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La seguimmo silenziosi mentre a passi svelti, battendo i piedi a terra, si dirigeva in presidenza. Dietro di lei, guardai Wesley, e lo vidi farle smorfie alle spalle per niente preoccupato della punizione che ci saremo procurati. Alzai gli occhi al cielo e scossi la testa per quanto fosse scemo. Quando entrammo ci spinse davanti alla scrivania della direttrice che ci guardò confusa.

"Che succede ragazzi?" Ci chiese inarcando le sopracciglia, in attesa di spiegazioni.

"Hanno fatto una cosa gravissima!" Tuonò Benny.

"E sarebbe?" Chiese lei.

"Sono entrati nella mia stanza, hanno rubato la mia macchinetta fotografica e l'hanno usata!" Ci accusò.

"Non è vero!" Dicemmo io e Wesley contemporaneamente.

"Io l'ho trovata e non sapendo di chi fosse l'ho usata. Non sono affatto entrato nella sua stanza" spiegò Wesley.

"Ragazzi avreste dovuto portarla a me, poteva essere un oggetto caro e magari Benny è rimasta in pensiero per giorni credendo di averla persa" Ci rimproverò.
"Si meritano una punizione!"

"Benny..."

"Si!" Insistette.

"Vi assegnerò un piccolo compito. Credo abbiate compreso il vostro sbaglio e non ho intenzione di punirvi. Prendetela più come un passatempo, almeno non state ad annoiarvi" ci disse la direttrice. Benny fece per protestare ma la interruppe. "Accompagnali in piscina e fagli vedere cosa devono fare"

Benny non fu per niente contenta e quando uscimmo quasi non ci sbatté la porta addosso. Fui sicura che ci assegnò compiti in più di proposito per farcela pagare.

Era stata usata da poco e c'erano tutti gli attrezzi sparsi. In mezzo all'acqua c'erano vari oggetti che galleggiavano usati sicuramente dai bambini.

Mentre Wesley riportava tutte le palle al loro posto in una scatola io presi un retino, mi inginocchiai sul bordo e mi allungai per pescare gli oggetti.

"Secondo me si è arrabbiata in quel modo per un motivo ben preciso" mi disse Wesley. Mi passò più volte dietro.

"Ti immagini se usava quella macchinetta per fotografarsi mentre si sbaciucchiava con il professore di matematica?" Risi.

"Mi è appena passata per la mente un'immagine di loro due parecchio disgustosa." Disse gemendo dal disgusto.

"Noto però che quel che stai guardando ora non ti disgusta altrettanto" commentai notando con quanta intensità mi fissava. Colto in flagrante, si limitò a ridacchiare.

Mi superò e si fermò nel lato più corto della vasca per recuperare un oggetto che mi era sfuggito e lo lanciò nel recipiente dentro cui li stavo mettendo. Quando fece canestro si si applaudì da solo.

D'un tratta sentii delle gocce sulla mia faccia. Mi voltai e lo vidi con un sorrisetto malefico con una mano dentro all'acqua che mi schizzava.

"Finiscila" Gli dissi cercando di apparire il più seria possibile. Ovviamente non mi diede reta. Afferrò il retino che tenevo stretto e lo strattonò.

"No, Wes! Non so-" cercai di dire, ma fu troppo tardi perché persi l'equilibrio e caddi in acqua. Riuscii a sentire la sua risata prima sprofondare.

Immediatamente mi agitai e cercai di raggiungere l'aria. Ero così spaventata che credevo sarei morta là sotto annegata.

Un attimo dopo, anche se a me sembrò un'eternità, mi sentii tirare su. Tossii spuntando fuori tutta l'acqua che avevo bevuto e presi un grosso respiro.

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