32.

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Io e Lis eravamo sedute in mensa, da sole, aspettando che arrivassero tutti. Lei si stava rosicchiando le unghie pensierosa come sempre. Dietro di me sentii qualcuno che mi circondò le spalle. Spostò la sedia accanto alla mia e si sedette accanto a me senza togliere il braccio. Quando voltai il viso, incontrai il sorrisetto malizioso di Bryan.

"Cosa vuoi?" Gli chiesi con freddezza.

"I miei amici mi hanno raccontato dello spettacolino di ieri sera. Mi hanno riferito che sotto questa camicetta sai essere molto sexy" mi disse squadrandomi con uno sguardo che non mi piaceva affatto. Io lo guardai schifata. Allungò una mano sul mio mento e mi accarezzò, scendendo pian piano sin al primo bottone della mia camicia. Osservai con attenzione ogni suo movimento. D'un tratto mi strinse maggiormente a se con un ghigno in volto, fissando verso la porta.

Wesley si piazzò davanti a noi. Gli occhi puntati su Bryan che in quel momento sbottonò il terzo bottone. Persi la pazienza e scattai. Gli afferrai il polso e glielo storsi, istintivamente si piegò e mi supplicò di lasciarlo andare mentre Wesley mi pregava di continuare a farlo soffrire.

"Non riprovare a toccarmi e dì ai tuoi amici che se hanno ancora voglia di inventarsi idiozie su di me sono disposta a rompere uno o più braccia anche a loro" lo avvertii.

"E ora alzati dal mio posto" aggiunse Wesley tirando lo schienale della sedia. Lui si alzò e si sedette in fondo al tavolo, tra Ellie e riccioli d'oro.

"Pagherei per vedere ogni giorno queste scene. La prossima volta che sta per succedere chiamatemi, okay?" Disse Logan, divertito da tutto ciò.

"Spero per lui che una prossima volta non ci sarà" mormorò Wesley. Si lanciavano occhiate di fuoco ogni due per tre.

"Possiamo andare dalla direttrice e communicarle del suo comportamento violento. Si prenderà quel che si merita" Gli disse Ellie sfiorandogli il braccio.

"Non ho niente" sbottò lui, scostandolo bruscamente. Lei rimasta evidentemente male, distolse lo sguardo.

Lo sguardo che ci scambiammo io e Lis fu unico. Stavo per addentare l'ultimo pezzo di cotoletta che nel frattempo mi ero mangiata ma Wesley mi precedette, rubandomelo.

"Wesley!" Esclamai. Notando la mia espressione inaspettata e dispiaciuta scoppiò a ridere. Tutti si voltarono nella sua direzione sconcertati. Sentirlo ridere doveva essere veramente qualcosa di raro.

Quando la cuoca ci portò il dolce, indispettita afferrai la forchetta e rubai metà della sua fetta di cheesecake e me la mangiai. Lui spalancò la bocca offeso ancora sporco di cioccolato, sembrava un bambino goloso.

Preso dal gioco con la sua forchetta mi lasciò una strisciata di cioccolato sulla mia faccia. Bisticciammo per quella forchetta, alla fine della battaglia mi ritrovai con le mani tutte sporche e con la mia faccia più marrone che rosa.

"Voi due! Cosa state combinando?! Neanche i bambini hanno fatto questi pasticci! Andate subito a lavarvi e poi a lezione!" Ci sgridò Benny. Durante il tragitto verso il bagno continuò a scocciarmi dandomi pizzicotti sulle braccia o colpi di anca.

Mi misi davanti allo specchio e con un elastico nero che portavo sempre legato attorno al polso mi feci una coda disordinata. Lui che si stava già lavando la faccia mi agitò le mani bagnate davanti al viso, schizzandomi tutta. Gli diedi uno schiaffo leggero sulla fronte, chiusi istintivamente gli occhi quando avvicinò la mano alla mia faccia. Lui, però, mi passò un dito sulla guancia pulendomi dal cioccolato e se lo leccò. Si asciugò e rimase per aspettarmi.

Dopo il pranzo avevamo lezione di danza. Le ore mattiniere non bastavano più. La data del gran giorno si stava avvicinando e ci voleva sempre più impegno, tra di noi c'era tanta tensione. Per me era la prima volta, non mi ero mai esposta tanto.

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