E da allora sarò perchè tu sei, e da allora sei, sono e siamo, e per amore sarò, sarai, saremo.
-Neruda.
KEMAL'S POV:
10 ANNI FA
"Fanculo" borbotto, facendo volare la sveglia dall'altra parte della stanza.
Sono andato a dormire troppo tardi ieri...non posso sopravvivere con solo 2 ore di sonno.
Mi rifiuto di alzarmi e scostando le lenzuola, mi metto sul fianco.
"Cielo!" impreco quando la sveglia ricomincia a suonare.
Come diavolo ha fatto a non disintegrarsi?
Mi maledico ancora e alzandomi dal letto, vado a raccogliere la sveglia per poi romperla definitivamente.
Senza lasciare nulla al caso decido che sia il caso di sbarazzarmene del tutto e aprendo la finestra, faccio per gettarla ma mi paralizzo.
"Oh mio dio" sussurro tra me nel vedere una ragazza alta, con capelli lunghi, ondulati, castani, occhi luminosissimi e un corpo slanciato sul mio giardino.
Non è possibile...
La sveglia mi cade dalla mano, mentre continuo a contemplare quella divinità in mezzo a tutto il verde...sembra un'apparizione.
Spalanco gli occhi quando incomincia ad indietreggiare e addentrarsi nel boschetto...no, no, no!
Mi catapulto fuori dalla stanza e facendo come un razzo tutte le scale, spalanco il portone per poi correre ad una velocità sovrumana.
"Fermati! No, ti prego!" grido mentre continuo a correre...fuori ci saranno 5 gradi e io sono scalzo e a petto nudo.
Non mi fermerà nessuno.
"Ehi! Non scappare da me, non farlo!" grido, guardandomi attorno come se fossi a caccia.
A caccia di una bellissima dea.
Sento improvvisamente delle risate e col cuore che va a trecento all'ora, corro seguendo queste vibrazioni.
"Sono qui!" grida una voce divertita.
Dio...ha la voce degli angeli.
"Dove? Non ti trovo!" grido, continuando a guardarmi attorno.
"Sono qui sciocchino!" sento dire sopra di me.
Alzo lo sguardo e la vedo seduta su un ramo robusto che oscilla le gambe e mi sorride.
Non perdo neanche un secondo e scalo l'albero...sento il freddo entrarmi dentro le ossa ma non m'importa.
"Mi hai trovata!" dice lei, applaudendo con le mani.
Mi arrampico ad un ramo poco più distante da lei e chiedo "Sei lei?"
"Lei chi?" chiede curiosa.
"Nuvola" mormoro, sentendo i brividi solo nel pronunciare il nome...mi ero imposto di non pronunciarlo più.
Lei annuisce e inclinando il viso, mormora "Sei felice di vedermi?"
"Se sono felice?" chiedo, sorridendo a trentadue denti.
"Anch'io sono molto felice" rivela lei, mentre io abbasso lo sguardo alle sue labbra carnose e rosee...sembrano fragole.
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Un attentato al cuore
RomansaSequel di "Professore scusi, posso amarla?" Bekka è una studentessa di scienze politiche che, per aiutare in casa, conduce un doposcuola per bambini stranieri nel quartiere popolare in cui risiede. Una sera torna a casa dal doposcuola e si ritrova u...