Scesi di corsa le scale e bussai all'ufficio della direttrice. Quando udii la sua voce aprii la porta e mi sedetti davanti a lei.
"April! Non avrai mica cambiato idea riguardo-"
"No, non si illuda!" La interruppi. Lei ci rimase un po' dispiaciuta. "Volevo chiederle una cosa" aggiunsi.
"Di cosa si tratta ora?" Mi chiese un po' incerta. Potevo biasimarla visto che l'ultima volta le avevo chiesto di cambiare stanza, chissà cosa le stava passando per la mente.
"Non è che potrei dipingere i muri della mia stanza?" Le chiesi congiungendo le mani e sbattendo le ciglia. Sperai di intenerirla.
"Come mai vuoi tingere le pareti?" Mi chiese sorpresa.
"Li ho guardati e ho pensato che sono davvero tristi tutti bianchi. In fondo anche quella può essere arte" provai a convincerla. Lei inarcò le sopracciglia.
"Non hai tutti i torti... ma non saprei..."
"Per favore" le dissi con una voce dolce che non sapevo veramente da dove mi fosse uscita.
"Non è meglio che chiami delle persone competenti per farlo? Non vorrei che combinassi qualche disastro..."
"Devo spargere della pittura su un muro non mi devo mica arrampicare su un balcone" feci io. Lei sospirò.
"Va bene, però la pittura te la faccio portare di sopra da qualcuno. I barattoli sono pesanti e puoi farti male" acconsentì. "Benny!" Chiamò poi. Lei in un attimo fu dentro alla stanza.
"Si signora?"
"Porteresti dei barattoli di vernice nella stanza di April? Grazie"
"Vernice?" Chiese incredula.
"Si, non troppi. Poi sceglierà lei che colori usare"
"Oh okay, subito" rispose sparendo. La ringraziai e contenta saltellai fino alla mia stanza. Decisi di iniziare dalla parete che si vedeva appena si entrava: quella dove stavano appoggiati i due letti e i comodini.
"Cosa devi fare?" Mi domandò Lis curiosa.
"Devo tingere le pareti" dissi allegra.
"Cosa? April non credo sia una buona idea... se la direttrice viene a scoprirlo saranno guai sia per te che per me" disse preoccupata.
"È stata lei a darmi il permesso, puoi tranquillizzarti" la rassicurai.
"Davvero?" Chiese sorpresa. Io feci di sì con la testa. "È davvero strano da parte sua, come hai fatto a convincerla?"
"Non ho fatto poi chissà tanto. Solo gli occhi dolci e la parolina magica. Non ha potuto resistermi" ridacchiai.
"E chi potrebbe" Esclamò divertita. Qualche minuto dopo Benny arrivò con dei barattoli fra le mani e successivamente ci portò anche l'occorrente per poter spargere il colore. Non erano mai stati usati.
"Bene" dissi mettendomi le mani sui fianchi. Mi tirai su le maniche della camicia e afferrai un barattolo piccolo di colore. Era rosso.
"Ce la fai?" Mi chiese Lis con un sorrisetto mentre cercavo di aprirlo.
"Stupidi barattoli che non si vogliono mai far aprire" dissi infastidita. Lo appoggiai a terra e lo guardai con sfida. "Torno subito" la avvisai.
Lasciai la mia stanza e bussai in quella di Logan e Wesley. Ad aprirmi, come sempre, fu il primo dei due.
"Hola chica, dimmi qual è il tuo desiderio e io farò il possibile per realizzarlo" mi disse, idiota come ogni volta.
"Non è con me che devi provarci ma con una tenera biondina che sta nella sua stanza sola soletta" feci io, poi mi rivolsi a Wesley.
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Rebel
RomanceLa vita di April, un adolescente dallo spirito libero, cambia imprevedibilmente quando il padre decide di portarla in un collegio per insegnarle le buone maniere che secondo lui non è riuscito a farle apprendere. Durante la sua permanenza nel colleg...