Capitolo 18

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Dylan.

È mattina, Victoria non si è fatta sentire, è da ieri sera che aspetto la sua chiamata ma nulla da fare, niente. Sto scendendo le scale e dopo aver preso il giubbotto mi avvio verso casa sua per poter andare a scuola assieme a lei visto che le strade sono ancora scivolose e uscire con la moto è troppo rischioso: di incidenti ne ho avuti già tanti. Lei è appena uscita dalla porta e ha aperto la macchina. Faccio una piccola corsetta fino alla sua auto e saluto con un cenno della mano Leila che sta salendo su quella di Leo. Avranno passato la notte insieme approfittando dell'assenza dei genitori di lei.

-Ciao Victoria- la saluto e le prendo le chiavi di mano.

-ciao- entra in auto e si allaccia la cintura.

-è passata la rabbia o non so cos'altro era di ieri?- chiedo.

-no- risposta secca. Per un attimo mi sembra di avere accanto la vecchia Victoria che un tempo era con me.

Arriviamo a scuola, fra di noi non ci sono più dialoghi ma solo la musica che riecheggia nell'auto. Vorrei fermarmi e riempirla di baci, stringerla a me e non lasciarla più fino a quando non mi dice la verità ma so anche che se lo facessi non otterrei nulla, visto la testa dura che ha e il suo orgoglio smisurato.

Bhe, tu non sei da meno. Te lo devo ricordare?

Nessuno ha chiesto il tuo parere.

Parcheggio e lei scende subito e, senza neanche prendere le chiavi della macchina, cammina verso la scuola. Prima ora? Professore di Storia. Lo odio.

Mi siedo accanto a Matt e quando entra Chris mi devo trattenere dal pestarlo. Ho un brutto presentimento, un grande, enorme, bruttissimo presentimento.

Vedo Victoria che arrossisce appena e che quando si siede vicino a lei si irrigidisce un pochino. Deve essere successo qualcosa, per forza.

-signor Vuller, se non è interessato alla lezione la porta è lì- il prof è entrato e io neanche me ne sono accorto. Vorrei poter uscire da qui ma poi potrei perdermi altri comportamenti strani di Victoria quindi mi mordo la lingua e mi girò per metà verso di lui così da poter vedere anche lei.

-come sta andando il progetto?-

-tutto bene- risponde Leila -io e il mio compagno- che ovviamente è Leo, come potrete ben immaginare- siamo arrivati quasi alla fine - dice in maniera lenta e coincisa. Non le sta neanche a lei molto simpatico Richard, e questo molto probabilmente è dovuto a tutto quello che ha fatto e detto a me e a Victoria.

-a voi?- chiede ad un altro banco in fondo.

-tutto bene, contiamo di finirlo entro poco tempo-

-perfetto, a te Victoria?- chiede e io mi volto appena.

-molto bene- risponde Chris sorridendo e il prof ricambia. Oltre che bastardo, presuntuoso, pezzo di merda e coglione, è anche leccaculo. Un concentrato di stronzaggine allo stato puro.

-voi che mi dite? Avete già iniziato?- si rivolge a me e Matt.

-si- sbotto appoggiando le spalle alla sedia.

-siete a buon punto, spero- ride.

-un punto meraviglioso- rido anche io tanto per farlo innervosire.

-e tu Dalila?- si rivolge a lei dopo avermi squadrato.

-m-molto bene- dice abbassando gli occhi.

-gradirei che mi guardassi negli occhi mentre mi parli- per poco non grida.

-mi scusi- lei alza lo sguardo e ha gli occhi pieni di lacrime.

-io- si alza Victoria- gradirei che lei si comportasse da professore e che facesse meno il prepotente- dice.

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