28.

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Lis si fiondò dentro al bagno e iniziò nervosamente a frugare dentro al suo beauty-case. Prese uno stick e se lo passò più volte sotto agli occhi.

"Che stai combinando?" Le chiesi osservandola stranita.

"Mi aggiusto un po'. Assomiglio ad un mostro" rispose piagnucolando. Tirò fuori la spazzola e si spazzolò freneticamente i capelli.

"Perché ho come l'impressione che tu stia facendo tutto questo per Logan? Che vi siete detti, a proposito?" Le chiesi. Si guardò attorno, andò a chiudere la porta e ritornò davanti a me.

"Mi ha detto che gli piaccio" Strillò con un sorriso enorme, stringendomi il braccio e saltellando euforica.

"Seriamente? Non credevo avesse tanto coraggio" Esclamai.

"Tu non c'entri nulla, vero?" Mi domandò.

"Io? Cosa te lo fa pensare?"

"April" mi disse guardandomi dritta negli occhi.

"Che c'è?" Spalancai le braccia. "Ci ho solo parlato, okay?"

"Non speri davvero che io ci creda" disse incrociando le braccia.

"Forse l'ho minacciato." Ammisi. Lei allargò gli occhi e mi guardò sconcertata.

"È stato a fin di bene! Se io non l'avessi messo alle strette non sarebbe mai andato da te e non ti avrebbe mai confessato i suoi sentimenti. Dovresti ringraziarmi!" Esclamai. Lei alzò gli occhi al cielo.

"Ho paura" mi confessò.

"Di cosa?" Chiesi confusa.

"Lui mi ha detto che avremo provato a frequentarci... e se durante questo tempo che passeremo insieme lo stancherò? Si renderà conto del tempo che sta sprecando con me e cercherà una ragazza più..."

"Di nuovo con questa storia?! Ti ho già detto cosa penso a riguardo quindi non ricominciare per favore. Sai essere piuttosto paranoica quando ti ci metti"

"Cosa faccio se proverà a baciarmi? Insomma, tu credi che vorrà farlo?" Continuò, nervosa.

"Cosa ne so io!" Dissi esasperata.

"Tu avrai sicuramente più esperienza di me, non ho idea di come fare. E se sbaglio qualcosa e lo disgusto talmente tanto che smetterà di guardarmi per un mese intero minimo?"

"L'ultima volta che ho baciato un ragazzo è stato in quarta elementare. Era un obbligo. Mi ricordo che se n'era scappato piangendo come un disperato" le raccontai. Lei si portò una mano alla bocca e trattenne una risata.

"Puoi farlo" acconsentii. Lei si piegò in avanti e scoppiò in una fragorosa risata, tanto che le vennero le lacrime agli occhi.

"Scusa" mormoro, tra una risata e l'altra.

"Comunque non credo esista un manuale che ti dica come fare. Lascia che sia lui a guidarti e non avrai modo di sbagliare, no?"

"Hai ragione" si illuminò.

"Bene. Ora se hai finito vorrei andare in mensa perché il mio stomaco sta iniziando a brontolare" dissi precipitandomi fuori dal bagno. Presi Lis per una mano e la trascinai letteralmente con me.

Andammo a sederci ai nostri rispettivi posti e aspettammo l'arrivo di tutti per poter mangiare. Non smise di guardarsi attorno finché Logan, accompagnato da Wesley, apparve dalla porta. Fecero il giro del tavolo diretti nelle sedie davanti a noi come ogni giorno. Dall'altro capo del tavolo vidi riccioli d'oro avanzare svelta verso di lui. Aveva l'espressione di chi stava complottando qualcosa.

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