Cap. 6

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[...]

Entrai in casa e c'erano tutti.

"Dove sei stata, Margot mia?" Disse Katie con una bottiglia di vodka in mano.

"Non ha importanza, ora sono qui e ho bisogno di dimenticare." Dissi prendendo la bottiglia di vodka e scolandomela tutta.

Finalmente mi sentivo più leggera.

"Margot, hey." Era Tyler.

"Ciao, tesoro." Non ero assolutamente in me, stavo tornando la ragazza di un tempo e questo non andava affatto bene.

"Ma quanto hai bevuto?" Disse ridendo, mettendo una mano sui miei fianchi.

"Poco, pochissimo. Giuro che-che ho beut loco" non riuscivo neanche a formare una frase sensata.

"Ok... Credo che sia meglio parlare domani, stasera non sei nelle condizione giuste per parlare." Disse, continuando a guardarmi negli occhi.

Non so cosa mi prese, ma istintivamente lo spinsi verso di me, mi fiondai sulle sue labbra e lui non rifiutó, anzi mi spinse ancora di più a sé. Approfondì il bacio, e mi fece finire attaccata al muro, mise le mani sotto la mia maglietta, ma non mi opposi.

Ero troppo ubriaca per lamentarmi di qualcosa, volevo solo divertirmi.
Ero certa però che il giorno dopo me ne sarei pentita.

                       ETHAN

Arrivai a casa e vidi Tyler parlare con Margot.

Un pizzico di fastidio si fece spazio dentro di me, ma riacquistai subito lucidità.

Non mi era mai interessata davvero nessuna ragazza, e provare quella sensazione mi fece sentire strano. Era impossibile che una come Margot potesse interessarmi davvero.
Stavo bene così, e lei poteva fare quello che voleva.

Sasha si buttò addosso a me e iniziò a baciarmi, ovviamente non la respinsi, ma rimasi comunque ad osservare le mosse di Tyler. Volevo capire fin dove si sarebbe spinto.

Dopo vari minuti, lo vidi allungare le mani sotto la maglietta di Margot. In quel momento non riuscii più a ragionare.

Mi staccai da Sasha e lei si lamentó, ma non ci feci molto caso. Mi diressi verso di loro, agendo senza pensare.

"Lasciala stare, coglione." Dissi e gli diedi un pugno.

"L'unico coglione qui sei tu, ti sei stancato di farti Sasha e ora ci provi con la nuova arrivata? Vaffanculo"

Gli diedi un altro pugno e portai Margot fuori da quel posto.

"Non puoi fare così, Ethan. Non puoi pretendere che io faccia quello che vuoi tu. Lasciami vivere, non sarai mica peggio di mio fratello?!"

Suo fratello? Che c'entrava suo fratello in tutto questo? Non ne avevo idea, ma avrei sicuramente indagato più avanti.

"Che c'è? Mi fai da guida turistica, mi butti in mare, pretendi che ti baci, poi mi arriva una stupida telefonata e ti incazzi. Ti sembra una reazione normale? E ora?! Perché mi hai portata via da Tyler?"

"Margot sei ubriaca, lascia stare." Tagliai corto.

Perché l'avevo portata via da Tyler... Bella domanda. Non ne avevo idea neanch'io del perché.

"Sei un cretino!"

Era davvero buffa in quelle condizioni.

"Lo so." Ammisi, tanto il giorno dopo non avrebbe ricordato niente di questa conversazione.

                     MARGOT

Ethan restò a fissarmi per qualche minuto e poi disse:

"Sei bellissima, Margot."

"Sarai più ubriaco di me, Ethan."

"Ma tu resti comunque bellissima, baby."

Restai in silenzio, non sapevo che dire. Le sue parole mi colpirono, ma sapevo comunque che aveva bevuto.

Ero stanca e avevo anche sonno, così lo salutai e tornai a casa.

"Julia, penso di dover vomitare." Dissi a fatica, correndo verso il bagno.

"Ah, sei sempre la solita!" Disse scocciata.

Ero seduta per terra accanto al water, mentre lei mi aiutava tenendomi i capelli, proprio come ai vecchi tempi.

"Ti voglio bene, Julia."

"Anch'io, ma perchè ti sei ridotta così?"

"Lunga storia."

"Racconta, dai."

Le raccontai tutto, per filo e per segno. Stranamente lei non sembrò sorpresa da tutto ciò.

"Ethan è un tipo strano, ma avevo capito fin da subito che ci fosse una certa intesa tra di voi. Ti prego Margof, fa' attenzione."

"Buonanotte" dissi semplicemente, e spensi la luce, per poi cadere in un sonno profondo.

Come un UraganoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora