Capitolo 36

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Quanti uomini conoscono la differenza tra un'ossessione che si subisce e un destino che si sceglie? - Denis de Rougemont

KEMAL'S POV:

"Ma buongiorno" mi saluta Viviana squadrandomi dalla porta.

"C'è Adil?" vado subito al dunque un po' a disagio.

"Sì, te lo chiamo?"

Annuisco e lei spalancando la porta dice "Entra che vado a chiamartelo"

"Grazie" gracchio seguendola in silenzio.

"Gradisci un caffè?"

"Sto a posto"

"Acqua?"

Perché è così insistente?

"Sì, va bene" cedo pur di non vedere altro tempo.

"Greta? Potresti portare un bicchiere d'acqua per favore?" grida Viviana per poi farmi un sorrisino e scappare su per le scale.

Rimango all'ingresso a guardarmi un po' attorno, finché spunta un bambino che cammina a malapena infatti cade per terra e batte le mani incazzato sul pavimento.

Cerco d'ignorarlo, ma sembra davvero arrabbiato con sé stesso e temo possa farmi veramente male.

Sbuffo e abbassandomi per prenderlo in braccio mormoro "Hai proprio la pazienza di tuo padre"

Il bambino resta a guardarmi perplesso finché agita velocemente le gambine.

Che gli prende adesso?

"Il piccolo Cortada" sento dire dalle scale e realizzo che si tratta proprio di Adil.

"Ehi campione, vieni qui" prende subito in braccio Giorgio che continua ad avere un'espressione ostile.

Quando crescerà, ci sarà da divertirsi.

"Il bicchiere d'acqua signore" viene anche la famosa Greta a darmi il bicchiere d'acqua.

"Grazie" bevo tutta l'acqua e le restituisco il bicchiere.

"Quale buon vento ti porta da me?" chiede Adil accarezzando la testolina di Giorgio.

"Sono qui per le cose di Melisa che hai recuperato ieri sera"

"Sì...avevo intenzione di dargliele personalmente questo pomeriggio"

"Non c'è bisogno, gliele porto io"

Adil corruga subito la fronte stranito "E' in macchina con te?"

"No, ma mi occuperò io di lei da ora in poi"

Stavolta mi guarda come se mi fosse spuntata un'altra testa "Non sono sicuro di aver capito bene"

"Stanno insieme" sentiamo dire sopra le nostre teste.

Viviana ci stava sorvegliando dal piano superiore.

"Sì, stiamo insieme" confermo non curandomi più di tanto della reazione che potrebbe avere Adil.

"Voi due...sospettavo ci fosse un flirt in corso ma..."

"Sono di fretta Adil" lo fermo annoiato, vorrei tornare da nuvola il prima possibile.

Lui però mi osserva scettico e dice "Preferirei consegnare io stesso le cose a Melisa"

Sapevo che mi avrebbe scocciato.

Lo supero salendo le scale e mi rivolgo a Viviana con estrema calma "Dove si trova il borsone?"

"Nella camera degli ospiti, seconda porta a destra" mi riferisce Viviana col sorriso evidentemente divertita dalla situazione.

Un attentato al cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora