Cap. 27

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Ed ecco il giorno "tanto" atteso. Beh sì, sto parlando proprio della Vigilia di Capodanno.
Stasera saremmo stati tutti a casa di Gabe. Da una parte non vedevo l'ora, dall'altra pensavo ancora al comportamento strano di Ethan e al fatto che stasera non avrei voluto passarla in sua presenza.

Avanti, la verità la sappiamo entrambee.

Fidati, non voglio passarla con lui! Almeno non se lui deve comportarsi sempre così.

Vedremo.

"Margot, che si fa oggi?" Chiese Julia, spuntando davanti la mia porta.

"Beh direi che aspettiamo stasera, mentre vegetiamo sul letto."

"Avanti sono seria" disse sbuffando e ridendo.

"Ma anch'io, eii" risposi, lanciandole un cuscino.

"Ragazze, oggi so io cosa fare." Disse Maya, arrivando dal nulla.

"Beh, potete farlo voi, qualsiasi cosa sia. Io devo lavorare, è la Vigilia. Non posso mica stare a casa." Risposi sbuffando, mi alzai e mi andai a vestire.

"Quando tornerai?" Chiesero loro.

"Prima di cena sicuramente, il tempo di vestirmi e andare da Gabe. Ci vediamo lì, vengo con Tyler." Appena dissi quel nome, avrei scommesso milioni di euro che avrebbero fatto quella faccia da pervertite.

"Ci vediamo stasera che è meglio..." Dissi alzando gli occhi al cielo.

"Certo mi hermana, fatti bella." Rispose infine Katie, facendomi l'occhiolino.

•        •        •

Era tardissimo, dovevo ancora vestirmi e truccarmi. Tyler sarebbe arrivato tra pochi minuti, e io ero ancora a niente.

Oggi al bar avevamo lavorato da matti, fortuna che almeno la sera me l'abbiano data libera.

Infilai il mio abito, subito dopo i tacchi, e dopodichè volai a truccarmi. Non mi ero nemmeno vista allo specchio, stavo facendo tutto di fretta.

Ed ecco che suonarono al campanello.

"È aperto. Se sei Tyler, entra ed aspettami sul divano." Dissi urlando.

Continuai a truccarmi e piastrare i capelli. Avevo quasi finito ormai. Eyeliner e rossetto, dopodichè via alla festa.

Mi specchiai finalmente, e stavo davvero bene. L'abito lungo e stretto bordeaux mi stava a pennello, e quei tacchi erano a dir poco stupendi. Poi con il trucco e i capelli lunghi stirati, era tutto perfetto.

"Margot, a che punto sei?" Urlò Tyler dal salotto.

Non risposi, mi diressi direttamente da lui.

"Woow" furono l'unica parola che uscì dalla sua bocca, spalancata. Lo salutai e dopodichè ci dirigemmo alla macchina.

"Stai bene anche tu" gli dissi entrando in macchina.

Dopo vari minuti arrivammo alla villa di Gabe. Da fuori potevamo già udire musica e urla dei ragazzi. Appena entrai, notai che fortunatamente non c'erano moltissime persone, ma quelle giuste per stare in buona compagnia. Lasciando stare presenze indesiderate.

"Margot, ma sei tu?" Chiese Maya.

"In carne ed ossa." Dissi girandomi, fissando le mie amiche.

"Sei bellissima" dissero all'unisono.

"Anche voi siete perfette!" Dopodichè ci abbracciammo.

Salutai anche gli altri ragazzi, e andai a prendere qualcosa da bere.

"Ragazzi, un minuto di attenzione." Disse Mason, chiamando l'attenzione di tutti.

"Tra poco scatterà la mezzanotte. Posso semplicemente dire che quest'anno è stato a dir poco fantastico, tra alti e bassi, sono qui con gli amici di sempre che ormai sono come una famiglia per me. Ho trovato una ragazza perfetta, e spero di non perderla mai. Si dice 'chi sta insieme a capodanno, sta insieme tutto l'anno.' Beh, io spero di stare con voi ogni anno. Grazie per l'attenzione, potete proseguire con la festa." Concluse il discorso, ricevendo molti applausi, ed ero felice perchè sapevo di far parte della sua 'famiglia' ormai.

Dopo pochi secondi, i miei occhi incontrarono quelli di Ethan. Eccolo lì, solo, bello come sempre.

Indossava dei pantaloni neri stretti, una camincia bianca, e delle vans nere ai piedi. Era decisamente elegante, rispetto al solito. E stava benissimo, come al solito. Ma questi pensieri mi erano proibiti, penso.

Dopo vari minuti passati a fissarci, trovai la forza di distogliere lo sguardo e andare a ballare con le mie amiche.

Dopo varie ore, finalmente mancava pochissimo alla mezzanotte. Tutti si stavano preparando per dar via ai fuochi d'artificio, e per fare il conto alla rovescia.

"Margot, puoi andare a prendere una pillola nella mia borsa? Ti prego, mi fa male la testa e non riuscirei a salire le scale." Mi supplicò Maya.

"Va bene, torno subito."

Salì le scale per andare al piano di sopra, mi diressi nella stanza dove Maya aveva lasciato la borsa, ma notai una portoncina aperta che conduceva ad una terrazza.

Presi velocemente la pillola che mi chiese Maya, dopodichè curiosa di vedere il panorama dalla terrazza, decisi di uscire qualche secondo fuori.

Come un UraganoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora