Ti faccio vedere" dice aprendo un borsellino.
Io mi sporgo per guardare e subito mi porto le mani in bocca "Ma sono tantissimi!" esclamo esterrefatta.
"Non possiamo sprecarli adesso" dice lui chiaro.
"E perchè?" chiedo perplessa.
Lui afferra un'altra cosa e facendomela vedere borbotta con tono da rimprovero "Mi sono messo il foglio dentro, perché ero certo che te lo saresti dimenticato"
STAI LEGGENDO
Un attentato al cuore
RomanceSequel di "Professore scusi, posso amarla?" Bekka è una studentessa di scienze politiche che, per aiutare in casa, conduce un doposcuola per bambini stranieri nel quartiere popolare in cui risiede. Una sera torna a casa dal doposcuola e si ritrova u...