Capitolo 24

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Dylan.

Altro allenamento speciale. Stiamo uscendo ora dalla palestra e sono morto di stanchezza. Mi faccio una doccia veloce e indosso i vestiti puliti che ho nel mio armadietto ed esco. Leo è già in macchina che mi aspetta. Andrò all'ospedale, solo per pochi minuti, voglio vedere come sta Bea e poi andrò a casa mia, anzi, più che altro, a casa di Victoria. Oggi a scuola non stava bene anche se si sforzava di non darla a vedere. Era triste, era stanca, era distrutta ma cercava di sorridere alle numerose battute di Zac o a quelle di Taylor. Ho messo tutti loro al corrente dell'accaduto stamattina presto per evitare domande sul rapporto con sua madre o domande che potevano includere la qualsiasi cosa che si potesse collegare ad essa. Ovviamente durante il tragitto verso l'ospedale, Leo ha voluto sapere ,nel dettaglio ciò che era successo. Parcheggiamo nel sotterraneo dell'ospedale e noto la macchina dei miei genitori parcheggiata lì. Devono esserci anche loro.

-ci sono i miei genitori- informo Leo -se vuoi puoi anche andare, grazie amico- lo saluto e lui parte.

Come pensavo loro erano nella stanza di mia sorella. Lei ancora dorme, non si è ancora svegliata ma i medici continuano a dirci che lo farà. Io, se devo dirvi la verità, inizio a perdere la speranza.

Victoria.

Aiuto Dalila ad alzarsi e dico a Lory di chiamare Leila. Non potevamo di certo trascinarla per quasi un isolato e mezzo. Sento Lory farfugliare qualcosa al telefono e avvicinarsi poi a me e al corpo inerme della mia amica. Cerco di strofinare un po' di neve ghiacciata sulle sue ferite per affievolirne il dolore ma non so se è una cosa possibile. So solo che tutto questo è colpa mia.

-che è successo..- Leila arriva dopo neanche due minuti e non riesce a completare la frase.

-andiamo a casa, ne parleremo lì- dico facendo entrare Dalila nella macchina.

****

Adesso, guardati sotto una luce diversa i lividi sul volto di Dalila sono grandi e pesanti. Quelli sul volto di Lory leggermente più chiari e meno rilevanti.

-chi è stato?- chiedo -li avete visti?- mi sento tremendamente in colpa.
È colpa mia se loro sono così.
È colpa mia se sono state picchiate.
È colpa mia.

-non abbiamo visto nulla, abbiamo solo sentito le loro voci..e..-

-e..? e cosa?- quasi urlo.
Ho bisogno di sapere chi sono, se posso collegare tutto questo a qualcuno, se so chi sono, se posso fermarli.
Ho paura, ho paura che una cosa del genere possa peggiorare e adesso che ci penso, se solo li denunciassi senza sapere chi si cela dietro quel numero le cose potrebbero cadere nel panico totale.

-mi sembra di conoscerne una ma non so a chi appartiene- si siede sul divano Lory -mi sussurrava di stare tranquilla perché tutto sarebbe finito presto e mi ha baciato il collo. Penso che l'abbia fatto per non farsi scoprire che mi stesse parlando- mi racconta. Chi può essere?
Perché cel'hanno con me?
Sta succedendo tutto troppo in fretta. Sta succedendo tutto troppo velocemente.
Mia madre se ne va, i messaggi sono frequenti e adesso loro...
Sembra che tutto questo in un modo o nell'altro sia collegato a me. Sembra che qualunque cosa io faccia o farò potrà essere ribaltata contro di me. Devo sottostare ai loro ordini?
Devo vivere nel clima della paura?

-tenete..- Leila passa del ghiaccio alle altre. Dalila si sistema sul divano e geme dal dolore premendosi lo stomaco. Mi avvicino a lei e le salgo leggermente la maglietta. Sulla sua pelle abbronzata risalta un grande macchia rossa e violacea. Prendo la pomata che Leila ha sceso di corsa una volta arrivate e la spalmo sul grande livido viola. Vorrei poter prendere io tutto quel dolore che sente.
Vorrei che lei non sentisse nulla. Perché è colpa mia, perché loro sono solo delle vittime, perché loro non c'entrano nulla.
La sua schiena e il suo fianco sono dello stesso colore e tutto questo deve finire, adesso, che è appena cominciato.

****

Sono appena tornata a casa. Lory e Dalila si sono riprese e abbiamo, anzi, hanno deciso che a casa diranno la verità ovviamente però omettendo la minaccia di un possibile ritorno. Maschereranno il tutto con una rapina.
Hanno lasciato quei pochi soldi in contanti che avevano a casa di Leila e andranno a prenderli domani.
Non abbiamo trovato altre scuse se non questa.
Non mi sono opposta alla loro decisione perché mi sembrava la più opportuna e ho lasciato fare.
Ormai sono decisa sul da farsi.
Non voglio essere controllata da loro. Non voglio dipendere dai loro comandi.
Non voglio.
Voglio poter vivere la mia vita nel migliore dei modi, voglio continuare ad andare avanti anche se sembra che tutto stia andando a rotoli.
Oggi le hanno picchiate.
Domani invece potrebbero anche fare di peggio. Mi affaccio alla finestra e vedo la macchina dei genitori di Dylan entrare nel vialetto. Li vedo scendere dalla macchina e dal sedile posteriore vedo uscire anche lui. Il mio cuore batte non appena lo vedo e un senso di colpa mi attraversa dal profondo.
In questo preciso momento capisco che si fa di tutto quando si tiene ad una persona più della stessa tua stessa vita.
Sei disposta a fare qualunque cosa anche se questo "qualunque cosa" comporta mentire.
Sento che tutto sta per cambiare e, per quanto io non voglia che loro, che lui, chiunque sia, mi comandi, mi ritrovo a digitare "accetto" ed inviarlo con le lacrime agli occhi.

Dylan.

Ho ricevuto una chiamata da Zac. Era furente. Mi ha raccontato che Lory e anche Dalila sono state picchiate da un gruppo di ragazzi, di uomini, non sappiamo. Mi ha detto che il tutto è avvenuto per avvisare qualcuno di un certo debito e che nelle loro famiglie terranno nascosto questo particolare. Per le loro famiglie sarà solo una rapina violenta.
Chi può essere stato? chi potrebbe mai avere un debito così grande da includere anche persone che non centrano nulla in tutto questo? Victoria le ha raggiunte e le ha soccorse fin dentro casa di Leila dove poi hanno escogitato questo piano. Hanno fatto bene, comunque. Se prima non sappiamo che è colui che ha questo debito è inutile allarmare le famiglie. Ma riusciremo a trovarlo. Ho osservato altre due volte i video di sorveglianza che ritraggono il ragazzo che ha tagliato i fili della luce e devo dire che ho trovato qualcosa che mi ha fatto riflettere. Il suo modo di correre. Lo conosco, l'ho già visto, ma non ne sono sicuro. Mi sembra di aver scorto una Y nella sua targa ma comunque non è un indizio valido o che comunque mi permetta di capire chi sia. Victoria è tornata a casa da poco, così mi ha detto Leila che mi ha informato subito dell'accaduto più che altro perché Leo non rispondeva alle sue chiamate. Ovviamente.

-ehi Victoria- la chiamo dalla finestra e busso al vetro. Lei si alza dal letto e mi apre, io mi fiondo dentro e le do un bacio.

-tutto okay?- chiedo- ho saputo quello che è successo..-

-già..sono ancora scossa..-sussurra e si siede per terra appoggiando le spalle alla finestra e portandosi le ginocchia al petto.

-immagino..- dico.
Sembra oltre che stanca anche turbata..come se fosse spaventata da qualcosa -stai bene?- chiedo stringendo la sua mano nella mia.

-si, sono solo..stanca. tutto qui.-

-allora che ne dici di andare a dormire?- chiedo sorridendole. Lei annuisce e insieme ci sdraiamo sul letto come ormai succede ogni sera.
È diventata una routine. Io che appena posso sgattaiolo fuori da casa mia e mi fiondo su quest'albero che mi permette di entrare direttamente dalla finestra. Ci sdraiamo assieme e ci culliamo, io la cullo. Sono dei momenti che sembrano perfetti e che in realtà, lo sono.
Le circondo un fianco con il mio braccio e la stringo a me.
Appoggio il mio mento sul suo capo riccio e ribelle che mi scivola lungo il petto e sul gomito e chiudo gli occhi beandomi di questo momento e del suo dolce profumo che tanto amo. Ne ha passate tante e ne passa tutt'ora tante.
Si vuol far credere forte e potente, dura come il ghiaccio ma in fondo in fondo, tutti, perfino lei, sa che non è così.
Lei ha una corazza, un cuore con moltissimi colori, con moltissime emozioni che vanno scoperte e io penso di averli scoperti tutti. Sorrido all'idea e la stringo ancora a me.
Sento la sua mano posarsi sulla mia e il mio cuore prende a battermi.
È incredibile come mi faccia sentire questa ragazza. Mi fa sentire estremamente vulnerabile e amato. Ed è una cosa che amo.

Spazio autrice:
Ecco a voi il capitolo!
Mi rendo conto di quanto sia corto ma sappiate che è veramente importante!😱

Che pensate della scelta di Victoria?
Fatemi sapere!❤

Un bacio❤
Prossimo aggiornamento:mercoledì❤.

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