Quod non potest diabolus, mulier evincit.Ciò che non può il diavolo, l'ottiene la donna .
ELEONORA' S POV:
Sfrego la guancia sul cuscino e aprendo piano piano gli occhi, lancio uno sguardo all'orologio...sono le 3 di notte e io ho la vescica che sta per scoppiare.
Sbatto ancora gli occhi e adeguandomi al buio e alla poca luce che esce dalla portafinestra, levo il braccio di Massimiliano dalla vita.
Sento il suo respiro regolare sui miei capelli e facendo attenzione, faccio per scendere dal letto ma un braccio mi riafferra dalla vita, m'inchioda al letto e subito dopo trovo lui a cavalcioni su di me.
"Ma sei impazzito! Mi hai fatto prendere un colpo!" dico con le braccia sopra la testa.
"Dove volevi andare?" chiede lui sospettoso tenendo le mie braccia bloccate.
"Sei folle...devo andare al bagno!" dico incrociando il suo sguardo.
"Mmm.." mugola lui alzando lo sguardo per poi riabbassarlo e dire stringendo ancora più forte le mie braccia
"Perchè sembra di vivere un dejavù?"
Deglutisco e scuotendo la testa, mormoro "E' diverso...ora posso andare al bagno?"
"No" dice lui autoritario.
"Scherzi? Mi scappa!" protesto.
"Fattela addosso"
"Io spero che tu stia realmente scherzando" dico incredula.
"Ti sembra la faccia di uno che sta scherzando?" dice lui, alzando un sopracciglio serio.
Mi arrendo e dico sbuffando "Ti prego...non ce la faccio a trattenerla"
Lui mi osserva con attenzione e io alzo lo sguardo al soffitto infastidita, ma un secondo dopo mi ritrovo fra le sue braccia e automaticamente gli cingo il collo.
"Che stai facendo!" chiedo ancora scossa dal gesto.
Non mi aspettavo di volare.
"Non dovevi andare al bagno?" chiede lui, aprendo la porta con le chiavi.
"Si, ma speravo di farlo con le mie gambe" ribatto perplessa.
"Mi sono fatto fregare una volta, non mi faccio fregare ancora"
"Ma non voglio scappare!" protesto mentre lui esce dalla stanza e svolta a destra.
"Meglio prevenire"
"E se ci becca qualcuno?" mormoro a bassa voce, guardandomi attorno.
"Che problema c'è?" chiede lui burbero.
Io alzo per la seconda volta lo sguardo al soffitto e mormoro "Vorrei aspettare per dirlo alle mie sorelle"
Si ferma improvvisamente mentre io lo sguardo stranita e lui chiede "Ti vergogni di me?"
"Io...no, assolutamente" dico ma lui mi ferma e dice "Non fa niente...sono abituato a nascondermi e..."
Gli accarezzo la barba e poso le mie labbra sulle sue.
Massimiliano è sorpreso dal mio gesto avventato, ma si lascia andare e soprattutto lascia che io prenda il controllo.
E' un bacio dolce, lento, profondo, voglio fargli capire che per me lui è molto importante...quasi essenziale.
Mi stacco poco dopo e scuotendo la testa, mormoro "Non mi vergognerei ma di te"
Lui mi riposa per terra e fa per baciarmi, ma io scuoto la testa e allontanandolo dal petto, mormoro
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Un attentato al cuore
RomansaSequel di "Professore scusi, posso amarla?" Bekka è una studentessa di scienze politiche che, per aiutare in casa, conduce un doposcuola per bambini stranieri nel quartiere popolare in cui risiede. Una sera torna a casa dal doposcuola e si ritrova u...