Cap. 42

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"Pronta?"

"Pronta."

"Woh, temo che dovrò tenerti d'occhio tutto il tempo stasera." Disse scherzando, avvicinandosi a me e inalando il mio profumo.

Eravamo pronti per andare alla festa di Sasha. Almeno avremmo staccato per una sera dai nostri pensieri.

"Et... È tardi, forza andiamo." Lo allontanai da me prima che finissimo sul letto.

"Non è mai tardi per fare sesso Margot, ricorda." Mi fece l'occhiolino facendomi alzare gli occhi al cielo.

"Andiamo scemo!" Camminammo per qualche isolato, casa di Sasha non era molto lontana dalla nostra.

"Ragazzi siete arrivati!! Forza, venite pure." Sasha ci fece entrare dentro, più cordiale di come la ricordavo.

C'era già tanta gente, andammo subito verso Kat e Julia per poi prendere qualcosa da bere.

"Balliamo?" Mi chiese Ethan e annuii.

Mi prese per mano e ballammo insieme scatenandoci.

"Sono un peso per te, Et?" Gli urlai, non ce la facevo più.

Questa domanda mi ronzava in testa da ieri sera, non mi lasciava in pace.

"Mar è stato un momento di nervosismo, lo sai bene. Non potresti mai essere un peso per me."

"Ti prego, voglio sapere la verità..." Provai ad insistere.

"Mar, la verità è che ti amo ok? C'è solo questo da sapere." Si avvicinò e mi baciò, facendomi sentire desiderata.

"Non pensare mai più una cosa del genere." Concluse, tornando a ballare come prima.

"Ethan, lasciala un po' a noi! Non la vediamo da troppo tempo." Le ragazze mi spinsero più avanti e mi fecero ballare con loro, facendo ridere sia me che Ethan.

D'altronde avevano ragione, Ethan mi aveva tutta per sè mentre loro non mi vedevano quasi più.

Ci scatenammo per bene come ai vecchi tempi. Ci voleva proprio stare con Kat e Julia.

La felicità però finì in un istante. Feci un passo indietro andando a sbattere con qualcuno che mai avrei voluto vedere.

"Ops, scusami sorellina!" Urlò ghignando, facendo spalancare gli occhi di Julia.

"Julia cara, ci sei anche tu. Che piacere rivederti..." Si avvicinò a Julia per salutarla, mentre Kat non stava capendo nulla.

"Oh, tu devi essere Kate. Piacere mio, mi chiamo Lucas. Lucas Cooper!" Affermò, facendo rimanere Kat a bocca aperta.

"Lui è... È tuo fratello?" Chiese confusa.

"Lucas, fratellone, andiamo a bere qualcosa insieme... Io e te." Dissi, facendo un sorriso tirato.

Arrivammo al bancone, abbastanza lontani da Kat e Julia. Mi guardavo continuamente intorno, l'ansia che Et arrivasse da un momento all'altro mi stava divorando.

"Tranquilla piccola, Ethan non arriverà proprio ora... Credo sia abbastanza impegnato." Rise.

"Che significa?" Mi allarmai.

"È fuori a fumare qualcosa con i suoi amici, intendevo questo. Rilassati." Mi sfiorò i capelli con le mani e mi scansai velocemente.

"Che ci fai qui?!" Chiesi poi con i nervi a mille.

"Oh, sono stato il primo a ricevere l'invito... Sai, Sasha non ha saputo resistermi fin dal primo giorno che l'ho conosciuta. È proprio brava a le..." - "Ok, Lucas non me ne frega niente. Stammi lontano, va bene? Attireremo l'attenzione di tutti così!"

"Ma è proprio quello che voglio fare." - Ghignò, abbracciandomi - "Due bicchieri di tequila, Hermano!" Si rivolse al ragazzo dietro al bancone.

Lucas aveva viaggiato parecchio pur essendo quasi senza soldi. Conosceva diverse lingue e gli piaceva mescolarle tra di loro.

"Lucas, smettila. Che cazzo ti prende?!"

"Beh, tu non vuoi aiutarmi e io voglio fare amicizia con i tuoi amici. Easy, no?" Aveva bevuto parecchio.

"Lucas, amore, che ci fai con lei?" Sasha si gettò addosso a lui, fissandomi come se fossi una minaccia per lei.

"Volevo proprio presentartela, sai? Che tempismo perfetto. Vedi darling, Margot è mia sorella!"

L'aveva fatto sul serio. Ora che lo sapeva Sasha, in poco tempo l'avrebbero saputo tutti quanti.

"T-tua sorella? Margot non ci hai mai detto di avere un fratello super figo." Disse lei ridendo, per poi stampare un bacio sulle labbra a Lucas.

"Bene allora vi lascio parlare." Sussurrò qualcosa all'orecchio di Lucas, il quale si leccò istintivamente le labbra, e poi andò via.

"Sei impazzito Lucas?! Sai che dare una notizia del genere a Sasha è come parlare con la stampa?!" Urlai perdendo la pazienza.

Lui rise e rise e ancora rise. Diamine gli avrei spaccato quella bocca in meno di un secondo.

"Ora tocca a te dirlo ad Ethan, basta nascondermi. Faccio parte della tua vita o no?" Mi fece l'occhiolino e andò via.

Faccio parte della tua vita o no...
Ovvio che no!

"Baby, ti stavo cercando." Ethan spuntò da dietro circondandomi la vita.

"Hey, beviamo?" Una richiesta inusuale da parte mia, ma ne avevo bisogno.

Ordinammo da bere un paio di volte.

"Ok, direi di fermarci o starai male." Disse, vedendomi brilla.

"L'ultimo, dai amorino l'ultimo!"

"Mar basta, andiamo." Era diventato serio, ma io volevo divertirmi.

"Scusa, puoi farmene un altro?" Chiesi ridendo.

Il ragazzo aveva già pronto un drink, non chiesi neanche cosa ci fosse dentro e mandai giù metà bicchiere, ma Ethan mi fermò prima che lo finissi.

Mi prese il bicchiere dalle mani in modo brusco, lo bevve tutto fino all'ultima goccia fissandomi.

"Andiamo a casa."

"Perché tutta questa fretta Et?" Mi avvicinai con fare provocatorio, sfiorandogli il collo.

Respirò pesantemente poggiandomi la mano sulla guancia destra, dopodiché alzò il mio viso così da far incrociare i nostri sguardi. E in meno di un secondo stavo già assaporando le sue labbra.

Era un tocco aggressivo, autoritario e desideroso di avermi. Mi mordeva il labbro inferiore, poi tornava a baciarmi, si fermava e ricominciava. Una vera e propria tortura.

"Ora vuoi andare a casa?" Mi sussurrò all'orecchio.

Lo presi per mano e ci incamminammo verso l'uscita, dove intravidi lo sguardo attento di Lucas su di noi. Ma ero troppo fuori di me per farmi rovinare la serata da lui.

Dopo pochi minuti arrivammo dentro casa ed Ethan non mi diede il tempo di fiatare. Il nostro respiro si era già mischiato insieme, il mio abito era finito per terra da qualche parte della casa, mentre io mi ritrovai attaccata al muro con Ethan a tenermi ferma.

"Dimmi che mi vuoi ora, Margot." Mi sussurrò, sfiorandomi il seno con le dita.

"Ethan..." mugulai.

"Dillo Margot."

Tutto ciò non fece altro che accrescere il mio desiderio.

"Ora Ethan, ti voglio ora."

Come un UraganoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora