April's pov.
Era passato un mese da quando se n'erano andati e mi avevano lasciata in quella casa da sola.
Nella cucina solo una scatola di riso e una banana più che matura. L'acqua e la corrente non funzionavano più. Dormivo su quel divano sfondato, avvolta da un lenzuolo che avevo trovato in fondo ad un armadio vecchio.
Dopo i primi giorni che avevo resistito non ce l'avevo più fatta. Avevo cercato nel nascondiglio da dove avevano preso quelle banconote e con mia sorpresa ne avevano lasciate alcune. Ero uscita e avevo comprato giusto l'essenziale per poter superare la giornata.
Una mattina la porta mezzo andata si aprì e da essa entrò l'uomo di quella che doveva essere mia madre, ma che in realtà era solo un mostro senza cuore.
Si precipitò nella zuccheriera e alzò il coperchio. Il sangue mi si raggelò nelle vene.
"Dove sono finiti i soldi!?" Gridò.
"Quali soldi?" Chiesi, finta tonta.
"Sai benissimo quali soldi!" Strillò. Afferrò la zuccheriera e la scagliò contro al muro, producendo un rumore assordante.
"Ti ho detto che non so a che soldi ti riferisci" insistetti, determinata.
"Non mentirmi mocciosa! In che altro modo saresti potuta campare altrimenti?" Rise. La sua risata malefica mi fece venire i brividi. "Ci scommetto che se facessi un buco nel tuo stomaco troverei ancora il resto di ciò che hai mangiato alle nostre spalle!" Mi disse, avanzando verso di me.
"Stammi lontano" Gli dissi, indietreggiando. Alle mie spalle però trovai il muro. Ero a corto di energie lui era troppo grosso e forte. Non potevo difendermi.
"Sei in trappola" canticchiò malvagio. "Siamo stati buoni ad averti lasciato questo posto, ma tu hai comunque tradito la nostra fiducia! Perciò adesso ti butterò in strada, così imparerai a mettere le mani dove non devi!"
Deglutii impaurita.
Spostò lo sguardo sul mio collo e si fermò sulla Caterina a cui avevo legato il ciondolo di Wes. Me lo afferrò e lo strappò. Nonostante il dolore atroce che sentii al collo non fiatai.
Mi prese per i capelli e mi trascinò fino alla porta.
"Al diavolo ragazzina!" Mi maledì, spingendomi fuori. Per lo spintone troppo violento inciampai e caddi a terra.
"Non è neanche argento! Puoi tenerti questa ferraglia!" Borbottò poi, lanciandomi il ciondolo addosso. Mi alzai da terra e strinsi i pugni.
Era buffo come la vita potesse cambiare radicalmente da un giorno all'altro. Ritrovarsi da aver tutto a non aver più niente in un battibaleno.
Ero sola e non avevo un posto dove andare. Potevo solo concedermi al mio destino e sperare che avesse un po' di fortuna in serbo per me.
Logan's pov.
Tutto sembrava andare bene: le lezioni si svolgevano regolarmente, ci portavano fuori dal collegio. Niente litigi. Ognuno viveva la propria vita. Ma dietro all'apparenza le cose avevano tutta un'altra piega. Mi sembrava di esser ritornato al punto di partenza.
Non trascorrevo più tanto tempo con Lis. Passava ore rinchiusa nella sua stanza a leggere, come faceva prima.
Nella sua stanza si era trasferita Hailey. Loro due non andavano molto d'accordo, in realtà non ci avevano neanche provato. Hailey tornava solo la notte per dormire. Passava la maggior parte del suo tempo in compagnia di Bryan.
E Wes, beh lui, si era rinchiuso in se stesso. Nulla sembrava poterlo trafiggere. Con la sua indifferenza cavalcava ogni situazione.
Un pomeriggio aveva provato a parlare con Hailey, ma lei si era rivolta a lui più infuriata che mai. Le aveva detto di non frequentare Bryan, Wesley aveva buone intenzioni. Voleva solamente proteggerla ma Hailey questo non l'aveva capito e per dispetto aveva cominciato a frequentare sempre di più il suo gruppo.

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Rebel
RomanceLa vita di April, un adolescente dallo spirito libero, cambia imprevedibilmente quando il padre decide di portarla in un collegio per insegnarle le buone maniere che secondo lui non è riuscito a farle apprendere. Durante la sua permanenza nel colleg...