Capitolo 7

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Dylan.

-dopo la notizia ho chiesto a Victoria di uscire e non ci crederai, anche lei ha risolto con sua madre- parlo con Bea che negli ultimi giorni ha mosso di nuovo la mano. Sono passati tre giorni e lei migliora, migliora, migliora, rimane stabile, migliora ma non apre gli occhi.
L'unico miglioramento che renderebbe tutti felici, in pratica.
Va sempre così.
Le cose non sempre sono del tutto piene. Bisogna aspettare, forse, oppure solo sperare.
Non saprei dirvi.
Ma per adesso tutto mi sembra una presa in giro.
Adesso voi direte "ma come, fino a poco tempo fa dicevi di poter aspettare fino all'infinito e adesso cambi idea?".

Io vi risponderei subito con un "no, non ho cambiato idea. Aspetto. Sono qui. Ma questa attesa mi distrugge, come distrugge tutti. Da sempre."

- siamo andati in centro, dove tutto per ora è pieno di luci di natale. Se solo ti svegliassi potresti vederle brillare nell'oscurità della notte. Abbiamo guardato le vetrine, abbiamo bevuto una cioccolata calda sotto le luci del grande albero illuminato, l'ho baciata di nuovo e lei mi ha sorriso.- continuo il mio racconto e sorrido al pensiero

E hai scoperto dopo tutto questo tempo la sua data di nascita.

Mi sono vergognato.

Menomale.

-È talmente bello averla accanto- riprendo a parlare con mia sorella -Avere la sicurezza della sua presenza, avere la certezza che lei non mi abbandonerà mai. Mi sento bene, Bea. Mi sento felice. E se solo tu ti svegliassi, lo sarei ancora di più- le do un bacio ed esco dall'ospedale lasciando via libera a Matt arrivato circa cinque minuti fa.
Le vacanze di natale sono iniziate e la cosa che mi rende ancora più felice è che Chris starà lontano da Victoria. Finalmente.
Guido fino ad arrivare a casa. Ho la macchina di Victoria visto che con la moto non posso uscire a causa delle strade bagnate e sto seriamente pensando di comprarmi una macchina.
Parcheggio nel viale di Victoria e busso alla porta.
Cinque minuti dopo sua madre viene ad aprirmi.
Sembra essere molto cambiata.
Si preoccupa molto per la figlia, le da un bacio ogni tanto, ma Victoria si irrigidisce al solo contatto.
Come poterle dire qualcosa però...dopo otto anni tutti ci comporteremmo così.

-Dylan, prego entra. Victoria è in salone con un suo amico ...Tris..-

-Chris?- chiedo.

-ah già, Chris, è lì seduto- dice. Quando il mio sguardo incontra quello di Victoria si indurisce. Lui si gira anche e mi rivolge un sorriso.

-spero vada tutto bene- sua madre mi appoggia una mano sul mio braccio.

-oh, sisi, molto bene. Tutto, molto,bene.- dico e mi avvicino a loro. Do un bacio sulle labbra a Victoria che lei non rifiuta e mi siedo vicino a lei circondandole la vita con un braccio.

-ciao Dylan- mi saluta quel verme.

-ma guarda chi c'è...non ti avevo affatto visto- rido.

GELOSIA PORTAMI VIA.

- bhe, non sembra proprio, da come ti sei irrigidito- ride lui.
Colpito e affondato.
Pezzo di merda
-comunque, io adesso vado-

-che peccato- mi intrometto.

-già, ma tornerò a farti visita- dice rivolgendosi a Victoria.

-non ce ne sarà di bisogno, sta tranquillo- dico e lei mi fulmina.

-certo, quando vuoi Chris- si alza -ti accompagno alla porta- lo accompagna e io la seguo. Non mi fido. Non vorrei che la baciasse approfittando della mia assenza.

Come non detto.
Le da un bacio sulla guancia e io mi avvicino a lui. Cazzo lo uccido.

Victoria, evidentemente, capisce quello che ho in mente mi stringe il palmo della mano fino a conficcarmi le unghie dentro la pelle.

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