Erano le nove del sabato mattina, gli altri studenti dormivano ancora, io invece ero a braccia conserte davanti a due macchine pronte ad essere lavate.
Benny ci venne in contro con due scatole piene di detersivi, che ci porse in modo poco gentile.
"Al mio ritorno voglio trovare queste due auto splendere. Compreso gli interni" ci ordinò. Sbuffai mentre Wesley annuì ubbidiente.
"È assurdo!" Mi lamentai. Ci girai attorno e notai dal finestrino che c'erano ancora le chiavi inserite. Aprii lo sportello e mi sedetti nel posto di guida, impugnando il volante.
"Cosa pensi di fare?" Mi chiese Wesley con occhi sgranati. Si precipitò dalla mia parte e tirò via le chiavi.
"Pensaci bene, possiamo scappare e dire addio a questo collegio. A quest'ora del mattino non c'è nessuno che ci vede e la sergente chissà cosa è andata a fare..." gli dissi.
"Proposta allettante, ma ho come l'impressione che tu non sappia neanche come si accenda. E in ogni caso se ci riuscissi, ti schianteresti a quel pilastro" commentò indicando il muro davanti a noi.
"Non capisco tutta questa poca fiducia che avete nei miei confronti" borbottai.
"Mi è difficile immaginarti alla guida se non sai neanche fare il bucato" mi disse divertito.
"Io sono brava in tante altre cose di cui tu non sei a conoscenza" Ribattei.
"Ad esempio?" Domandò.
"Stai per caso cercando di sminuirmi?" Chiesi incrociando le braccia al petto. Inarcai le sopracciglia, guardandolo dritto negli occhi.
"E tu stai cercando di cambiare argomento?" Rise.
"Niente affatto. Dobbiamo lavare questa macchina, quindi smettila di parlare e mettiti a lavoro!" Gli dissi, afferrai un detersivo a caso ed una spugna e ne spruzzai un po' su di essa.
"Lo sai che quello serve per pulire i vetri?" Mi chiese. Osservai l'etichetta e mi resi conto che aveva ragione.
"Certo!" Esclamai poco convinta.
"Mi è venuto un dubbio. Non è che hai scambiato l'acqua o il latte che hai usato per la torta in acido o qualcos'altro di strano? Perché inizio a sentir mal di stomaco" mi disse toccandosi la pancia.
"O forse sono i germi che ti ha passato riccioli d'oro quando ti ha baciato!" Dissi indispettita. Mi chinai e presi la pompa dell'acqua da terra.
D'un tratto si fece serio e in quel momento ne approfittai. Aprii l'acqua e gli puntai il getto in faccia. Spalancò la bocca mentre io scoppiai a ridere.
Afferrò la spugna inzuppata e piena di sapone e me la lanciò sopra. In un batter d'occhio entrambi fummo fradici e sotto ai nostri piedi trovammo un'enorme lago.
"Jul-" non fece a tempo a finire la frase che venne interrotto da un fischio. Mi voltai di scatto, e sbadata, puntai il getto dell'acqua su di riccioli d'oro che iniziò a strillare. Neanche le fosse apparso un orso davanti.
"La spenga immediatamente!" Gridò infuriata Benny che stava al suo fianco, mentre cercava di calmarla invano.
Wesley distolse lo sguardo e premette le labbra per non scoppiarle a ridere in faccia.
"È solo acqua! Quante storie" alzai gli occhi al cielo.
"Li ha visti? È questo che facevano mentre lei credeva che stessero pulendo" disse a Benny indicandoci.
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Rebel
RomanceLa vita di April, un adolescente dallo spirito libero, cambia imprevedibilmente quando il padre decide di portarla in un collegio per insegnarle le buone maniere che secondo lui non è riuscito a farle apprendere. Durante la sua permanenza nel colleg...