Capitolo 10

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Siamo soli.
Io e Dylan.
Nella sua stanza.
La porta è chiusa e io sono sdraiata accanto a lui.
Ho disegnato quella principessa a Clarissa e lei la sta colorando. Ho cercato di ricreare il viso di Bea anche se non mi è venuto molto bene. Ero troppo nervosa, presa dal disegno, dalla perfezione che da esso doveva trapelare e forse mi sono un po' sconcentrata dal mio obbiettivo.
Io ho bisogno di tranquillità per poter disegnare.
Ho bisogno dell'umore giusto, della luce, un'idea chiara. Adesso invece sto benissimo.
Il braccio di Dylan accarezza il mio e la sua mano sinistra stinge la mia che è sulla sua spalla.
Adoro questi momenti fra di noi.
Non sembriamo Victoria e Dylan di prima, sembriamo più uniti, più legati, più..dolci.
I miei polpastrelli salgono e scendono sul tessuto che ricopre la sua cicatrice.

-Ho un regalo per te- mi alzo e corro verso il mio cappotto che ho buttato sul tappeto ed esco un pacchetto blu. Dentro ci sono i due bracciali di cuoio e spero solo che gli piacciano.

-oh, che carina- mi scompiglia i capelli e io lo picchio forte con un cuscino.

-i- dico dandogli una cuscinata -miei- un'altra cuscinata- capelli- ancora una- non si toccano- un'altra. Già sono ricci e ribelli, scompigliali e la mia faccia non si vedrà più.

-okay okay- ride lui- calmati John Cena- ride.

-John è sotto, se vuoi lo chiamo- faccio per scendere dal letto.

-no,no..vieni qui!- mi tira.

-stronzo ebete- mi riprendo il pacchetto.

-che fai? Voglio vedere il regalo- dice sedendosi sul letto.

-ora non te lo do più- dico alzando il mento e mettendo dietro la schiena il pacchetto.

-Victoria....non sfidarmi- sorride maliziosamente.

-non riuscirai a incantarmi- dico alzando un sopracciglio.

-quanto scommettiamo?- chiede.
Si alza in piedi e avanza verso di me. Io non riesco a muovermi anche se vorrei scappare.
I suoi occhi sono strani ora, sono maliziosi, ma di una maliziosità diversa dal solito.
Il cielo oggi è nuvoloso, fuori c'è un vento molto freddo e non c'è una grande luce.
I suoi tratti sono sempre e comunque valorizzati.
In ogni sua posizione, sotto qualsiasi luce o prospettiva.
Lui rimane sempre il più bello.

-tu non mi vuoi dare il pacchetto?- mi pogia le mani sulla vita.

-no- rispondo incrociando i suoi meravigliosi occhi. I suoi occhi talmente scuri, di un marrone talmente scuro da poter sembrare nero. Occhi grandi, contornati da lunghe ciglia.
Le labbra piegate in un sorriso storto, un sorriso dolce, il suo sorriso.
Le sue labbra si posano sul mio collo, proseguono in una scia di baci, alla mascella, all'angolo della bocca, poi di nuovo sul collo.
Sento le mie gambe tremare, il mio stomaco andare in subbuglio, il mio cuore martellare nel petto.
Un altro bacio, umido, caldo, dolce sul collo. Dura di più, molto di più, sento le sue labbra schiudersi su di esso e succhiare leggermente.
Poco e per un tempo brevissimo.
Un altro bacio sulla mandibola e un altro nell'angolo della bocca.

Mi sciolgo, le braccia mi cadono lungo i fianchi e il mio cuore inizia di nuovo a palpitare.
Forte.

-te l'ho fatta- sorride sulle mie labbra e mi stampa un bacio.
Sento dalle mie mani sfilarsi qualcosa ed ecco il pacchetto blu nelle sue di mani.
Sorrido per la mia stupidità mentre lui lo scarta.
Alza il coperchietto e due bracciali di cuoio compaiono sotto i suoi occhi. Sorride.
È un buon segno.

-grazie amore- mi attira a se.

-ho sentito ben..- inizio.

-si, hai sentito bene- mi stringe.
Non sono mai stata un tipo romantico. Preferisco un film d'azione pura ad uno romantico ma devo dire che devo ricredermi su alcune cose.
La dolcezza di un abbraccio, la dolcezza di un bacio...sono tutte cose che mi sta facendo scoprire lui. E la cosa più bella? Lo adoro.
Adoro il suo modo dolce e rassicurante che impiega per mettermi a mio agio.

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