Capitolo 3

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Dylan.

Quando stamattina ho trovato il viso di Victoria vicino al mio, era tranquillo, era rilassato. Questa notte ha avuto un incubo, si svegliata di colpo e si è seduta sul letto, grondante di sudore e spaventata. Non so cosa lei abbia sognato, ma sono sicuro non sia stato nulla di bello. L'ho osservata un po' e poi mi sono alzato. Ho aperto la porta per andare in bagno e mi sono ritrovato mia madre con una mano a mezz'aria pronta per bussare alla porta.

-mamma..che cosa c'è?- chiedo.

-oh..Clarissa mi ha detto che Victoria è qui con te quindi..- cerca di entrare ma io le blocco il passaggio con il braccio.

-non c'è nessuno qui- dico cercando di deviare il tutto.

-e allora perché mai non dovrei entrare nella tua stanza?- aggrotta le sopracciglia.

-privacy-mi passa sotto il braccio e si avvicina a Victoria -mamma, non la svegliare- le dico.

-non la sveglio..- la osserva -sembri molto preso da lei eh figlio mio?- chiede sorridendomi.

-si, sono felice di stare con lei-

-se ci fosse tua sorella Bea qui..- sobbalza un attimo- ne sarebbe felice..Victoria è molto buona e ha un carattere forte. Sarebbero andate d'accordo- si asciuga gli occhi.

-si sveglierà-

-lo speriamo tutti..- sussurra -è talmente bella lei- indica Victoria. Non posso darle torto. Vederla addormentata, con i suoi lunghi capelli profumati sparpagliati sul cuscino, una mano sotto di esso e l'altra lungo il fianco.

-già, è bellissima-

-e tu te ne stai innamorando..vero?-

-si, mi sto innamorando di lei- dico. Sono convinto.

-come mai ha dormito qui?- chiede. Io le spiego la situazione nel più breve tempo possibile mentre lei continua ad osservarla.

-non pensavo soffrisse così tanto-

-è una roccia- le sorrido.

-farò finta di nulla. Io non so niente. Immagino che lei non voglia la compassione di nessuno- mia madre capisce sempre tutto.

-già- mia madre è una donna eccezionale.

****

Adesso è uscita dal bagno, si è vestita e stiamo scendendo le scale per fare colazione. Ci ha messo pochissimo per sistemarsi e la cosa non è molto comune fra le ragazze.

-Victoria!- urla Clarissa appena la vede. Ma certo io non esisto. Nana da compagnia.

-ehi piccolina, hai già fatto colazione?- le chiede Victoria.

-no, ti stavo aspettando-

-grazie, adesso mangi però- le raccomanda.

-si! Tutto tutto!- e alza il pollice.

-venite ragazzi- dice mia madre e noi avanziamo. Prendo Victoria per mano e lei sorride.

-ciao ragazzi- saluta mio padre seduto su di uno sgabello con il giornale in mano.

-ciao- lo saluto e Victoria lo saluta con un "salve".

-passata bene la notte?- chiede mia madre.

-s-si, molto bene- risponde Victoria.

-benissimo direi- sorrido.

-mmh, bene ragazzi, l'importante è essere prudenti.- parla mio padre alzando gli occhi dal giornale in maniera annoiata. Victoria si strozza con il latte caldo e io scoppio a ridere.

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