April's pov
Erano passati tre mesi. Tre lunghi e strazianti mesi. Per un periodo avevo lavorato per un piccolo negozio: distribuivo i volantini pubblicitari per le case di tutto il paese e in cambio mi davano una ricompensa. Era l'unico modo per poter ricavarmi qualcosa da mettere sotto ai denti. La notte dormivo nelle scale di un palazzo. Per lo meno non era in strada ed era riparato dall'umido della notte e dai passanti che spesso non si comportavano nel migliore dei modi.
Aprii la bottiglia d'acqua che mi ero comprata insieme ad un panino farcito, mi bagnai la mano e mi sciacquai la faccia.
Faceva un gran caldo e l'unico posto riparato dal sole era l'ombra di un albero. Mi sedetti sotto di esso e mi appoggiai all'erba. Nel parco a quell'ora non c'era nessuno perciò potevo stare tranquilla per un po'.
Ogni giorno mi convincevo che l'indomani sarebbe andato meglio. Ogni giorno cercavo di conservare la speranza. Ma ormai andava avanti così da un po' e stavo cominciando ad arrendermi.
Alzai una mano e mi strinsi il ciondolo tra le dita.
"Wes, se mi senti, aiutami" sussurrai.
Non l'avevo mai fatto, non avevo mai chiesto aiuto a nessuno eppure in quel momento ne avevo un estremo bisogno. Avevo bisogno di lui.
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Rebel
RomanceLa vita di April, un adolescente dallo spirito libero, cambia imprevedibilmente quando il padre decide di portarla in un collegio per insegnarle le buone maniere che secondo lui non è riuscito a farle apprendere. Durante la sua permanenza nel colleg...