Cap. 44

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"Buongiorno." Mi svegliai abbracciata ad Ethan.

Era già passata circa una settimana dall'ultima discussione. Ricevevo messaggi da Lucas ma volevo tenere il più possibile Ethan fuori da tutto ciò.

"Che vuoi fare oggi?" Mi chiese, era domenica ed eravamo entrambi liberi.

"Non saprei, non devi passare da tua madre?"

"Oggi voglio stare solo con te, piccola."

Da quando aveva saputo di mio fratello era più presente. Forse aveva paura che venisse qua in sua assenza.

"Mh, va bene... Andiamo a fare colazione al bar per iniziare." Risi e mi andai a lavare velocemente.

"Mar, sei pronta?" Ethan era già pronto da qualche minuto.

"Sì, andiamo."

Aprii la porta di casa ed Ethan parlò.

"Mar senti..." Si bloccò però quando ci ritrovammo davanti Julia e Mason.

"Hey ragazzi!" Abbracciai Julia contenta.

"Stavamo per bussare, dove andate?" Chiese lei.

"Al bar a fare colazione, volete unirvi?"

Entrambi annuirono e mi girai verso Ethan che mi sorrise debolmente.

"Oh, che volevi dirmi?" Mi ricordai.

"No, niente di importante..." Sembrava pensieroso, ma evitai di pensarci troppo e andai da Julia.

"Mar io ho i soldi per tuo fratello..." Mi disse parlando piano.

"Come? Che significa?"

"Ho chiesto aiuto ai miei, gli ho inventato una scusa. Ho 80 mila euro, questo è quello che sono riuscita a fare."

COME?

"Ma sei impazzita?! Non posso accettare Julia, ovvio che no."

"Margot... Stammi a sentire. Per i miei non è stato un peso, anzi è come se non li avessero mai usciti quei soldi, quindi davvero non preoccuparti." Parlava come se quei soldi non fossero di loro.

Temevo che in tutto ciò c'entrasse Ethan.

"Non pos..."- "Come pensi di liberarti di tuo fratello? Sii realista Margot. Hai bisogno di quei soldi, lo sappiamo entrambe, o non ti lascerà mai in pace."

Sbuffai, non potevo accettare veramente... Ma Lucas... Insomma io avevo il terrore di lui...

"Ti ripagherò Julia, promesso..." mi morsi il labbro inferiore, sentendomi in colpa.

"Non c'è... bisogno, Margot. Siamo come sorelle, ok?" Mi sorrise abbracciandomi.

Sentii premere sulla tasca dei miei jeans: stava infilando una busta. Probabilmente era quella busta.

Ci guardammo e bastò un secondo per capirci.

Tornammo dai ragazzi e ordinammo da mangiare.

Mentre Ethan e Mason scherzavano, io inviai un messaggio a Lucas: "Ci vediamo stasera al parco vicino casa mia."

Dovevo liberarmi di lui al più presto, non ne potevo più.

"Tutto bene?" Mi chiese Et, mi limitai a sorridere e annuire.

Sapevo già che aveva capito e sapevo già che parte dei soldi appartenevano sicuramente a lui, perché vincere con lui era impossibile.

Parlammo ancora qualche ora con Mason e Julia, dopodiché andammo via.

"Ti mancano i ragazzi?" Chiesi dal nulla.

L'avevo visto ridere tanto con Mason oggi e mi ricordai di quando viveva con loro. Le cose erano cambiate parecchio.

"Perché questa domanda?" Mi guardò.

"Non so... È solo una domanda."

"Sì che mi mancano, ma non mi sono mai pentito della proposta che ti ho fatto Margot." Precisò, sapendo che altrimenti avrei avuto mille dubbi.

Sorrisi, facendo intrecciare le nostre mani.

"Ethan so che vuoi starmi vicino, ma se devi andare da tua madre..."

Non conclusi la frase perché ad Ethan squillò il cellulare.

"È l'ospedale di mia madre."

Rispose e la sua espressione divenne sempre più seria, sentii l'ansia salirmi, avevo paura e pensavo al peggio.

"Ok ok, arrivo subito." Disse attaccando.

"Et che succede?" Stava dirigendosi verso casa.

"Et!" Lo richiamai.

"Mia madre sta... Male. Devo andare Margot, voglio che tu resti qui però."

Perché? Non poteva escludermi dalla sua vita.

"Ethan io voglio venire, mi sento legata in qualche modo a tua madre... Ti prego."

"Sta morendo Margot, ok? Per favore... Lasciami andare da solo." I suoi occhi mi bruciarono addosso, mi fecero stare ancora più male.

"Va bene Ethan... Però ti prego, fammi sapere appena hai notizie. Se hai bisogno vengo subito." Poggiai le mie mani sulle sue guance, dopodiché gli lasciai un bacio sulle labbra.

Prese la macchina e, dandomi un'ultima occhiata, andò via.

Passai il resto della giornata a chiedermi come stava Ethan, come stava sua madre e avrei voluto essere davvero lì. Non mi accorsi neppure che si era fatta sera.

"Sono al parco già da 10 minuti, pensi di venire?!"

Era Lucas. Merda, l'avevo completamente dimenticato.

Non avevo assolutamente voglia di andarci, ma almeno mi sarei liberata di lui per sempre.

Presi tutto ciò di cui avevo bisogno e mi diressi al parco lì vicino. Faceva freddo e c'erano poche persone in giro.

"Mh mh..." - Lucas attirò la mia attenzione - "Che hai di così importante da dirmi?"

Presi la busta e gliela porsi.

"Sono 90 mila euro e un biglietto di sola andata, destinazione: Casa." Parlai fredda.

"Ho bisogno di altri 10 mil..."- non lo feci finire.

"Cazzi tuoi, Lucas. Non avrei dovuto darti neppure questi soldi, capisci?! Dovresti dire grazie e andare via, non cercarmi mai più. 10 mila euro puoi procurarteli anche senza di me."

"Cazzo Margot, non capisci..."

"No, sei tu a non capire Lucas. Mi sono rotta di doverti fare da madre. Ti ricordi di avere una sorella solo quando ne hai bisogno? Non funziona così. Mi hai trattata di merda da quando mamma e papà sono morti, come se la colpa fosse mia. Come se vivere con me fosse una condanna. E... Ti ho sempre dato i soldi che ti servivano Lucas, ho sempre fatto ciò che volevi ma adesso basta. Adesso prendi questa busta e va' via per sempre Lucas. Per sempre." Gli misi la busta attaccata al petto, lui sorpreso la prese e rimase in silenzio.

"Ok, penso di essere stata chiara. Buon viaggio." Andai via senza attendere una sua risposta, tanto non sarebbe mai arrivata.

Mi rifugiai in casa aspettando una chiamata da parte di Ethan, ma non sapevo che non sarebbe mai arrivata.

Come un UraganoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora