La mattina dopo dovetti prepararmi di fretta. Wesley aveva provato di svegliarmi ma aveva detto che dormivo talmente tanto bene che non ci era riuscito. Quando mi ero alzata lui si era già preparato da un'ora, aveva già preso il mio zaino e lo aveva caricato in macchina della mamma assieme al suo. Saremo voluto rimanere di più, come capitava di solito, ma purtroppo dovemmo tornare in collegio per le prove generali prima delle Olimpiadi di ballo. Quel giorno tanto teso e temuto era ormai alle porte. Quando salii in macchina la mamma mi porse un tortino che mi aveva lasciato per colazione. Durante il viaggio parlammo di tutto, mi invitò a tornare di nuovo a casa loro la prossima volta ed ero stata felice di accettare la proposta.
Salutare Wes fu faticoso per lei, si scambiarono un abbraccio affettuoso. Mi allontanai per lasciargli un po' di spazio da soli.
La direttrice si assicurò che fu tutto a posto. Prima di andarsene, la mamma di Wes, gli sussurrò qualcosa guardando nella mia direzione poi sorrise. Pensando mi stesse salutando, agitai una mano in aria.
Io e Wes ci dovemmo separare, andammo ognuno nelle rispettive stanze.
"Com'è andata?" Mi chiese Lis, saltando in piedi quando mi vide entrare dalla porta della nostra stanza.
"È stato un weekend un po' burrascoso, ma tutto sommato abbastanza bene" risposi. Sbuffai, svogliata. Non mi andava proprio di cambiarmi di nuovo per indossare la divisa ma dovevo obbligatoriamente.
"Che è successo?" Mi chiese curiosa.
"Ho conosciuto sua sorella e non è certo la persona più simpatica di questo mondo. Abbiamo avuto una discussione piuttosto accesa" iniziai a raccontarle.
"April!" Mi disse in tono di rimprovero.
"Era necessaria. Spero abbia capito il mio messaggio. Inoltre, aveva un'amica davvero insopportabile. L'ho soprannominata 'riccioli d'oro 2.0'"
"Perché?" Rise.
"Non ha fatto altro che strillare. Ero in bagno e ho assistito ad un suo discorso proprio alla Crystal"
Lei si mise comoda attendendo con necessità ogni singolo dettaglio. Era buffissima. Chiacchierare con Lis era sicuramente una delle mie parti preferite della giornata.
"Oh mio Dio, Wes è davvero Figo! È l'uomo della mia vita! Lo bacerei dalla mattina alla sera! E che muscoli! Uh!" La imitai, con tanto di voce stridula. Lis scoppiò a ridere di gusto.
"Gelosa" tossì. Feci finta di non averla sentita e Continuai con il mio racconto.
"Sua mamma è dolcissima e cucina divinamente. Mi ha anche chiesto di ritornare qualche altro weekend"
"E che avete fatto durante la giornata?"
"Umh... ci siamo scattati foto con il suo computer, abbiamo fatto un bagno nella loro piscina e dormito, una lunga dormita ripagante" risposi.
Al pensiero della notte scorsa avvampai. Pensare a me e Wes così vicini mi provocava dovere sensazioni. Certe piacevoli, altre frustranti.
"Nient'altro?" Mi spronò.
"No... che altro avremo dovuto fare?" Le chiesi con innocenza.
"Nulla" rispose, facendo spallucce.
"Tu sei strana" mormorai, finendo di abbottonare la mia camicia.
Uscimmo dalla nostra stanza e andammo nel teatro dove si sarebbero svolte le prove generali. In giro c'era il caos più totale, erano tutti indaffarati e super tesi. I professori andavano qua e là cercando di tenere tutto sotto controllo.
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Rebel
RomanceLa vita di April, un adolescente dallo spirito libero, cambia imprevedibilmente quando il padre decide di portarla in un collegio per insegnarle le buone maniere che secondo lui non è riuscito a farle apprendere. Durante la sua permanenza nel colleg...