Capitolo 41

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Quel bacio d'addio che somiglia al saluto, quell'ultimo sguardo d'amore che diventa la più acuta fitta di dolore. -George Eliot

FARID'S POV:

"Come te lo senti addosso?" chiede Jamal osservandomi dallo specchio.

"Bo, bene?"

"Farid" mi riprende, sa che vorrei soltanto lasciare questo dannato posto per andare dal mio tulipano.

"Sì, sto bene. Calza alla perfezione, contento?"

"Coglione" sbotta digitando qualcosa sul cellulare.

"Devo parlargli un attimo, solo un attimo!" sento gridare alle mie spalle.

Mi giro per curiosità e vedo Fiodor cercare di sorpassare la sicurezza che lo blocca.

"Farid!" mi chiama alzando la mano avendo la mia attenzione.

"Lasciatelo passare" dico alla sicurezza che un po' titubante lo lascia passare.

"Che succede?" chiedo notando la sua espressione preoccupata in volto.

"Bekka" sussurro col fiatone.

Il mio cuore si ferma.

"Sì?" lo incito a continuare la frase.

"Se n'è andata, sembrava sconvolta. Ho cercato di fermarla, ma è scappata via"

"Scappata via, che cazzo dici?" lo supero immediatamente mentre Jamal sbotta che tra pochi minuti inizierà la sfilata e io sarò il primo a sfilare.

Lo ignoro e superando la sicurezza corro al mio camerino, è lì che le avevo detto di aspettarmi.

Non trovo nessuno, come previsto.

Faccio per prendere il cellulare, ma mi blocco quando vedo un messaggio da parte di Ahmed...è già stato aperto.

"Attentato andato a buon fine, Allah è grande e generoso, ti sarà riconoscente per tutti i finanziamenti. Allah ha dato enorme importanza alla jihad e ha predisposto come premio ai martiri e ai combattenti sulla sua via una splendida ricompensa. Soltanto chi ha agito in conformità dei martiri e chi ha modellato sé stesso come loro nella esecuzione della jihad può unirsi ad essi nella ricompensa."

"No, no, no..." sussurro col cuore in gola.

Esco immediatamente dal camerino, ma c'è Jamal che mi blocca e non mi lasciare passare.

Lo prendo per la giacca furioso e ringhio al suo muso "Spostati dal cazzo, non te lo ripeterò più."

"Devi sfilare tra poco! Aspetta di sfilare e poi la raggiungerai"

"Ha scoperto tutto, hai capito? Sa tutto!" gli urlo in faccia mentre anche Jamal rimane di sasso.

"Non cercarmi, mi farò vivo io" sibilo lasciandolo andare e marciando verso l'uscita con ancora il completo addosso.

Jamal non cerca più di fermarmi, sa che non ci riuscirebbe neanche con un carro armato.

Esco fuori dal palazzo andando incontro a tutti i paparazzi impazziti che mi assalgono, ma la sicurezza corre a scortarmi e vado alla ricerca di una macchina, una qualsiasi.

"Via via!" grido a uno di questi dentro la macchina che esce lasciando a me il posto.

Mi metto al posto del volante e mettendo la prima, premo l'acceleratore facendo sgommare la macchina.

Arrivo da Bekka ad una velocità della luce e salendo le scale del suo palazzo, suono al campanello più volte.

Sono convinto che non mi aprirà mai, ma all'improvviso la porta viene aperta da una donna sulla cinquantina che mi guarda incuriosita.

Un attentato al cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora