Victoria.Il campanello suona e Chris è dietro quella porta. Iniziamo questo pomeriggio di studio.
-ho pensato di portare le patatine- mi sorride ed entra con uno zaino nero in spalla.
-bel pensiero- sorrido e lo porto in salone. Studieremo sui divani, per lo meno, lui sul divano, io sulla poltrona.
-da dove cominciamo?- esce dallo zaino un computer.
-dall'inizio, le cause della guerra- dico cercando di non essere troppo scontrosa.
-perfetto, iniziamo- e si mette al lavoro.
C'è silenzio fra di noi. Non parliamo fino a quando lui non spezza la discussione.-ricordi cosa ti ho detto in classe? Pochi giorni fa?- chiede.
Ricordo che lui mi aveva detto che sarebbe stato un ottimo ragazzo per me, forse anche meglio di Dylan e che mi aveva notata anche lui, non solo Dylan.
Quelle parole mi hanno scosso un po'. Mi sono sentita in imbarazzo, più che altro perché non sapevo cosa dire.Non sono un tipo menefreghista, non lo sono mai stata. Non mi riconoscerei altrimenti. Anche se non ne ho parlato abbastanza, le parole di Chris mi sono rimaste nel cuore, anche se non lo hanno scalfito. Perchè io amo Dylan e non lui.
-si- rispondo semplicemente sperando che la discussione finisca lì. Non saprei neanche ora cosa potergli dire.
-bene, almeno so che non te lo sei dimenticata- alza gli occhi dal computer e li punta su di me e poi sorride -hai giurato a Dylan di starmi lontano?- chiede.
-no- bugia.
-menti- ritorna a scrivere sul computer.
-non mento...è solo che....non so come spiegartelo...non voglio dare farse speranze. Non sono brava in questo tipo di cose quindi...-
-hai deciso di seguire alla lettera gli ordini di Dylan- non mi fa finire di parlare. Mi alzo e mi vado a sedere vicino a lui.
-contento?- chiedo -e per essere chiari, nessuno mi comanda, okay?-
-mmh,mmh- dice.
Continuiamo a studiare in maniera diligente, non ci scomponiamo più di tanto e non parliamo più di cose non inerenti al progetto.-ho trovato la data di morte di Hitler- mi dice.
-bene, scrivi pure quella-
I nostri gomiti si urtano delle volte mentre scriviamo ma non do retta a tutto questo contatto. Non mi importa. Non quanto Dylan e i suoi di contatti.
Con Dylan ti riempi di brividi, manco avessi gli spasmi. Con lui invece è come se non succedesse niente.
-ho saputo che tua madre è tornata dopo molto tempo- dice sottovoce.
Bhe, non era un'informazione che volevo tenergli nascosta ma non è neanche un'informazione che volevo che sapessero tutti. In questo caso, essendo lui, Chris, uno dei miei amici, chiudo un occhio.
-si, se n'era andata tempo fa e adesso è tornata-
-immagino che hai sofferto abbastanza in questi anni-
-già, abbastanza- dico ma poi mi sembra di essere stata troppo fredda -stavo molto male- continuo -ma adesso va decisamente meglio. Tutto sembra essersi ristabilizzato- dico e sorrido.
-mi fa piacere- sussurra e ride.
-è tutto merito di Dylan e degli altri...e in qualche modo anche tuo. Sto cercando di costruirmi una vita qui a Manhattan e spero solo di riuscire a mantenere i rapporti che mi sono costruita-
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Solo noi #wattys2020
RomansSECONDA PARTE DELLA STORIA #97 teen fiction #74 teen fiction #70 teen fiction #63 teen fiction #48 teen fiction #wattys2020 MI SCUSO PER EVENTUALI ERRORI ORTOGRAFICI/GRAMMATICALI MA NON SONO RIUSCITA AD AGGIORNARE I CAPITOLI Forse ci vuole tempo pr...