Capitolo 1

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Victoria.

Mi chiamo Victoria Mason, ho 17 anni, propensa ai 18, e mi sono trasferita da un paio di mesi a Manhattan.
Ho lasciato Liverpool per il lavoro di mio padre e non ne sono affatto dispiaciuta. Non ho mai avuto amici, non ho mai avuto una vera e propria ragione per la quale io sarei dovuta rimanere lì e così ho raccolto la palla al balzo quando mio padre mi disse che saremmo dovuti partire.
Ero chiusa, ero triste, ero confusa, sola, fredda.
Non ho molte felicità nel mio bagaglio dell'infanzia e dell'adolescenza.
Non ho mai vissuto in pieno la mia vita e questa è una cosa che rimpiango moltissimo.
Da quando sono arrivata qui a Manhattan tutto sembra essere migliorato.
Ho incontrato Leila, una ragazza solare, dolce e spontanea dai grandi occhi azzurri e i capelli biondi che mi ha conquistato con la sua energia e la sua lingua lunghissima.
Ho conosciuto Lory, una ragazza dai capelli rossi come il fuoco e delle lentiggini che assomigliano tanto a degli schizzi di vernice sul suo viso. L'ho conosciuta nel corso d'arte che frequentavo e frequento a scuola e anche lei mi ha conquistato con la sua innata timidezza. A vederla sembrerebbe una ragazza forte, una roccia, di una freddezza glaciale ma se le parli anche solo una volta capirai che è completamente il contrario di tutto ciò. È timida, è semplice, è fragile.
Poi ho conosciuto Dalila, la classica ragazza stronza e puttana ,inizialmente. Ma sono riuscita a vederla con occhi diversi con il passare del tempo. È stronza lo stesso, ma è una stronzaggine diversa. È stata picchiata da qualcuno poco tempo fa e nonostante lei dica che è solo caduta io non le ho mai creduto al cento per cento.
Ho incontrato Tayler , dai capelli rossicci e gli occhi scuri, un bravo ragazzo e solo da poco sto incominciando a capire che sembra abbastanza attratto da Dalila nonostante lei sia fidanza anche se con poco interesse.
Ho incontrato Zac, capelli scuri e piccoli occhi grigi, che adesso è il compagno di Lory. Insieme a Tayler sono i buffoni del gruppo, non fanno altro che lanciare battute a destra e a manca, ridere e scherzare su qualsiasi cosa.
Ho conosciuto Leo, un bellissimo ragazzo dai grandi occhi azzurri e capelli biondi, è il fidanzato di Leila e insieme sono la dimostrazione dell'amore vero, secondo me. Sembra che non litighino mai, che non battibecchino mai e sono molto uniti. Quando lui la vede sembra che il suo sguardo escluda tutto e tutti per potersi concentrare solo su di lei. Sono innamorati e questo si vede. E non mi stupirei di vederli un giorno sposati con dei bambini.
Ho incontrato Chris, un ragazzo dolce e carino, con lui sono uscita un paio di volte per un caffè e proprio in uno di questi appuntamenti ha cercato di baciarmi ma io l'ho respinto. Ha quello sguardo dolce e cattivo allo stesso tempo. Sembra deciso a volte e altre insicuro. A volte è un mistero ma è un buon amico.
Ho incontrato Matt, il ragazzo più dolce che questo pianeta, è forte, è determinato...in seguito capirete il perché.
Ed infine...ho conosciuto Dylan. Vi è mai successo di conoscere una persona stronza, irritante, dal sorrisetto malizioso e talmente bella da potervi farvi svenire? E vi è mai capitato che questa determinata persona fosse fra i vostri pensieri? E, per quanto questi pensieri possano andare contro di lui, voi, nel vostro cuore sapete che c'era e c'è qualcosa? È successo proprio questo a me. Ho iniziato a pensarlo, senza un preciso motivo, senza un perché. Sempre di più fino a farlo divenire il mio unico pensiero. E per quanto mi facesse incazzare, per quanto volessi poterlo odiare, non riuscivo mai perché lui era lui. Lui mi aveva stregata con i suoi modi, con i suoi gesti, con il suo atteggiamento. L'ho visto sempre di più, ho incominciato a pensarlo sempre di più fino a quasi volerlo sempre vicino a me. Ho notato mano a mano in lui e nei suoi occhi scuri un dolore sconosciuto ma che sono riuscita a comprendere con il passare del tempo. Forse è anche per questo che io mi sia avvicinata a lui. Forse per il dolore, forse per il solo pensiero di avere una cosa in comune o semplicemente perché mi andava. Ma comunque sia, ho trovato in lui una persona meravigliosa che vorrei non abbandonare mai perché mi fa sentire protetta, al sicuro e, con lei, non ho timore di lasciarmi andare. Non ho paura di essere me stessa. Lui abbatte tutti i miei strati di corazza, lui abbatte i miei limiti .
Sono passati otto lunghi anni da quando mia madre se n'è andata di casa lasciandomi con il mio papà e da quel giorno in poi io sono cambiata parecchio, sono diventata fredda, acida, dura, cattiva. Non avevo un cuore. Per me era tutto neutro. Non ho pianto più, non ho versato più una lacrima a causa di una promessa che quella donna mi aveva proposto nella misera lettera con la quale mi aveva lasciata e solo adesso, qui a Manhattan, sembrava essere cambiato tutto. Mi ero aperta, mi ero costruita una nuova vita , ero quasi riuscita ad uscire dal grande buco nero che sembra inghiottirmi ogni volta che il mio pensiero volava a lei.

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