Dylan.
Mi dimeno sotto il controllo di questi cinque uomini e cerco di colpirne qualcuno. Sembrano fatti d'acciaio. Mi sono arrivati circa tre pugni nello stomaco, l'uno sempre più forte dell'altro che mi hanno mozzato il respiro e colpito sempre la parte indolenzita. Li odio.
Richard è fuori di se, urla contro Deborah e quando lei cerca di rispondergli, spara.
Aveva la pistola puntata su Victoria.
Il mio cuore si ferma per un istante, pensando di poter vedere il suo corpo inerme sul tappeto e i suoi ricci sparpagliati sul suo viso, ma la polvere che scivola giù dal soffitto mi fa tornare sulla terra.
Non ha sparato a lei, ha sparato al soffitto.Non ha sparato a lei.
Cerco di liberarmi.
Tutto poi accade in fretta ma sembra un tempo interminabile. Richard racconta la sua storia puntando la canna della pistola sulla fronte di Victoria.
Lei è spaventata, spaesata e terrorizzata.
Io più di lei.
Non riesco a liberarmi e la cosa mi sta uccidendo.Non sparare. Non sparare. Non sparare.
Continuo a ripetere questo nella mia mente. Non so che altro fare se non dibattermi sotto la loro presa. Ha una pistola, lo so. Ma cercherei in ogni modo di proteggere Victoria, anche facendole scudo con il mio stesso corpo.
Tutto ad un tratto la porta viene aperta di forza e John Mason compare sulla soglia. Anche lui viene preso e non oso immaginare cosa ha provato nel vedere sua figlia nella presa di un pazzo con una pistola nelle sue mani.
Ho urlato di uccidere me.
L'ho implorato.
L'ho pregato di uccidere me, di spararmi, di farmi la qualunque cosa gli passasse per la testa con l'unica pretesa di proteggere Victoria.
Ho cercato in tutti i modi, ma lui non ha voluto darmi retta, ha preferito ascoltare Victoria che viene strattonata più volte e sbattuta con la testa al muro altrettante. Vorrei solo essere in grado di muovermi: lo massacrerei. Riceve un calcio nello stomaco e grida di dolore. Continuo a muovermi sotto la presa di queste merde che mi stanno trattenendo ma sono troppi.Ogni colpo che Victoria riceve è come se lo ricevessi anche io. Vedere la persona che ami, soffrire davanti a te, è una sensazione orribile.
Tu sei impotente, non sai che dire o che fare, non sai nulla.
Hai solo le mani legate e gli occhi attraverso i quali ricorderai tutto ciò che vedi.
Continuo a vedere il corpo di Victoria esser preso di mira da Richard e ringhio come se fossi un cane pronto ad azzannarlo.
Grido come se potessi spostarlo con il suono della mia voce.Fa che non succeda nulla. Fa che non succeda nulla. Fa che non succeda nulla.
La stanza improvvisamente si riempie di poliziotti. Vedo Matt accanto alla porta d'ingresso.
Non so chi li abbia chiamati né tanto meno come ci siano arrivati qui. Ma sono qui. Ed è questo l'importante.
Un barlume di speranza in mezzo a tutto questo buio.-signore, si fermi. Non aggrava la sua posizione. Lasci andare la ragazza e ci consegni la pistola..-
-la ucciderò- urla.
È fuori di se. Faccio un passo verso di lei e la pistola viene puntata su di me. Mi fermo appena un istante.Lei tira un calcio all'indietro e gli colpisce la gamba.
Lui urla di dolore e la spinge a terra. Cade sbattendo la testa. Sono pronto a correre verso di lei ma degli uomini mi bloccano, di nuovo.
Le arriva un calcio allo stomaco e grida. Un grido straziante e pieno di dolore. La pistola è puntata su di lei, rannicchiata per terra, inerme e impotente.-No!- urlo. Ma non sono il solo.
Voglio liberarla.
Voglio salvarla.
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Solo noi #wattys2020
RomanceSECONDA PARTE DELLA STORIA #97 teen fiction #74 teen fiction #70 teen fiction #63 teen fiction #48 teen fiction #wattys2020 MI SCUSO PER EVENTUALI ERRORI ORTOGRAFICI/GRAMMATICALI MA NON SONO RIUSCITA AD AGGIORNARE I CAPITOLI Forse ci vuole tempo pr...