37.

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Ero nel mezzo del sogno più bello della mia vita probabilmente. Mi trovavo dentro ad un parco giochi e stavo scivolando lungo uno scivolo altissimo, alla fine però non c'era il terreno bensì una piscina piena di cioccolata bianca con gli smarties.

D'un tratto però qualcuno di perfido osò interrompere quella meravigliosa favola, scuotendomi con insistenza, nonostante io mi stessi lamentando.

"July" sentii dire.

"Wesley?" Domandai. "Che diavolo ci fai qui?" Esclamai confusa.

"Ho bisogno di te" mi disse a bassa voce.

"Ho sonno, lasciami dormire" protestai.

"Che razza di amica sei? Si tratta di una cosa urgente" insistette.

Mi stropicciai gli occhi e battei un paio di volte le palpebre.

"Che vuoi?" Gli chiesi, mettendomi seduta.

"Non qui, è piuttosto personale e non vorrei che qualcuno ci sentisse. Per favore" mi pregò.

"Va bene!" Sbuffai, alzandomi.

"Non vorrai mica uscire così" mi disse, osservandomi da capo a piedi.

"Cos'ho che non va?" Mi lamentai.

"Indossi un pigiama piuttosto intimo e, come hai potuto notare ieri, fuori potrebbero esserci altre persone" mi disse.

"Okay" Borbottai, alzando gli occhi al cielo. Lo fissai con insistenza.

"Che c'è?" Fece innocentemente.

"Esci? Devo cambiarmi"

"Si, scusa" disse imbarazzato, uscendo dalla mia stanza.

Aprii l'armadio, cercando di fare il più silenzio possibile per non svegliare a Lis, e tirai fuori un pantalone di tuta nero e una canottiera rossa. Li indossai e velocemente mi infilai le scarpe.

"Eccomi, così vado meglio?" Gli domandai.

"Decisamente" approvò.

"Spero per te che sia una cosa seria quella per cui mi hai fatta alzare perché stavo facendo un sogno bellissimo!" Lo avvisai. Lui ridacchiò, scuotendo la testa.

Bah, chissà cosa aveva da ridere.

Mi tirò con insistenza giù per le scale e per poco non caddi, saltando uno scalino di troppo.

Poi successe tutto velocemente: la luce si accese, illuminando l'atrio addobbato da mille festoni e palloncini e tutti saltarono fuori gridando "sorpresa!"

"Che è sta cosa?" Chiesi scioccata.

"La tua festa di compleanno" mi rispose allegra Lis.

"Oh" mormorai. "Oggi è il mio compleanno" realizzai.

"Si" rise Logan. "Auguri chica" mi sorrise, abbracciandomi affettuosamente. Automaticamente diede il via alla fila interminabile di persone. Ricevetti gli auguri persino dalla direttrice che mi strinse le guance.

"Grazie" mormorai. "Non me lo aspettavo sinceramente" ammisi sorridendo lievemente. Ero ancora incredula.

"Ah, non ringraziare a noi. Il merito è suo" mi disse Logan indicando Wesley, che stava affianco al banco con le bevande a sorseggiare succo pensieroso. "È stato lui ad aver avuto questa idea ed organizzarla"

"Ora che ci penso solo lui sapeva del mio compleanno ma non credevo che se ne sarebbe ricordato a dire il vero" commentai.

In quel momento partì la musica. Lis scattò con la testa e tirò Logan per un braccio al centro dell'atrio.

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