Capitolo 32

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Per un po' forse continuerò ad urlare il tuo nome a me stesso, nel cuore. Ma alla fine la ferita si cicatrizzerà. -David Grossman

3 MESI DOPO.

BEKKA' S POV:

"Mi parli dell'ONU signorina" Mi chiede l'assistente di storia delle relazioni internazionali.

È arrivato il fatidico giorno dell'esame e se avessi saputo che l'esame l'avrei fatto con l'assistente e non col professore, sarei stata più tranquilla.

Non solo perchè è un pezzo di pane, ma perchè siamo tutte innamorate dell'assistente e poter dialogare con lui, anche solo per mezzo di un esame, è un onore.

"Si, certo. L'ONU sta per organizzazione delle Nazioni Unite ed è nata il 24 ottobre 1945, aderiscono 193 Stati al mondo sul totale dei 196 riconosciuti sovrani. Ha sede a New York e i principi su cui è prefissata sono; mantenere la pace e la sicurezza internazionale, promuovere il disarmo , la cooperazione economica e sociale, la disciplina degli.."

"Va bene va bene. Mi parli della FAO" dice stoppandomi sul più bello.

Faccio velocemente mente locale e riprendendo fiato, parto a razzo "La FAO è l'organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, nata sempre nel 1945, conta 183 stati membri e ha sede a Roma. È stato creata per sconfiggere la fame nel mondo, migliorare stato nutrizionale, livello di vita , produttività agricola e condizione delle masse rurali, sovvenzionare ricerche scientifiche..."

Continuo a parlare a raffica finché il professore dopo 6 domande, decide di darmi 30, ci rimango un po' male per la lode mancata, ma va bene così.

Mi catapulto a digitare la mia firma, mentre mi caricano il voto e chiamano il prossimo.

"Grazie mille professore" gli stringo la mano che ricambia e mi sorride.

Oh Gesù, quasi quasi mi risiederai per un'altra domanda.

Esco dalla stanza e prendo subito il cellulare per comunicarlo ad ammi.

"Stasera porto il kottu per festeggiare!" esclama lei altrettanto felice per me.

"Fatico per il kottu non per il voto in sè" ci scherzo su mentre ammi dice di dover tornare a lavoro e io scorro nel registro chiamate per selezionare il numero di Fiodor.

Faccio una smorfia vedendo le diverse chiamate che facevo a casa per poter comunicare con Farid e scuotendo la testa per scacciare quel pensiero, chiamo Fiodor che per fortuna risponde ai primi squilli.

"Sono davanti alla facoltà bellezza" mi dice e io corro fuori andandogli incontro.

"Presumo sia andato bene l'esame" ridacchia lui ricambiando l'abbraccio.

"E' andata alla grande e credo che l'assistente sia cotto di me"

"Sappiamo entrambi che non è così"

"Eh dai!" gli do un pugnetto scherzoso, mentre lui mi prende a braccetto e ci dirigiamo verso Don Gelato per un dolcino al volo.

Dopo Fiodor ha uno shooting importante e mi aveva chiesto di accompagnarlo o si sarebbe, testuali parole "cagato in mano".

"Cosa prendi?" mi chiede osservando la vetrina con tutti i dolci esposti.

"Una ciambellina, tu?"

"Un caffè o cagherò per tutto il giorno"

Ridacchio e ordinando, ci accomodiamo sulle poltroncine di pelle scure "Allora...raccontami un po' com'è andato l'esame"

"L'attesa è stata nauseante, quando hanno fatto il mio nome per poco non svenivo per terra, ma il bello è venuto dopo quando ho realizzato che mi avrebbe interrogato l'assistente"

Un attentato al cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora