Capitolo 55

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Si costruisce il capitello prima della colonna: l'ossessione di incoronare qualcosa che ancora non esiste. -Fabrizio Caramagna

  MELISA'S POV:

"Santo cielo, come ti hanno ridotto?" mormoro con la voce tremante continuando ad accarezzargli il viso scavato e la barba ispida.

"Da quanto non mangi? Devo portarti fuori da qui, forza!" faccio per alzarlo, ma lui scuote subito la testa e geme a voce bassa "Non posso"

Corrugo la fronte non capendo quando mi mostra la cavigliera e spiega "È una bomba...Khalil ha il telecomando per attivarlo e all'interno c'è anche un localizzatore. Appena esco da qua, gli scatta il segnale e lui potrebbe attivare la bomba"

Se avessi saputo della cattiveria di Khalil, lo avrei ammazzato io stessa con le mie mani prima.

"E non c'è un modo per disattivarlo?" sussurro ancora incredula dalla situazione.

"Solo col telecomando"

"E dov'è?"

Lui fa spallucce e io serro la mascella.

Devo recuperare quel telecomando, a tutti i costi.

Mi rialzo e mi sistemo lo zaino sulle spalle.

"Cosa stai facendo? "chiede lui con gli occhi da cucciolo e alzando la mano per trattenermi con la maglietta.

"Ritornerò presto col telecomando, non preoccuparti "lo rassicuro prendendogli la mano che ha alzato.

"Promettimelo" 

"Tornerò da te" incrocio le nostre dita e faccio per andare quando lui mi trattiene ancora una volta per sussurra "Sta' lontana da Khalil, è molto pericoloso"

"Lo so, adesso lo so. Arrivo subito, aspettami qui" corro fuori dalla cella per non perdere altro tempo e muovendo in punta di piedi riesco a salire le scale e raggiungere il piano superiore.

Sento il cellulare vibrare e prendendo la chiamata di Flora dico subito "Cambio di programma: dobbiamo andare da Khalil"

"Di che stai parlando?"

"Ho trovato il mio Kemal, dobbiamo salvarlo. Ha una bomba alla cavigliera e solo Khalil ha il telecomando per disattivarlo"

"Kemal?" quasi urla al cellulare Flora "Hai trovato Kemal, dannazione! Lo sapevo!"

"Tu conoscevi..." non mi lascia finire la frase che dice "Sto scendendo all'ingresso. Khalil è ancora senza sensi, dobbiamo muoverci"

Riattacca e aspetto che mi raggiunga all'ingresso mentre controllo che non ci sia nessuno sul piano.

"Meli!" esclama Flora raggiungendomi con un mazzo di chiavi.

"Cosa sono?" indico il mazzo di chiavi sospetto.

"Chiavi della macchina, della casa, del garage...aprirà ogni porta. Andiamo"

Corre alla svelta e io la seguo dietro ancora scossa.

"Dove stai..." faccio per chiederle notando che sta sboccando la Porsche di Khalil.

"Con questa faremo più in fretta, sali"non esita un attimo a salire e la seguo anch'io.

"Sai dove abita Khalil?" domando mentre lei pigia sul monitor davanti a lei "No, ma la cronologia del gps ci porterà lì"

Parte sgommando e uscendo dal parcheggio del centro mi chiede "Quindi eri tu la famosa ragazza di Kemal, non ci posso credere"

"Seguivi Kemal?"

"Sì, era lui il paziente che cercavo di cui ti parlavo. Avevo ragione ad avere un brutto presentimento"

Un attentato al cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora