Improbe amor, quid non mortalia pectora cogis!
Crudele amore, che cosa gli animi mortali non spingi a fare!
FARID'S POV:
"Sto bene così" dico inespressivo per terra mentre aspetto.
Ritiro fuori l'orologio e vedo che sono passate 3 ore...tre fottute ore che sono qui a pregare a tutti i santi in cielo e la testa mi sta scoppiando.
Swarna è seduta su una panchina rannicchiata su stessa e Jamal continua a chiedermi di cambiarmi...ho il sangue di Bekka addosso, non me lo toglierei per niente al mondo.
"Farid devi.."
"Ho detto che sto bene così Jamal cazzo!" grido, lanciando l'orologio contro il muro.
Inutile dire che si frantuma...l'ho lanciato con una potenza inimmaginabile.
"Va bene" dice Jamal rimettendosi seduto.
Ha il collo gessato ed è pieno di antidolorifici, ma nonostante ciò è qui con me e cerca di supportami..penso che sia più che altro in colpa, avevo affidato a lui Bekka per poi ritrovarmela con una pistola contro.
Non incolpo Jamal...è stato Ahmed e se Bekka non lo avesse già ucciso, lo avrei fatto io a mani nude.
Prendo la testa fra le mani e deglutisco a fondo...ho il cuore che va a mille e sono completamente paralizzato davanti alla porta da cui è entrata Bekka.
Aspetto che ne esca fuori cazzo.
"Swarna hai bisogno di qualcosa?" chiede Jamal.
Anche lei nega e continua a fissare la porta...non abbiamo ancora avvisato nessuno ma le voci sullo sparo allo stadio si stanno già diffondendo.
Riappoggio la testa sul muro e sospiro...mi sento morire dentro, voglio la mia Bekka qui, subito.
"Quanto cazzo ci mettono.." borbotto dopo altre ore...mi sembra di aspettare da un secolo.
"Vedrai che andrà tutto bene" dice Jamal.
Non è mai stato così dolce in vita sua.
Io annuisco e dico "Lo spero o mi ammazzo"
"Non dire così...andrà bene" mi rassicura Jamal.
Alzo lo sguardo al soffitto e sospiro ancora ancora ed ancora.
Dopo altre due ore scuoto la testa e m'impongo di non irrompere dentro.
"Non ce la faccio più" mormoro, sbattendo piano la testa contro il muro.
"Devi resis..."le porte si aprono.
Schizziamo tutti e assalendo la dottoressa, chiedo "Dov'è? Come sta?"
La dottoressa deglutisce e dice "Sono venuta per chiedere una cosa"
"Che cosa?" chiedo subito allarmato.
"Bekka sta davvero molto male"
Mi passo subito una mano sugli occhi...voglio morire.
"Ma possiamo recuperare il bambino..solo che Bekka in quel caso morirebbe sicuramente"
"Cosa??" quasi gridiamo.
Io spalanco occhi e bocca e chiedo tremando "Bekka è.."
"Incinta, non lo sapevate? La bambina è quasi di quattro mesi e possiamo ancora recuperarla ma come ho detto...in questo il caso la madre morirebbe sicuramente, volevo chiedervi se.."
"Salvi Bekka, subito" sibilo.
"E' questo il problema signore...stiamo facendo il possibile ma la situazione di Bekka è davvero grave. Potremmo operare su di lei, lasciando stare la bambina ma le possibilità che possa riprendersi sono davvero poche...per non dire pochissime. Se scegliete invece di salvare la bambina, potremmo..."
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Un attentato al cuore
RomanceSequel di "Professore scusi, posso amarla?" Bekka è una studentessa di scienze politiche che, per aiutare in casa, conduce un doposcuola per bambini stranieri nel quartiere popolare in cui risiede. Una sera torna a casa dal doposcuola e si ritrova u...