Capitolo 14

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Rullo di tamburii Ooohhh!

Inauguriamo le modelle che interpreteranno Bekka, ovvero voi!

Iniziamo con una lettrice che mi ha sostenuto da sempre, la mia dolce Martina.

Grazie per tutto l'affetto che mi riempite, sono così fortunata ad avervi al mio fianco.

Mi sono arrivati un sacco di messaggi con sempre più nuovi volti da dare a Bekka! Spero di inserirli tutti ma voi continuate a scrivermi! Non si sa mai.

Love you Martina
Xoxo Benilka.

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Caeca invidia est.

L'invidia è cieca.

BEKKA'S POV:

"Stiamo facendo una cosa stupida te ne rendi conto?" borbotta Farid di fianco mentre attraversiamo il parcheggio.

"Piantala, nessuno si accorgerà di nulla. Forza, entriamo"

"E se ti aspettassi qui fuori?"

Lo prendo per mano e lo trascino dietro di me.

"Bekka, no! Cazzo, mi farai ammazzare. mi avrai nella coscienza!" sibila lui facendosi trascinare.

Gli mostro l'area ristoro dove le persone stanno mangiando facendosi gli affari loro e borbotto
"Non ci sta guardando nessuno, vedi?"

Farid scosta di poco il cappuccio del giubbotto e guardandosi attorno dice sbuffando "Questione di minuti e mi beccheranno"

Alzo lo sguardo al soffitto e ignorandolo, lo prendo a braccetto e superiamo l'area ristoro.

Farid è un pezzo di marmo, si aspetta da un momento all'altro che qualcuno sbuchi fuori urlando il suo nome, ma la realtà è che nessuno ci sta considerando.

"Secondo me puoi levarti gli occhiali da sole, non ci sta guardando nessuno. Sono tutti per i fatti loro"

"Assolutamente no"

"Fai come ti pare, muoviti che abbiamo un sacco di negozi da vedere" dico svoltando a sinistra verso i primi negozi.

"Merda, ricordami perché ti ho accompagnata al centro commerciale"

"Perché ho un passato tragico e ti ho fatto pena"

"Giusto, andiamo"

Faccio un giro nei primi negozi, ma ne usciamo subito dopo non soddisfatta di nulla. Anche Farid cerca di farmi provare qualcosa, ma sospetto lo faccia perchè voglia andarsene al più presto.

"Non mi piace nulla qui, andiamo via" sbuffo uscendo da Zuiki.

"Quel vestito blu non era male" cerca ancora di convincermi Farid.

"Aveva la schiena tutta scoperta, uno scollo profondissimo e mi avrebbe coperto il culo a malapena"

"Appunto"

Scuoto la testa rinunciando a far capire qualsiasi cosa a Farid.

Passiamo da Guess, ma neanche abbasso lo sguardo ai prezzi...non potrei permettermi neanche un portachiavi qui.

"Guarda chi abbiamo qui" mormoro con una smorfia vedendo una gigantografia di Farid con una camicia sbottonata addosso e una ragazza bellissima in costume che è appoggiato a lui.

"Come ho fatto a non riconoscerti? Sei qui ogni giorno" indico la campagna pubblicitaria di Guess.

"Andiamo via" borbotta lui trascinandomi lontano.

Un attentato al cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora