Victoria.
Una settimana dopo.
È mercoledì e non ho proprio voglia di andare a scuola. Non ho ricevuto nessun messaggio dall'ultima volta e non ho fatto altro che comportarmi come al solito. Distacco totale e completo. Leila, Lory e Dalila hanno cercato un nuovo approccio con me a scuola. Sempre con la proposta di uscire e fare la qualunque cosa io avessi voluto. Le ho respinte, come al solito. Ma non è finita qui. Dalila, senza le altre è entrata nel bagno dove mi ero rifugiata dopo la "lite" con loro. Rivivo quella scena nella mia memoria.
Ero voltata verso il lavandino, con le mani sotto l'acqua. L'ho vista dallo specchio e mi sono bloccata. Indossava un paio di Jeans corti, i collant neri sotto di essi e con un maglione nero di lana abbinato.
- so che non sei più tu così. So che stai soffrendo- mentre parla le osservo il viso che adesso è completamente guarito dai lividi e dai rossori -cosa ti succede?- si avvicina a me e mi da una lieve spinta sulla spalla.
-non sono fatti tuoi- rispondo subito guardandola negli occhi.
-è vero, non lo sono. Ma non erano fatti tuoi neanche quando io ero in difficoltà, piena di lividi. Io te l'ho detto. E neanche ti conoscevo. Non ho mai fatto una cosa del genere con nessuno. Mai. Sono sempre stata un tipo abbastanza scontroso e solitario. Sempre con la sigaretta in bocca e sempre con le compagnie sbagliate. Da quando sei arrivata tu tutto è cambiato. E adesso? Cambia di nuovo?- quasi urla.
-non deve cambiare nulla se tu non vuoi-
-e tu vuoi? Vuoi che cambi tutto?- chiede aprendo le braccia.
Ovvio che no. No. Non voglio che le cose cambino per loro. Voglio che restino uniti, una famiglia, insieme. Non rispondo. Raccolgo la mia borsa da terra e faccio per andarmene.
-stai scappando- dice mettendosi davanti a me ed uscendo una sigaretta dal pacchetto. Mi blocco per un attimo, la osservo per diversi istanti. Inspira una grande dose di fumo e lo lascia nell'aria.
-forse posso fare solo questo- rispondo e me ne vado definitivamente.
Non ho fatto altro che pensare alle sue parole.
"Vuoi che cambi tutto?" le sue parole rimbombano nella mia mente anche ora. Sdraiata sul mio letto, alle otto del mattino, con il mio umore nero e i miei occhi ancora assonnati che non riescono però a dormire. Non riesco a riposare. Capita che io mi svegli nel bel mezzo della notte e che non riesca a riprendere sonno per ore ed ore. Come è successo stanotte. È deprimente e stancante. Ma oggi non voglio restare a casa, nonostante io non sia andata a scuola. Dopo una doccia fredda indosso i primi vestiti che mi capitano e salgo sulla macchina e parto. Vado all'ospedale da Ashley e Bea.
Ne ho veramente bisogno.****
-ciao Ashley- la saluto dolcemente. Si è appena svegliata e ha gli occhi ancora stanchi.
-ciao Victoria, è un paio di giorni che non vieni più- ammicca un sorriso- pensavo ti fossi dimenticata di me- sorride ancora.
-è tanto che è qui?-chiedo vedendo Nicolas seduto sulla poltroncina vicino alla porta.
-ha passato tutta la notte qui, non s'è n'è andato un momento. È crollato da poco a quanto sembra. Quando ero ancora sveglia, lui lo era pure.-
-ti ama davvero tanto-dico in un sussurro.
-e soffrirà altrettanto quando io morirò.- sospira -sai, sento che i dolori si fanno sempre più forti e che questa chemio non funziona come dovrebbe. Fosse stato per me, lo sai, non l'avrei fatta per niente.-
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Solo noi #wattys2020
RomanceSECONDA PARTE DELLA STORIA #97 teen fiction #74 teen fiction #70 teen fiction #63 teen fiction #48 teen fiction #wattys2020 MI SCUSO PER EVENTUALI ERRORI ORTOGRAFICI/GRAMMATICALI MA NON SONO RIUSCITA AD AGGIORNARE I CAPITOLI Forse ci vuole tempo pr...