Dylan.
Salgo velocemente le scale, prendo i vestiti e corro in bagno per lavarmi. Ma prima, mangio una broche.
Ho fame.
Mi vesto, mi sistemo i capelli e noto che mancano ancora venti minuti per presentarmi sotto casa di Victoria.
Esco nel balcone e osservo la sua finestra. La tenda è tirata e la luce è accesa.
La sua sagoma, la vedo. Si sfila la maglietta, un'altra volta vedo questo spettacolo e penso che, se un giorno succederà, lei se la sfilerà per me. Vedo i suoi lunghi capelli scendere sulla sua schiena e distolgo lo sguardo.
Mi fa un effetto strano questa ragazza, mi fa un effetto...sorprendente.
La adoro.
Dieci minuti.
Scendo giù, prendo il cappotto nero ed esco di casa.
Attraverso la casa che ci divide, quella di Leila, e busso alla porta. Cazzo.
Suo padre, è a casa.
Apre lui.
Merda.
Sudo.-Dylan, ciao- mi sorride forzatamente- entra-
-chi è John?- chiede Deborah.
-è Dylan- dice.
Con tono atono.
Cazzo se gli sto antipatico - siediti, è ora che io e te facciamo due chiacchiere- dice.-certo signore-
-non essere così rigido ragazzo- mi sorride, stavolta sembra sincero. Anche lui sbalzi d'umore.
-come va?- mi chiede.
-bene, molto bene-
-anche con mia figlia, immagino-
-con Victoria anche più che bene- rispondo subito.
-mi fa piacere anche se quando in camera sua vi ho visto..- capisco a cosa si sta riferendo.
-Mi dispiace per..- non mi fa finire.
-non scusarti, ma... gradirei che...foste più attenti ecco- non sapeva come dirlo e vedere John Mason in difficoltà è un qualcosa di impagabile.
-certo signore-
-ecco, non vorrei sembrarti il solito padre che dice "fai soffrire mia figlia e ti spacco le gambe"- sorride divertito e capisco che c'è di più- ma, tuttavia, fa soffrire mia figlia e ti spacco le gambe- ride.
È simpatico, quasi... anche se penso che lui non scherzi affatto.-non la farei soffrire- dico -mai- continuo.
-mi fa piacere che tu dica questo-
-e se le devo dire la verità, sua figlia- dico- è la cosa più bella che mi sia capitata in questi mesi- continuo.
Sua madre sorride dalla cucina e lui si appoggia al divano.-penso che sia lo stesso anche per lei- parla John- ha sofferto molto e grazie a voi, grazie a te..è rinata- mi sorride e vedo sua madre intristirsi.
-già, è rinata- dico.
-eccomi, Dylan, sei già qui?- chiede spuntando in salotto. È...meravigliosa. Indossa un vestito...un vestito!
Che Dio sia lodato!
È di un bianco più scuro, ha una cintura in vita e la gonna morbida. Indossa i collant neri e dei stivali neri. È meravigliosa.
Il mio cuore inizia a battere fortissimo e penso che potrei svenire. I capelli sono raccolti parzialmente, solo quelli che le partono dalle tempie, e gli altri le ricadono dolcemente lungo i fianchi e le spalle. Il suo solito trucco ad abbellirle il viso già bello di suo e...wow.
Rimango senza fiato.Victoria.
Mi fiondo nella doccia, ho bisogno di farmi uno shampoo.
Massaggio il mio corpo soffermandomi sui vari muscoli che sento quasi indolenziti.
Quando esco il freddo mi fa rizzare e, dopo essermi asciugata completamente, per poco non grido.
I miei capelli fanno schifo, tanto per cambiare.
Non so come mai sono sempre contro di me.
Non so se vi è mai capitato una cosa del genere: i capelli quando abbiamo qualcosa di importante fanno schifo e invece quando non hai nulla di importante da fare sono semplicemente meravigliosi.
Le ingiustizie della vita.
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Solo noi #wattys2020
RomanceSECONDA PARTE DELLA STORIA #97 teen fiction #74 teen fiction #70 teen fiction #63 teen fiction #48 teen fiction #wattys2020 MI SCUSO PER EVENTUALI ERRORI ORTOGRAFICI/GRAMMATICALI MA NON SONO RIUSCITA AD AGGIORNARE I CAPITOLI Forse ci vuole tempo pr...