Una strana luce venne percepita dai miei occhi, e presa dal fastidio li aprì.
"Buongiorno!" gridarono Julia, Katie e Maya, contemporaneamente.
"Fanculo" imprecai a bassa voce.
"Come stai? Ieri siamo venute qui, ma tu già dormivi. Dormi dalle 5 di ieri pomeriggio."
"Sto bene." Dissi semplicemente.
Magari non proprio bene, ma comunque bene. Avete capito, giusto?
"Mar, ti conosco meglio di chiunque altro e so che non stai bene. È per quel coglione di Ethan, vero?" Disse Julia.
Certo, mi conosce meglio di chiunque altro perché l'unica che c'è sempre stata per me è lei. Pensai dentro di me.
"Lasciando stare Ethan, mi ha scosso molto provare a parlare dei miei genitori. Non ne ho mai parlato con nessuno, oltre che con te. Non pensavo fosse così difficile..." ammisi.
"Julia ci ha raccontato cosa è successo ai tuoi, ma tranquilla, non lo diremo a nessuno. Mi dispiace tantissimo, Mar." si intromise Kat.
Non sapevo se essere arrabbiata con Julia per ciò che aveva fatto o essere sorpresa della comprensione di Kat e Maya. Ma per ora non avevo completamente voglia di fare polemiche, mi limitai ad annuire.
"Hai già saltato una lezione, te ne aspetta un'altra proprio ora. Preparati! " Disse Julia, togliendomi le lenzuola di dosso.
Mi alzai frustrata, e mi andai a lavare e vestire.
Arrivai a scuola ed entrai in classe insieme a Kat. Eravamo solo noi due a frequentare quella classe, tutti gli altri si trovavano nell'altra quinta.
"Signorina Stewart e signorina Cooper, potete accomodarvi fuori dalla porta." Ci rimproverò il prof, visto che io e Kat parlavamo continuamente.
"Ci scusi prof, staremo muti." Disse Kat.
"O fuori dalla porta, o direttamente in presidenza. Come preferite" Disse sfoggiando un sorriso finto e antipatico.
Il suo atteggiamento mi diede parecchio fastidio. Mi ero già alzata col piede sbagliato, non riuscii a trattenermi.
"Mh, per oggi andremo fuori dalla porta. La prossima volta mi prenderò del tempo per decidere. Buon proseguimento." Dissi fingendo un sorriso, e il professor Tunder mi guardò scioccato e furioso.
Io e Kat ci alzammo e uscimmo fuori dall'aula.
"Hahahahaha, Dio, hai visto la sua faccia?!" Disse Kat, che rideva da circa 10 minuti.
"Eccome, se l'è meritato!" Risi anch'io.
Le nostre risate vennero interrotte da una voce che la mia testa aveva già memorizzato benissimo.
"Ma guarda chi si rivede. Cooper fuori dall'aula. Oh siete state sbattute fuori? Che ragazze cattive." Disse sarcasticamente.
"Cazzo vuoi Ethan? Vattene e non rompere più!!" Ci mancava solo lui.
Mi prese un polso e fece avvicinare i nostri visi.
Eravamo vicinissimi."Me ne vado quando voglio, e ti rompo quanto voglio. Questo è solo l'inizio." Rispose con aria minacciosa.
"Lasciala stare, Ethan. Perchè devi fare cosi? Intervenne Kat.
"Oh, abbiamo anche il difensore adesso? Che c'è? Non sai cavartela da sola, piccola Cooper?"
"Oh, certo che so cavarmela da sola."
Così dicendo, gli diedi una ginocchiata nelle parti basse, e lui si piegó in due dal dolore.
"Questo è solo l'inizio anche per te, Morris."
Dissi trionfante, mi fece il dito medio e se ne andó camminando a fatica.Ben fatto Margot.
"E brava Margot, non ti facevo così aggressiva. Ad ogni modo, ti conviene stargli lontano. Si è portato a letto quasi tutta la scuola." Spiegò, disgustata.
"Immaginavo... Dai, andiamo dagli altri."
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"Ciao ragazzi." Disse Kat.
Da lontano vidi arrivare Ethan con una mora.
"Dove andiamo oggi?" Disse lui, senza
degnarmi di uno sguardo."Mh, potremmo andare a pattinare." Propose Kat.
"No, metti che cado e mi faccio male?" Disse la mora, lamentandosi.
"Oddio, attenta se ti rompi un'unghia, mia cara." Risposi io, ironicamente, ridendo.
Tutti si misero a ridere con me, Ethan mi lanciò un'occhiataccia e l'espressione di lei era disgustata e scioccata.
"Lasciala stare, piccola. Accanto a te ci sarò io, non ti farò cadere." Le disse Ethan.
Perchè con gli altri era carino, mentre con me era un fottutissimo stronzo?!
"Sasha, non fare come sempre. Oggi si va a pattinare, discorso chiuso." Disse Mason.
"Emh, io non posso. Devo proprio andare, scusatemi" si intromise Gabe.
"Vabbè, andremo noi allora." Continuò Maya.
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Misi i pattini ed entrai in pista. Mason era con Julia, Ethan con Sasha, quindi io stavo con Katie e Maya.
"Allora, chi sarebbe questa Sasha?" Chiesi io, curiosa.
"Una delle tante di Ethan, niente di importante. Si sente la regina della scuola, ma non ha capito che non la caga nessuno." Disse Maya, schietta come sempre.
Scoppiammo a ridere e per il resto della giornata parlammo del più e del meno insieme agli altri.
Ethan e Sasha erano spariti da circa un'ora, nessuna traccia di dove potessero essere.
"Oh, ecco Ethan. Amico, andiamo dai." Disse Mason, e io mi girai verso di lui.
Si stava aggiustando la maglietta, mentre Sasha si abbassava la gonna.
Sicuramente erano stati insieme, ma c'era da aspettarselo da uno come Ethan. Lui era uno stronzo, lei era poco di buono, accoppiata perfetta direi.
Ethan incroció il mio sguardo, restammo così per un tempo che parve infinito, quando Mason lo chiamó e lui distolse subito lo sguardo.
Non so cosa volesse significare quello scambio di sguardi, ma non mi piaceva per niente.
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Come un Uragano
Teen FictionMargot ha 18 anni, non si lascia mettere i piedi in testa da nessuno e, cosa più importante, ha dovuto imparare a crescere in fretta e da sola. Non sa cosa sia l'amore, e non ha voglia di saperlo, per il momento vuole solo lasciarsi dietro il passa...